Scarpe: la follia di una donna.

La follia della donna
quel bisogno di scarpe
che non vuole sentire ragioni
cosa sono i milioni
quando in cambio ti danno le scarpe
”.

Dicono Elio e le storie tese.

In effetti, noi donne abbiamo un rapporto complesso con le calzature, un po’ a tutte le età. Nessun uomo potrà mai capire né, tantomeno, condividere questa passione, che a volte sfiora il feticismo.
Sono ben note a tutte noi le proprietà benefiche dello shopping, ma comprare un paio di scarpe nuove ha potenzialità enormi sull’umore. Posso assicurarvi che, dopo essere tornata a casa con i sandali della foto, il mio rapporto con l’esistenza ha virato decisamente in positivo e così è rimasto per diversi giorni. Se poi qualcuno dovesse dubitare che l’acquisto rischi di restare abbandonato in fondo ad un armadio, ecco la prova che anche il tacco più impervio trova il suo spazio vitale, con reciproca gratificazione (della scarpa e della sua proprietaria):

Non può essere un caso se persino nell’immenso guardaroba della Barbie (beata lei), i produttori abbiano previsto un numero imprecisato di calzature di ogni foggia e colore.

Un oggetto di passione, quindi. Forse perché con le scarpe giuste ci sentiamo in grado di salire ogni tipo di scala, contrariamente all’idea diffusa secondo cui il tacco sarebbe tanto seducente perché costringerebbe la donna a camminare in modo goffo e incerto, trasformandola in preda. In effetti è noto che per secoli in oriente i piedi delle bambine venivano fasciati tra dolori indicibili, in modo da renderli deformi e provocare proprio la camminata stentata che tanto piaceva agli uomini.

Dunque è chiaro che le nostre estremità sono un elemento sensibile, forse, come sosteneva S. Freud, proprio perché caratterizzate da un’alta concentrazione di terminazioni nervose.
Lascio immaginare, di conseguenza, che impatto ha avuto su di me il primo paio di scarpe da tango. Chi conosce questo ballo sa bene che il ruolo maschile e quello femminile sono antitetici, cosa che è rappresentata anche dall’abbigliamento. Anni fa un maestro argentino, durante una lezione, spiegava che mentre le donne dedicano del tempo a scegliere l’abito, i gioielli e le scarpe per la serata in milonga, l’uomo non ne ha bisogno: “El hombre no tiene adorno: su adorno es la mujer”.

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