Trovare gli argomenti per steemit: prepararsi un discorso.

A corto di argomenti, non so di cosa scrivere…
E così vado alla ricerca di qualche argomento, una notizia, magari un fatto. Preferibilmente non eclatante, quasi di nicchia, ma che possa darmi quell’input per mettere giù due righe per poi ricamarci su.
Certo le parole sono importanti così come la conoscenza nel merito delle cose.

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immagine rimaneggiata dall'autore

Ma questo non è tutto, altrimenti il giornalista o comunque chi lavora nel mondo della comunicazione dovrebbe essere un tuttologo, capire ed essere padrone degli argomenti di cui tratta.
Ed invece no. La comunicazione è importante. Il metodo lo è altrettanto.
Il modo di comunicare riguarda essenzialmente chi hai di fronte.
Dato per scontato che per parlare di qualcosa, almeno un minimo la devi sapere, una parte importante della comunicazione sta nel fatto che tu riesca a capire chi hai di fronte, quali sono i loro interessi se si tratta di un gruppo, il loro livello culturale, il perché sono venuti a sentirti.
Insomma non puoi parlare in modo forbito se il pubblico non è in grado di capire quel linguaggio, non puoi parlare in modo tecnico se il pubblico ha limitate conoscenze tecniche, non puoi fare insomma una lezione universitaria se hai davanti fanciulli delle elementari o delle medie.

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Chi capisce di comunicazione quindi per prima cosa verifica quale sarà la sua audience.
Fatto ciò, capito cioè chi avrai di fronte, si passerà ad analizzare il perché quel pubblico sarà lì a sentirti. Sarà costretto da particolari eventi oppure si reca sul posto di propria spontanea volontà, magari pagando un biglietto d’ingresso.
Ricordiamoci sempre che, chi ha degli obblighi, vedi ormai la moda dei crediti (scolastici o professionali in genere), pur se interessato agli argomenti che tratterai sarà sempre un po’ più difficile da raggiungere e pertanto nel tuo discorso dovrai tener conto anche di questo.
Insomma quello lì a meno di essere preso al 100% dal tuo fantasmagorico discorso non vede l’ora di andar via e di vedersi accreditato il credito.
Altra variabile da attenzionare, il tempo.
Quanto tempo dura il tuo speech e quanto tempo hai a disposizione in realtà? Ma soprattutto che tempo si aspettano i tuoi astanti.
Considerando che la soglia di attenzione scende al salire dei minuti trascorsi, sarà opportuno fare una scaletta coi tempi da rispettare per evitare di arrivare ad un punto morto, in cui gli spettatori non solo si distrarranno e non seguiranno più, ma ancora tu non hai detto le cose più importanti.
Dei tempi quindi è giusto tener conto, considerando sempre le caratteristiche del pubblico prima descritte, ed allora sei tra i bambini dovrai far tutto in meno di mezz’ora o poco più.
Ovviamente non significa che dopo la prima mezz’ora non potrai dire più niente. Dovrai solo cercare qualcosa per spezzare quella continuità, magari un gioco, qualche domanda meglio se trabocchetto e/o qualche diapositiva. Dovrai cioè spezzare quello strato di stress che si è accumulato in platea, scaricando, dando un momento di evasione anche solo percepita, per poi riprendere con un altro punto da trattare.
Osserviamo pertanto dei veri e propri cicli, in cui introduciamo, carichiamo la parte più importante, allunghiamo e divaghiamo con degli escamotage e arriviamo al dunque con delle conclusioni condivise.
Ovviamente anche queste “parti del discorso” più soft devono essere studiate in precedenza e scelte con cura.

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E allora… ho finalmente trovato l’argomento per oggi.
Grazie per la lettura.

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