Il più grande schema Ponzi legalizzato: il sistema pensionistico italiano!

Ultimamente ho sentito troppe volte associare alla parola Bitcoin il termine "Ponzi". Sarà che il prezzo del BTC è salito vertiginosamente, sarà che negli Stati Uniti hanno lanciato dei prodotti "convenzionali" legati al valore del Bitcoin, ma negli ultimi giorni si sente parlare molto spesso di questa criptovaluta e troppe volte anche in maniera ignorante.

Si possono dire tante cose del Bitcoin, ma che sia uno schema Ponzi proprio no. Probabilmente molti business, soprattutto online, legati al Bitcoin lo sono, come per altro esistono business con questo schema che utilizzano i metodi di pagamento tradizionale ed esistevano già molto prima della nascita del Bitcoin.

Prima di arrivare all'argomento principale vediamo prima di tutto che cos'è una schema Ponzi.

Innanzitutto si chiama così perchè il primo personaggio che usò questa tecnica truffaldina in grande scala fu un certo Charles Ponzi, uno statunitense di chiare origini italiane, che partendo da due dollari arrivò ad un capitale di 15 milioni, coinvolgendo ben 40000 persone. In grande linee questa truffa funziona così. Un tale, propone degli investimenti a breve termine con tassi di interesse fuori dal comune, all'inizio troverà poche persone che gli daranno fiducia, ma quando questi investimenti scadono, il nostro "Charles" di turno pagherà quanto promesso, magari anche rimettendoci di tasca propria, ma si farà un'ottima reputazione cosicché riuscirà a trovare molte più persone che gli daranno i propri soldi da investire e chi ha investito per primo continuerà e reinvestire.

Il nostro furbacchione di turno, che nel frattempo ha incassato stima e grossi capitali, darà anche una percentuale maggiore a chi troverà nuovi adepti, anche perchè il rendimento degli investimenti, dato che non è frutto di un business reale, è semplicemente dato dal capitale fresco di nuove persone che entrano, fino a quando non si troveranno più persone che vogliono entrare nel "giro" così le uscite saranno maggiori delle entrate e il giochetto salta. Anzi solitamente il giochetto salta prima, ovvero quando l'ideatore di questa truffa crede di essere arrivato al massimo del guadagno e scappa col malloppo, lasciando la maggior parte degli investitori in perdita. Si salveranno solo i primi ad essere entrati nello schema, che se non presi dall'avidità, nel frattempo avranno almeno recuperato il capitale iniziale.

Difatti gli schemi Ponzi sono delle vere e proprie truffe e quindi gli ideatori, nonchè promotori (quindi attenti quando proponete dei business online con dei reflink...) sono perseguibili per legge in molto stati, tra cui anche l'Italia.

Tornando all'argomento principale, dato che nell'azienda in cui lavoro, aiuto il sindacato dei lavoratori e mastico alcuni dati (accessibili a tutti ovviamente), sono giunto alla conclusione che secondo me il sistema pensionistico italiano è praticamente un Ponzi!


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Immagine presa da https://commons.wikimedia.org

Facciamo un calcolo molto grossolano, ma che rende bene l'idea. Prendiamo l'esempio di uno stipendio lordo di 2000 euro mensili. Il dipendente paga circa il 9% di tasse che vanno all'INPS, quindi paga ogni mese 180 euro. L'azienda invece ne paga il 33%, quindi 660 euro. 660 + 180 fa 840 euro che ogni mese questo lavoratore accantona per la pensione. Anzi in realtà sono ancora meno, perchè una parte di quelle percentuali sono destinate all'INAIL (assicurazione del lavoratore) e alla cassa integrazione, quindi il valore si riduce ancora.

Come vedete per arrivare a 2000 euro ce ne passa, siamo solo ad un terzo dello stipendio, ma la pensione con i calcoli attuali sarà molto più alta. È evidente che il sistema non riesce ad autoalimenarsi. Difatti la statistica dice che servono tre persone che lavorano per pagare una sola pensione. Quindi chi lavora adesso, non sta pagando la sua pensione in prospettiva, ma la sta pagando a quelli che in pensione ci sono già e a quelli che andranno nei prossimi anni. La pensione dei lavoratori di oggi la pagheranno i lavoratori del domani... non notate un'analogia con uno schema Ponzi?

La cosa interessante è proprio che come nei classici schemi Ponzi, all'inizio tutto funziona bene, il sistema regge a meraviglia e paga le uscite che sono minori delle entrate e sono tutti felici e contenti e speranzosi. Infatti i primi che sono arrivati alla pensione hanno goduto di mensilità piene e di tempi lavorativi minori per maturarne il diritto. Ora invece che le uscite iniziano ad essere sempre di più e gli introiti, grazie alla saturazione dei posti di lavoro, sempre di meno, il giochino inizia a scricchiolare, proprio come con gli schemi truffaldini, che ad un certo punto iniziano a ritardare e diminuire i pagamenti.

A questo punto vi lascio con una domanda abbastanza inquietante: ma se gli schemi Ponzi prima o poi saltano del tutto, che fine farà il sistema pensionistico italiano?

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