La tecnologia che ha resuscitato Tupac e teletrasportato Julian Assange [ITA]

[E’ possibile trovare l'articolo in formato video del mio canale youtube (@ispira) in fondo alla pagina – thanks for whatching] 

Il giorno del suo ultimo concerto Tupac era già morto da ben 16 anni. Dal lontano 1996 per l’esattezza.  Ma nel 2012 si è ripresentato a fianco di Snoop Dogg al Coachella Music Festival di Indio, California, più vivo che mai.  

Il trucco? Un ologramma.  

[Immagine pubblicamente utilizzabile; fonte qui]

Nonostante possa sembrarlo, questo effetto non è affatto una novità: fu scoperto dallo scienziato Giovanni Battista della Porta nel XVI secolo. Ed oggi è un altro Giovanni, fondatore e proprietario di MDH Hologram, a utilizzarlo per far rivivere la leggenda del rapper statunitense. 

La prima installazione ad opera di questa azienda innovativa avvenne nel 1996 nel museo Swarovsky di Wattens, Austria, e da allora è persino riuscita a far esibire Mariah Carey in cinque città europee contemporaneamente; a far partecipare il principe Carlo d’Inghilterra ad una conferenza ad Abu Dabi; a far intervenire Julian Assange ad una conferenza negli Stati Uniti senza farlo allontanare dall’ambasciata ecuadoregna di Londra in cui si trova tuttora.

L’imprenditore afferma comunque come questa tecnologia possa essere utilizzata per tanti altri scopi oltre a conferenze e festival.  Un esempio è il settore dell’istruzione: grazie ai suoi ologrammi un gruppo di studenti può parlare con figure storiche ormai morte e sepolte oppure interagire direttamente con complessi sistemi d’ingegneria.  

[Qui sotto l'articolo formato video che potete anche trovare qui]

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