Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus - contest "nofilm"

Partecipo al contest di @deusjudo Il film più.... NO che avete mai visto..., e lo faccio parlando di un film con Nikole Kidman.
Lo ammetto; nei confronti di questa attrice sono prevenuto.
L'ho ormai catalogata, tra le attrici che non mi piacciono.
La salvo solo in un film; Eyes Wide Shut del maestro Stanley Kubrik, uno dei miei registi preferiti. Quindi il regista, in quel caso, supera i miei pregiudizi sull'attrice.

Ero indeciso fra due film brutti, sempre precisando che bello o brutto, è soggettivo.
In entrambi i casi, l'attrice protagonista è appunto, Nikole Kidman.

  • Dogville del 2003
  • Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus del 2006.

Quando si tratta di cassare dei film, mi pongo sempre il dubbio che forse è colpa mia, forse sono io che non l'ho capito.
Ma a prescindere dai gusti personali, e anche dalle competenze di tecnica cinematografica...

Ahò! Se non mi è piaciuto, non mi è piaciuto


Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus

Erano i primi mesi che uscivo con quella che oggi è la mia quasimoglie, e il cinema era una alternativa sempre calda.
Abbiamo scelto questo film, quella sera, così, senza pensarci più di tanto...


Nicole_Kidman_2001.jpg
Immagine CC BY-SA 3.0 - da Wikimedia Commons ,
Autore:Georges Biard

La prima cosa che mi viene in mente ripensandoci...ma devo dire CI viene in mente, in quanto pure Daniela è d'accordo con me, è la NOIA.
Tutto sommato, la storia non sarebbe poi cosi da buttar via.

Diane, interpretata da Nikole Kidman, di professione fotografa, sposata con due figlie, rimane prima incuriosita e poi affascinata dal nuovo vicino di casa, appena arrivato.
Quest'uomo è affetto da una malattia rara, consistente in una crescita smisurata dei peli corporei, tanto da rendere irriconoscibile ogni parte del corpo, da quanto lunga e folta è la sua peluria.
Dopo lunghi dialoghi, scene lente, inframmezzati da sonnellini alternati miei e di Daniela, arriva il gran finale, quando la Kidman, aiuta il vicino di casa a radersi completamente prima di concedersi a lui.
Ma la malattia di quest'uomo è allo stadio finale, e quindi decide di anticipare i tempi, lasciandosi annegare nell'oceano, non prima di donare una pelliccia ricavata dalla propria peluria, alla sua amata.


Veramente, abbiamo fatto fatica ad arrivare alla fine. Siamo usciti dal cinema stanchi, delusi, stremati...ma è anche vero che ci siamo fatti forza a vicenda e siamo riusciti a superare questa difficoltà.
AH AH AH ovviamente con questa ultima frase sto scherzando.

Chissa se @deusjudo avrà gia visto questo film, o se sarà costretto ad annoiarsi e a maledirmi per essere costretto a visionarlo.
Rimango in attesa dei vostri film brutti!
A presto!!


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