Minimalismo VS Consumismo: la ricerca della felicità

Siamo cosi impegnati a pensare al passato e ad architettare un metodo per essere felici in futuro, che ci dimentichiamo che la vera felicità si gode nel presente. La felicità può celarsi anche dietro al solo fatto che respiriamo, quindi esistiamo. E dovremmo esserne entusiasti.
Ricordate da bambini il valore immenso che si dava ad una madre o ad un padre? Come è mai possibile che parte di quel valore venga tolto ai nostri genitori e riversato su un qualunque oggetto? Arrivati ormai nel 2017, non si pensa più a ciò che veramente è importante, bensì a ciò che può regalare un'irrisoria e momentanea felicità. Ad opera dell'uomo, è nato uno dei peggiori mostri che il mondo abbia mai dovuto affrontare: la pubblicità. Ormai mirata ai bambini, questo mostro ha subito grossi cambiamenti; nell'87, per le pubblicità rivolte ai bambini venivano spesi all'incirca 100 milioni di dollari; ad oggi, se ne spendono circa 17 miliardi. A cosa ha portato? Quali sono le tre parole più usate in casa dai bambini di oggi? "Ti voglio bene" o "voglio quella cosa"? Pubblicità mirate a farci desiderare un bene materiale che ci renderà soddisfatti all'incirca per 7 giorni, e che ci porterà a desiderare di avere sempre più oggetti inutili al nostro essere. Ed il peggio è che per mandare avanti questo sogno utopico di felicità, si sta trascurando, anzi distruggendo, tramite le industrie e l'inquinamento da esse provocato, ciò che veramente può regalare emozioni ad ogni essere vivente, la nostra amata Terra. Cos'è che tra qualche anno ci mancherà veramente? Il nostro amato iphone7, o il compleanno della nostra mamma, al quale non siamo stati presenti perché impegnati troppo a lavorare?
Idea di Successo nel 2017: essere ricchi in termini di euro e centesimi (anche se poveri in termini di felicità). Sbagliato. Il successo, in termini assoluti, è avere un un discreto guadagno ed un'enorme appagamento dalla vita, una costante felicità che non deriva dai beni materiali, ma da ciò che ognuno di noi, anche il meno fortunato, può trovare in ogni singolo istante dei giorni che trascorriamo su questa terra. Jim carrey una volta disse: "Vorrei che tutti potessero diventare ricchi e famosi, in modo da capire che quella non è la risposta". Facile parlare per uno fortunato come lui, potremmo pensare, ma se non può dirlo uno ricco e famoso, da chi sarebbe attendibile sentirsi dire che non ne vale la pena? Badate bene all'estremo, sia verso il consumismo che verso il minimalismo. Bisogna piazzarsi al centro e trovare il proprio equilibrio. Non dico che non bisogna beneficiare dei beni, ma che non bisogna farne un abuso. Non bisogna comprare solo perché l'etichetta e la pubblicità ce lo impongono, ma bisogna farlo se veramente noi stessi sentiamo il bisogno di un qualcosa, che ci possa migliorare la vita. Le cose che in un primo momento ci rendono felici, appena diventano obsolete, sono fonte di insoddisfazione. Ed allora, cosa aspettiamo? Spogliamoci dei vestiti da 1000€, abbandoniamo l'idea che un cellulare da 800€ ci possa rendere felici, non lasciamoci illudere che una macchina da 100.000€ abbia un utilità diversa da una da 2.000€. Non lasciamoci sopraffare dall'idea che siano i beni materiali a renderci felici. La felicità è già in ognuno di noi, basta solo scoprirla, basta dare valore alle persone di cui siamo circondati e soprattutto dare valore al tempo che trascorriamo su questa terra. Perche la batteria di un telefono, quando si esaurisce, la si ricarica, la nostra vita, arrivata al termine, non ci verrà più restituita.
Post scritto per dare la mia opinione sulla vita nel 2017. Teniamo a freno l'appetito di possedere migliaia di cose, perché è una strada rovinosa verso l'infelicità. Una vita con meno oggetti, ma ricca di passione; non sarà una vita perfetta, ma sarà facile. Facile e piena di relazioni profonde con le persone che ci stanno intorno. Una vita felice.

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
Join the conversation now
Logo
Center