Chi è che non ha mai visto Fantozzi. Chi non lo conosce. E come non ricordarsi la sera che il Professor Guidobaldo Maria Riccardelli, appassionato di cinema espressionista tedesco, impose la visione forzata de “La corazzata Potëmkin”.
Fin da piccoli siamo cresciuti con queste scene, almeno io, immaginando che la famosa Corazzata Potemkin non esistesse neanche ma fosse parte di una scena girata appositamente per Fantozzi. Un giorno, con mia meraviglia, appresi invece che tale pellicola esisteva davvero. Praticamente mi ci ritrovai davanti.
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La scalinata Potemkin esiste davvero. Per me che ero cresciuto con l’idea che fosse tutta fantasia fu un po’ come ritrovarmi faccia a faccia con Babbo Natale a 40 anni. Mi trovavo sul set di uno dei film che se non fosse stato per Paolo Villaggio a quest’ora molti neanche conoscevano il titolo.
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In Italia tale film è conosciuto per la scena di Fantozzi. Ma la Corazzata Potemkin ha origini più antiche e ben diverse. E’ un film muto del 1925 che rappresenta la rivolta di Odessa all’attacco dei cosacchi russi. Quindi il film in fondo è cosa seria. Il regista, vista la maestosità della scalinata, la preferì come set per girare la famosa scena dei soldati che sparano sulla folla. Ma questa scelta fu solamente cinematografica in quanto i veri scontri avvennero per le vie cittadine centrali.
(Fonte wikipedia. Immagine classificata per essere riutilizzata)
Tale scalinata, considerata la porta della città in quanto si trova sul porto, lega particolarmente l’Italia all’Ucraina in quanto è stata progettata dall’Architetto Francesco Boffo che lavorò ad importanti lavori per il Comune di Odessa. Dopo un bellissimo restyling è tornata ad un ottimo livello di splendore e nel caso fossero troppi i circa 200 scalini è dotata di funicolare che dal porto arriva al centro di Odessa.
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