E’ naturale che inizialmente l’uomo si senta spaesato per la futura paternità ma bisogna anche dire che quando si riprende dalla notizia inizia quasi sempre a vivere l’evento con estrema gioia.
Non vede infatti l’ora di vedere la sua creatura, la aspetta in febbricitante attesa, la sogna ogni notte. Non solo, guarda i padri che ne hanno già una con occhiate di intesa come a dire che presto anche lui sarà uno di loro.
Naturalmente la creatura di cui sto parlando non è loro figlio ma la macchina nuova.
Eh sì, perché mentre la donna pensa a come cambieranno gli equilibri di coppia con un nuovo pargolo, che tipo di educazione impartire, quali saranno le aspirazioni del futuro figlio etc. l’uomo pensa solo e un’unicamente ad una cosa: “Finalmente posso cambiare la macchina!”.
Una volta accantonato il sogno della spider a due posti che si ripromette di prendere più avanti con la crisi della mezza età, le scelte del futuro papà si concentrano su macchinoni enormi con bagagliai più grandi della casa dove vivono, il tutto pagabili con un centinaio di comodissime rate.
Mentre la donna sfoglia cataloghi di passeggini, di camerette e legge libri che gli raccontano cosa sta succedendo nella sua pancia, lui sfoglia tutte le riviste di auto che riesce a trovare in edicola chiamando anche gli amici con figli per sapere se una macchina diesel è meglio se si ha una femmina o un maschio. Anche se si aspetta un solo figlio quindi la gravidanza è in tutto e per tutto da considerarsi gemellare.
Se vogliamo vederla in positivo possiamo dire che almeno le donne hanno la fortuna di non dover partorire un’auto nuova ma solo un esserino - forse altrettanto inquinante - ma sicuramente meno voluminoso.
