Perchè odio Whatsapp

Lo so, in qualche modo è la ruota che gira. Per tanto tempo quello "GGiovane" ero io, la posta elettronica nel 1996 era roba UFO, mi ricordo che venivano da me per scrivere una mail a tizio o caio, cosa che oggi sembra fantascienza ma al contrario. Poi ICQ, Skype eccetera, fino a Whatsapp.

So che Whatsapp è roba vecchia, e i giovani oramai manco lo usano perché c'è altro, Twitch, instagram e compagnia cantante, ma è innegabile che in quei pochi dogmi digitali che sono rimasti, Whatsapp è il sostituto aggratis degli SMS, che poi oramai sono "economicamente demansionati" pure quelli visto che ti mollano pacchetti di centinaia se non migliaia nei vari abbonamenti.

In questo non ci sta nulla di male, neanche le famose spunte blu di lettura, il problema è che Whatsapp è diventato per molti il sostituto della posta elettronica. "Ah ma non leggo la posta" come fosse un esercizio informatico complicatissimo. Whatsapp ha mille pregi ma quello di sostituire le e-mail proprio no.

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immagine cc0 creative commons

E così ti ritrovi quello che ti molla un link o un documento... ma porca di quella babbiona, ma perché me lo devo vedere il link o il documento in uno schermino quando potrei usufruire di un computer con tutte le comodità del caso. E già lo so prima che partiate in quinta, esiste la versione web/pc, che però è una rottura, devo aprire l'applicativo, deve essere connesso al telefono e tutto il resto. E quello si che è un "esercizio" informatico complicato, o quanto meno una rottura per me che sono pigro.

Ma poi un link o un documento se me lo devo vedere con calma quando ho tempo spesso finisce seppellito dai messaggi che arriveranno dopo, e scrolla andando a memoria su dove dovrebbe essere. Senza contare che a livello di archivio è come aver mandato qualcosa in un buco nero, praticamente impossibile da recuperare. Le conversazioni sono per persona o gruppo non per argomento, cioè esattamente il contrario della posta.

Eppure "no scusa preferisco Whatsapp, la posta non la leggo" come se nello smartphone i client di posta non esistessero. Tra l'altro poi c'è questa specie di cruccio mentale italiano per cui uno può dire di non aver letto il messaggio di posta, o che sia finito nello spam. Certo la posta elettronica non è perfetta, anzi tutt'altro, ma per passare una comunicazione temporalmente disassata o per passare un link o un documento rimane ancora lo strumento principale.

Per gli SMS o comunicazioni simili tipo ping-pong non metto in dubbio l'utilità del mezzo. Un po' meno quella dei gruppi, specie quando ti ci ficcano dentro d'ufficio e non puoi uscire perché altrimenti esce la notifica "Tizio ha lasciato il gruppo" e pare brutto.

Odio Whatsapp, era meglio quando ci stavano gli SMS, pur quando costavano e i messaggi parevano scritti da qualche alieno perché tutti compressi da acronimi e sigle improbabili. In tutto questo mi vedo da fuori come quelli che non capivano i cellulari o gli sms e li etichettavo come "vecchi"... é la ruota che gira e con essa le prospettive con cui si guarda il mondo.

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