I quaderni di appunti di un architetto sono una miniera di note, sensazioni, disegni…
Stamattina cercavo alcuni dati. Ho preso il quaderno in cui sapevo di trovarli e ho cominciato a sfogliarlo… “Ma guarda qua… Ma dimmi tu… E questo? Mi ero proprio scordato…”
Gira, sfoglia, ricorda, commenta,… mi sono capitati sott’occhio alcuni frammenti di diario del periodo tra fine settembre e dicembre, mentre ero a Terracina, al mare, per lavoro…
Li ho messi insieme. Eccoli.
Arrivati ieri sera al mare. Stamattina Valeria è andata a fare la spesa al mercato. Siamo solo noi due. Domani dopo pranzo lei rientra. Io resto, per lavorare.
Giusto du’ cosette…
Poi c'è la pasta, il pane, le ciambelle al vino, la cioccolata…
Da qualche giorno siamo in autunno. Un saluto a tutte le amiche che già trafficano con calze e stivali. Io passo. Per un paio di mesi ancora io rimando. Grazie.
Fine settimana grandioso.
Ho spedito il rapporto della missione in Africa ed è stato encomiato.
Ieri ho presentato il progetto di riassetto dell'area esterna di un condominio ed è stato approvato.
Oggi ho trovato la soluzione e disegnato la sistemazione del giardino di un cliente: piscina, gazebo, annessi e connessi...
Uscivo solo la sera, per andare a mangiare la pizza. Ieri, però, pesce. E anche cinema con gli amici. ”Inside out”. Molto carino.
Ora caffè sul lungo mare e rientro a Roma.
Davanti a me, Ponza, Palmarola, Zannone,... Bellissime.
Oggi era il compleanno di papà.
Guardò le isole bevendo il caffè e penso a lui. Accendo una sigaretta e ricordo lui che fumava.
Sono sereno. Grazie papà. Tanti auguri.
Anche questo fine settimana spiaggia e bagno.
Poi, mentre mangio la pizza rossa, Francesca mi fotografa.
”Fra’, non prendere tutto il corpo, ché so’ vecchio. È brutto, fa schifo”.
E Valeria, sdraiata accanto a me, senza alzare lo sguardo dal giornale: ”Perché, invece, il viso?!…"
Che belle giornate questo fine settimana.
Pensare che l'altro ieri me la facevo sotto dal freddo... ma Terracina è così: basta un giorno di sole e torna il caldo.
Da andare in spiaggia e fare il bagno.
E io… l'ho fatto!
Poi me sò magnato 'n pezzo de pizza rossa, coll'acqua de mare che ancora me colava. Come da regazzino. E ll'ho fatto apposta, che me piace tanto resuscità quelle sensazzioni.
Come andà sott'acqua e tirà su cor naso pè sentì er salato che scenne in gola... Che, difatti, ho fatto pure quello.
E poi me sò fumato 'na bella sigaretta. 'Na pacchia!
In effetti, questa domenica il tempo è stato molto brutto. Nuvoloni, pioggia, mare mosso…
Si rientra a Roma. Domani appuntamenti di lavoro, ma stasera cena al ristorante siciliano con Fabrizio, Paolo e Umberto.
Un caffè sul lungomare prima di montare in macchina. Dajee…
Ebbene si…
Pausa pranzo in cantiere.
”Architetto, pranza con noi?”
”No, grazie. Mi faccio un giro. Torno tra un’ora. Mangiate tranquilli…”
Giornata magnifica a Terracina.
Sole, caldo e mare calmo.
Scendo in spiaggia.
Maglione, pantaloni, scarpe, calze, ne faccio un mucchietto e resto in slip.
Mi tuffo.
L’acqua è splendida.
Sul lungomare la gente che passeggia si ferma e mi indica.
Ma non c’è nulla di sorprendente. E’ solo inusuale.
E’ sorprendente che …ci sorprenda.
Che l’acqua sia fredda è un luogo comune. L’acqua è fredda a gennaio. E resta fredda fino a marzo, aprile, quando ha ormai perso, molto più lentamente che la terra, il calore accumulato in estate. E’ molto più fastidioso il salto termico in agosto, quando fuori si muore dal caldo. Ma tant'è...
Stamattina ho fatto colazione con un grappolo d’uva. Non avevo il latte.
Tutto un altro sapore. Ne ho sentito il sapore. Com’era buona quell’uva stamattina!
L’avevo mangiata anche ieri sera dopo cena. Una cena abbondante con tanto vino. Quando sono solo esagero …per farmi compagnia. Non sapeva di niente. L’ho mangiata perché …dopo cena si mangia la frutta. L’ho buttata giù e non me ne sono neanche accorto.
Ecco, a fare il bagno a mare d’inverno …ne senti il sapore…
Ho trovato dei sassi con delle bellissime righe colorate e li ho colti perché ho pensato che potrei farmi un maglione con quei colori. Con quelle righe. Anche se non so fare i maglioni… Ma che importa…
Ho sentito il ritmo del mare che incontrava la spiaggia, l’acqua salata che mi scendeva giù per il naso e il fruscio della sabbia sotto i miei piedi quando sono tornato a riva.
Tutte cose che d’estate non noto mai. …come per l’uva stamattina.
E chissenefrega se può sembrare melenso e retorico. Perché è così che è andata. Non altrimenti.
Spezzare le abitudini per scoprire sensazioni inaspettate.
Ecco, ho pensato. E’ questo.
Ho fatto una foto. Perché tornando, sul lungomare, stavo proprio bene. C’erano anche i cavalli. …e nel cammino ho trovato anche un euro sulla sabbia.
