La birra artigianale: cos’è? (1° parte)

Come facciamo a dire che una birra è artigianale…
Lo dice la legge.

La legislazione sulla birra artigianale vede la legge n. 1354 del 16/08/1962 come legge di riferimento.

Una svolta alla materia è stata data dalla legge 28 luglio 2016, n. 154 pubblicata in gazzetta il 10/08/2016 con il n.186, in cui all’articolo 35 e 36 si danno disposizioni proprio sulla birra artigianale, intervenendo essenzialmente sulle caratteristiche dei birrifici.

Ma andiamo per ordine.

L’articolo 1 della legge 1354 del 1962 da’ la definizioni del prodotto birra, come si ottiene e come deve essere chiamata.
La birra è ottenuta dalla fermentazione alcolica di un mosto (derivato dal malto d’orzo e/o frumento) dovuta ai lieviti (gruppo di funghi) appartenenti alla famiglia ( o ceppi) dei saccharomyces carlsbergensis o dei saccharomyces cerevisiae.
Il mosto è preparato quindi con malto d’orzo e/o di frumento, può essere torrefatto e miscelato con luppolo o suoi derivati e acqua.
Il malto d’orzo e di frumento può essere sostituito con altri cereali, nella misura massima del 40% sul totale dell'estratto secco del mosto.
Possono essere utilizzati oltre all’estratto di malto torrefatto, tutti gli additivi previsti dalla normativa alimentare (decreto del 27/02/96, n. 209).

L’articolo 2 specifica la differenza tra le definizioni di ''birra analcolica”, ''birra leggera'' e ''birra''. Si tratta di differenze afferenti al grado “plato” della prodotto.

Il grado plato della birra indica la quantità di zuccheri disciolti nel mosto. È la densità della birra. Viene misurato in percentuale all’unità di misura (1 litro, 1 kg di prodotto), quindi un grado plato di 12 indica che il 12% di un litro di mosto, circa 120 grammi, rappresenta la quantità di estratto di malto cioè di zuccheri presenti.

E allora si ha la "birra analcolica" se il grado plato è inferiore compreso tra 3 e 8, con un volume alcolico massimo di 1,2% (quindi la birra analcolica in realtà ha una lievissima alcolicità).

Si ha la ''birra leggera" se il grado plato è tra 5 e 10,5 con volume alcolico massimo tra 1,2% e 3,5%.

Si ha la denominazione ''birra'' quando il prodotto ha un grado Plato superiore a 10,5 e titolo alcolico superiore a 3,5%; la birra così definita può essere denominata ''birra speciale'' se il grado Plato è superiore o uguale a 12,5 e ''birra doppio malto'' se il grado Plato è superiore o uguale a 14,5. Trattasi di denominazioni puramente commerciali.

Se alla birra sono altresì aggiunti succhi di frutta o altri elementi caratterizzanti, la denominazione è completata col nome di tali elementi.

Entreremo nel prossimo post nel dettaglio del 4 comma bis dell'art. 2...

Si dice birra artigianale...![beer-3065711_960_720.jpg](https://steemitimages.com

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foto pixabay - libera da diritti anche commerciali

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