Gli USA e il ritorno sulla Luna negli ultimi 13 anni

Chi ha una certa età magari si ricorda ancora quella notte italiana del luglio del 1969 dove 2 uomini mettevano piede in una meta mai raggiunta prima. Quei passi hanno alzato della polvere. Polvere che ancora non si è posata sul suolo in circa 40 anni. Così come ancora non hanno posato un piano di esplorazione spaziale che, concretamente, va oltre un mandato elettorale.


images.jpg
Fonte

Bush nel 2004 voleva far ripartire il programma spaziale da un ritorno della presenza umana sulla Luna entro il 2020, in preparazione per l'esplorazione di Marte e altre destinazioni.

A metà inoltrata del 2008 Obama firma un piano di 7 pagine che ha l'obiettivo di inviare missioni con equipaggio umano sulla Luna entro il 2020, come passaggio di una progressione verso destinazioni più lontane, tra cui Marte.
Un legge del 2010 risottolinea il supporto all’espansione della presenza umana al di fuori dell’orbita terrestre, sacrificando però il piano per la Luna a favore di una estensione della garanzia per la Stazione Spaziale Internazionale ed una missione verso un asteroide entro il 2025.

Nell’ottobre del 2017 Mike Pence annuncia un ritorno sulla Luna, ma non per lasciare impronte e bandiere. Aveva già annunciato la cosa più volte, tipo a luglio. Nessuna data. Nuovo cambio di rotta rispetto al piano di Obama.

Qualche numero

Inizialmente anche Kennedy si trovava in disaccordo col programma Apollo. Poi per varie ragioni ha cambiato idea. Cambiando idea ha anche fornito la sostanza per la realizzazione di un piano e non solo le parole.



Fonte


Foto Creative Commons

Conclusione

E anche oggi si torna sulla Luna domani.

Risorse

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
Join the conversation now
Logo
Center