Cobra Kai - Quando l'effetto Nostalgia è un trionfo

Negli anni dove il prefisso re- è più di moda del colore rosso, del chihuhua a Beverly Hills o della parola selfie è quasi un miracolo assistere ad un evento in cui quella parola non sia una bestemmia o una parolaccia.

Abbiamo avuto infatti diversi remake  (Macgyver, Lost in Space), tanti reboot (Roswell, Streghe) e altri rebirth celebri (Point Break, 24, Roseanne, X Files per citarne alcuni) ma la costante di tutte queste operazioni sembra essere un tentativo fallito di giocare sull'effetto nostalgia dello spettatore tralasciando qualità e originalità.

Nell'epoca della peak tv, un'era geologica nella quale oltre ad avere tante serie di qualità abbiamo un'enorme quantità di serie, la ricorrenza di prodotti vecchi riproposti come nuovi pare segnare un certo calo nella voglia di innovare il genere, aspetto che cozza fortemente con la capacità delle reti cable e i giganti dello streaming di sperimentare.

Non è un caso che il 99% dei prodotti ripresentati come nuovi siano partoriti dai canali generalisti, ambiente nel quale il target preferenziale è costituito da spettatori molto sentimentali e poco esigenti che riescono ad accontentarsi di un bel faccione noto e sentirsi al sicuro con storie trite e ritrite più che con prodotti coraggiosi.

L'eccezione alla regola è stata sicuramente Twin Peaks, tornata in campo dopo 25 anni con una stagione di 18 Episodi che è stata forse anche più bella, interessante e nuova delle prime clamorose 2 stagioni girate negli anni '90.

In questo post non è mio interesse affrontare e sviscerare quanto di stupefacente David Lynch abbia saputo creare nel 2017 con la sua creatura. Giusto però accennare ad essa come massimo esempio di splendore in tema di rinascita di una serie tv. Twin Peaks stagione 3 è stata una delle singole stagioni più belle degli ultimi anni seriali. 

Alto Livello, Altro Livello.

In questo inizio 2018 anche Youtube si è gettato nella mischia del mondo seriale, lanciando il suo nuovo canale YoutubeRed.

Era stata accolta con grande sorpresa la notizia che la prima serie originale che avrebbe prodotto Youtube sarebbe Stata proprio un rebirth stavolta di un film che molto successo negli anni '80 con una trilogia cult, "vittima" negli anni successivi di ben 2 rivisitazioni flop.

Immagine priva di diritti di copyright

Stiamo parlando di Karate Kid e la serie da cui è tratto è Cobra Kai.

L'idea che un canale tutto nuovo, figlio di una delle innovazioni più importanti degli anni 2000 potesse poggiare le sue basi sulla revisione/continuazione di una trilogia di film di oltre 30 anni prima, era un'idea che sembrava essere molto rischiosa per tanti e per molti altri un'operazione molto poco originale, quasi svogliata.

La stagione da 10 puntate brevi, di circa 25 minuti l'una, è stata invece un trionfo.

L'operazione è stata intelligente, acuta e chirurgica.

L'effetto nostalgia non ha divorato la serie tv, l'ambientazione ha rievocato i tempi che furono senza però annebbiare la nuova storia che si voleva raccontare, i personaggi sono invecchiati ma non sono sembrati fantasmi di se stessi bensi nuove persone in grado di trasmettere nuove emozioni allo spettatore.

YouTubeRed ha colpito nel segno insomma.

La genialità di questa operazione sta nel fatto di aver ribaltato i ruoli che furono facendo del giovane villain di Karate Kid lo sconfitto, il perdente, il bullizzato dalla vita.

John Lawrence è di fatto un uomo che ha perso tutto, un uomo solo a cui la vita ha dato solo delusioni. Ha un lavoro precario e che non ama, vive di ricordi e rimpianti, non riesce ad andare avanti e ha lasciato dietro di se un divorzio ed un figlio che ha abbandonato fin da quando era bambino e che in questa serie giocherà un ruolo determinante per lui e per tutta la storia.

Johnny ritroverà l'impeto di un tempo grazie alla determinazione di un altro ragazzo nel quale si rivede e che proverà a proteggere e forgiare sulla via del Karate fondando una sua scuola, un suo Dojo che chiamerà appunto Cobra Kai.

Dall'altra parte della barricata troviamo Daniel Larusso che da bullizzato e fragile ragazzo che fu ha trovato riscatto in una vita apparentemente perfetta, figlia di quel sogno americano oldstyle che vede nella realizzazione professionale e familiare la sua massima vittoria.

Lorusso è uno degli imprenditori più famosi e ricchi della valle, ha una stupenda moglie e 2 figli che lo adorano.

Johnny e Danny si sono irrimediabilmente allontanati ma le vicende della loro vita adulta li porteranno a reincontrarsi risvegliando vecchi rancori e riportando sul campo da gioco la competizione che fu a colpi di Karate e non solo.

Cobra Kai è una serie meravigliosa, che scorre velocissima, senza strafare ma che riesce a toccare le corde giuste e unire l'effetto nostalgia con una costruzione certosina di personaggi, storyline e new entry senza rinnegare di una virgola valori e caratteristiche principali della trilogia che vedeva nel maestro Miyagy il guru dal quale tutto partì e che qui viene riproposto e rivisitato sotto una nuova luce con tanto di collegamenti eleganti ed emozionanti.

In definitiva Cobra Kai è una delle migliori novità dell'anno, nonchè una delle migliori serie del 2018 in generale.

Scanzonata, ben fatta e architettata lancia anche YouTubeRed nel mondo delle produzioni televisive e lo fa in grande stile senza deludere, senza piegarsi alle linee del tempo ma ringiovanendo una storia che tanto aveva appassionato i giovani uomini degli anni '80.

Non era facile creare un prodotto del genere, rielaborare riuscendo ad essere originali è forse ancor più difficile che creare una storia dal nulla. 

YouTubeRed ci è riuscita, al primo colpo, senza indugi.

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