Buonasera amici, stasera voglio proporvi un'altra lettura che ho avuto l'occasione di gustare tanti anni fa.
Il libro di cui vi parlerò oggi è “Sopravvivere con i lupi” scritto da Misha Defonseca.
All'inizio “Sopravvivere con i lupi” venne spacciato dall'autrice stessa come autobiografico, ma fu scoperto anni dopo essere solo un racconto inventato.
La trama del libro è la straordinaria avventura di una piccola bambina ebrea nel corso della seconda guerra mondiale.
Immagine d'autore
La bimba protagonista venne affidata ad una ricca famiglia dopo che i suoi genitori furono arrestati e deportati nei campi di concentramento .
L'avventura che compirà la piccola impavida, sarà quella di scappare dalla famiglia affidataria, non ben lieta di averla, per poter riabbracciare i suoi cari.
Durante questi lunghi quattro anni avrà modo di imparare a rubare per sopravvivere. E non solo. Costretta a vivere lontana da tutti, comincia a nutrire sentimenti di diffidenza verso gli uomini, troverà invece un rifugio sicuro, sia fisicamente che emotivamente, negli animali, in particolare nei lupi.
Viene narrata una meravigliosa storia d'amore tra una piccola cucciola d'uomo ed una coppia di lupi, nutrita ed accudita da loro trova conforto e ritrova, in quel contesto inusuale, quella serenità perduta.
Purtroppo questo momento di pace viene brutalmente fatto cessare da dei cacciatori che pongono fine alla vita dei lupi.
La bambina riprende il suo viaggio ancora più carica d'odio e rancore.
Giungendo finalmente a Varsavia non riesce a capacitarsi di tutto ciò che vede con i suoi occhi: l'orrore dell'olocausto, gli atti atroci che venivano commessi e l’indifferenza che aleggiava in quei lager nazisti.
Scappa da questo orrore per ritornare in patria, speranzosa di poter riabbracciare i propri genitori ritornati a casa a fine guerra.
Di nuovo ha la possibilità di potersi approcciare con i lupi.
Lo stile di Misha è molto scorrevole e chiaro, inoltre l'ampia descrizione dei luoghi e delle emozioni della protagonista riescono a catapultare il lettore nelle più svariate situazioni, rendendo nitide le ricostruzioni mentali.
Ho letto questo libro molti anni fa ma il ricordo delle emozioni suscitate è ancora vivido in me.
Vorrei suggerire questa lettura, se già non goduta, alla dolce e avventuriera @aditili.
In conclusione un passo del libro:
《A cosa serviva tutto questo? Perché ero ancora viva? Per tornare indietro e forse soffrire di più? Forse per morire, come quei bambini che mi ero lasciata alle spalle? L'intera scena agghiacciante ricominciò a scorrere davanti ai miei occhi come in un film: il camion, i bambini, i soldati, le pistole, risentitii i colpi secchi; rividi i bambini cadere a uno a uno, al rallentatore, e per ultima la bambina bionda che stringeva la sua bambola. Alla fine scoppiai in un pianto dirotto, e mi sembrava di non riuscire più a smettere.》