E' vero, l'Universo è pieno di roba dalle dimensioni inimmaginabili, ma talvolta si possono trovare curiosi fenomeni anche in spazi molto "ristretti". E allora, che aspettiamo a tuffarci fra i gas interstellari di una nebulosa di soli 16 anni luce di diametro?
All'interno della costellazione del Cigno, a circa 4,700 anni luce da noi, giace una nebulosa diffusa davvero particolare: la nebulosa Crescente. Le sue "ridotte" dimensioni di soli 16 anni luce e la sua simpatica forma "ad uovo" non sono da prendere sotto gamba. Posso assicurarvi che sotto le sotto queste mentite spoglie si nasconde uno degli oggetti più devastanti della volta celeste.
Eccola. Questa che vedete è una fotografia della piccola nebulosa immersa tra le nubi della costellazione del Cigno. La fotografia è il risultato di una somma di 30 fotografie da 300" ciascuna. Circa 3 ore di acquisizioni [click to zoom].
Ma ritorniamo alla nebulosa. Si pensa che essa abbia avuto origine dalla stella HD 192163 ospitata al suo interno (immagine sotto). Probabilmente vi chiederete: "Come può una stella generare tutto ciò?" Semplice, HD 192163 è una stella di Wolf-Rayet.
Queste stelle hanno un'attività stellare talmente spinta e delle temperature così alte (circa 70,000°K) da espellere e sparare nello spazio i loro strati più esterni. Praticamente sono così agitate e frenetiche da autodistruggersi.
HD 192163: la stella di Wolf-Rayet che ha causato tutto questo.
La materia che esse disperdono nello spazio, comunemente chiamata "vento stellare", viene eccitata dalla radiazione ultravioletta della stessa stella emettendo luce nel rosso e nell'infrarosso. Da qui il colore rosso intenso di questo genere di nebulose. Come potete immaginare anche il nostro simpatico Sole ha un vento stellare, ma decisamente (e fortunatamente) meno violento.
Pensate che i venti solari di una stella di Wolf-Rayet viaggiano nello spazio a velocità pari a circa 2.000 km/s. Altro che cappotto!
La posizione della Crescent Nebula e della costellazione del Cigno.
Qualche numero su questa stella così violenta: HD 192163 ha una temperatura superficiale di oltre 70.000°K, è luminosa più di 200.000 volte il nostro Sole, 15 volte più massiva e, nonostante la ‘giovane’ età di 4,5 milioni di anni, a causa della sua inquieta attività, è già in una fase avanzata della sua vita.
Quando si dice una vita breve ma intensa...
Per questo scatto ho utilizzato una reflex Canon EOS 60D non modificata e un rifrattore apocromatico 480/80 su una montatura HEQ5 guidata da un CMOS QHY5L-II-M e un 200/60.
Acquisizione con AstrojanTools e post-processing con MaximDL, PixInsight LE e Adobe Photoshop.
480mm - f/6 - ISO800
Light Frames: 30x 300'', Dark, Bias and Flat
Alessio Vaccaro
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