LA PUNTA DELL’ICEBERG

Buongiorno
È da un po’ che non mi faccio vivo, ma ultimamente ho avuto parecchio da fare, impegni, cercare di trovare soluzioni nella vita e inoltre avevo un po’ perso l’ispirazione.
Oggi vi porto un testo che ho scritto dopo l’ennesima storia finita male.
Per colpa esclusivamente mia, che sono razionale, troppo razionale e non concedo mai il giusto tempo alle persone per conoscermi e conoscerle.
Questa io la chiamo paura.
Ho il terrore di aprirmi con le ragazze ed essere giudicato.
Di conseguenza mi sbottono fino a un certo punto, dopo di che richiudo e me ne vado senza spiegazioni, lasciando una sensazione di amaro in bocca perché forse poteva essere quella giusta.
Io però non ho dato la chance a quella storia di veder la luce.

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Foto di mia proprietà

“LA PUNTA DELL’ICEBERG”

“Lei sdraiata li che dorme
Bella come la luna in piena notte
Purtroppo sono fatto male e non la amo
Un'altra storia che va male
Ho troppe idee per la testa per vedere cosa resta
Il mio cuore è in perenne rollercoaster
Le emozioni che io provo sono forti
Ma poi resto solo Kevin Costner
Da solo coi bifolchi nella notte
Lei sdraiata li che dorme
Una vita sempre in forse
Non ho più le forze
Vorrei sapere amare quanto amo me stesso ma non ho più le forze di lottare nella notte con le paranoie
Amami ma non garantisco per me stesso
Purtroppo mi porto il cruccio appresso
Di aver avuto sempre tutto e rincorrere qualcosa che spesso trovavo di riflesso
Però tu sei così bella
Che non meriti sta sberla
Non meriti la merda
Anche se da questa crescono i fiori più belli sulla terra
Ma purtroppo io sono cemento
E da lì non cresce niente
Muore il sentimento quando uso troppo la mia mente
Troppo razionale e cinico
Cerco la perfezione e mi limito
Trovo cose per cui critico
Non provo manco un brivido
Dopo poco tempo non sono appagato
Arriva quella giusta prima o poi
Dopo poco tempo mi sono stancato
Ti mollo mi odi fai quello che vuoi
Non ho voglia di sentire storie
Ma sono bravo a raccontarle
Cerco di allontanarti dalle scorie
Eppure tu vuoi avvicinarle
Sono come un ragno a caccia di farfalle
Sei caduta nella rete di sbagli tu sei uno di quelli grossi e non so che farci
Si posso provarci ma non riesco ad affezionarmi

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Foto di mia proprietà

Io non ti capisco potresti avere tutto
E cerchi il bene in questa persona
Che di bene te ne darà poco fin da ora
Sei la mia ancora, sei il mio ancora
Però ti do solo la punta del mio Iceberg
Perché il cuore mi è esploso in un incidente come un airbag
Tritato e cucinato, Heisenberg
Non voglio farti male
Non voglio tu stia male
Ma se te ne vai poi sto male
Fammi capire se questa storia vale
Il peso dell’abitudine
Che mi martella in testa come un’incudine
Non riesco ad affezionarmi eppure lo sto facendo
Ma la paura mi massacra
Per questo indietreggio
Troppa gente ha martoriato la mia fiducia
E ne paghi le conseguenze
Creatura così pura
In questo mondo indecenze
Resto seduto in corsia come un degente....”

Come al solito fatemi sapere cosa ne pensiate, se vi siete mai sentiti così, avete vissuto questa situazione di insicurezza e chiusura.
Se magari siete riusciti a superarla e volete darmi un consiglio, io ne sarei felicissimo.
Alla prossima

G.

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