Non solo un weekend a Strasburgo pt.2

WhatsApp Image 2017-11-11 at 14.08.14.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro di Strasburgo)

Finiscono quindi i controlli, la Gendarmerie scende dal Flixibus e l'autista rimette in moto fino a Strasburgo. Io ed Ilaria finalmente tranquilli aspettiamo gli ultimi 20 minuti prima di arrivare a destinazione. Una volta scesi ci rendiamo conto che il freddo previsto era superiore a quello controllato dai nostri smart phone qualche giorno prima della partenza. Ci rintaniamo in un bar a fare finalmente colazione.

Avevamo scelto Strasburgo, non solo per gli ottimi vini bianchi, o perché ne io ne lei avevamo mai visto la Francia Alsaziana, ma anche per venire a trovare due miei amici, Simone e Micol, che si erano trasferiti circa un anno fa per motivi di studio. Prendo quindi il mio telefono, chiamo Simone e mi faccio spiegare dettagliatamente la strada per raggiungere casa loro, dove ci avrebbero ospitato le prossime 4 notti. Prendiamo quindi la D in direzione Poteries fino ad arrivare in centro alla fermata hommes de fer, dove poi aspettiamo la F in direzione Lingolsheim

Vi confesso che la prima idea di entrambi era raggiungere casa, mettersi a letto e dormire per almeno metà giornata. Il sonnifero ci aveva concesso un po' di sonno, tuttavia il viaggio ci aveva letteralmente distrutto. Scendiamo quindi alla fermata davanti al Musee de l'Art Moderne. Aspettiamo 5 minuti fino a quando Simone ci raggiunge e ci guida verso casa loro. Micol era ancora via per lavoro, ma ci raggiunse per pranzo.

Arriviamo a casa, sistemiamo le cose e conosciamo Moca, il loro gatto. Quell'incontro sarà poi decisivo per le nostre notti insonni. Quel gattone, dal bel pelo bianco ed arancione, ci avrebbe poi svegliato tutte le mattine con le sue miagolate e le sue unghiate sulle porte causa deficit di affetto. Tutto questo ovviamente tra le mie sonore e colorite esclamazioni a piantarla. La casa è magnifica, esattamente l'idea di appartamento che chiunque alla nostra età immagina per dove scappare con la propria metà.

Dopo pranzo, tutti e 4 andiamo a fare un giro per Strasburgo, Micol e Simone fanno i ciceroni e ci raccontano le origini della città, ci elencano le varie guerre avvenute fino alle Seconda Guerra Mondiale per prendersi le risorse minerarie di quelle zone e i migliori bar dove andare a prendere aperitivo nei giorni successivi. Purtroppo, come affermavo prima, il freddo era davvero tagliente e per di più la pioggia non aiutava a rimanere fuori a lungo. Verso le 5, ci rintaniamo in un bar, vegano. Simone, non vi ho detto, da qualche anno ha deciso di convertirsi al male: il veganismo (ovviamente scherzo). Per la prima volta ho provato un hamburger di soia, che era "impiattato" e accompagnato con vari altri ingredienti rigorosamente non derivati da animali. Sembrava quasi un panino del Burger King. Confesso che non mi è dispiaciuto, ma tuttavia non potrei mai rinunciare ad un buon filetto di chianina.

Dopo la merenda sostanziosa, Micol e Simone ci accompagnarono a vedere la cattedrale di Strasburgo.

Da adesso parleranno un po' le immagini al mio posto per raccontarvi cosa i nostri occhi hanno visto nei giorni successivi.

cattedrale strasburgo.jpeg
[Foto dell'autore] (Cattedrale di Strasburgo)
WhatsApp Image 2017-11-11 at 14.09.52.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro città di Strasburgo)

WhatsApp Image 2017-11-12 at 13.06.25.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro città di Strasburgo)

WhatsApp Image 2017-11-11 at 14.09.54.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro città di Strasburgo)

WhatsApp Image 2017-11-11 at 14.09.51.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro città di Strasburgo)

WhatsApp Image 2017-11-11 at 14.08.17.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro città di Strasburgo)

WhatsApp Image 2017-11-11 at 14.08.16.jpeg
[Foto dell'autore] (Centro città di Strasburgo)

Ultimo giorno: dopo aver bevuto molto Pinot Grigio e Pino Nero, visitato il museo di arte moderna, la biblioteca Nazionale, il parco delle cicogne (animale nazionale) e il Parlamento Europeo, io ed Ilaria siamo pronti a partire. Preventivamente la mattina stessa chiamai il Consolato Italiano in Francia e mia madre che mi invio le copie di documenti.

Salutiamo Simone e Micol. Salutiamo Strasburgo.

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
Join the conversation now