Non pensavo di essere così in basso


Questo è stato il cielo della provincia di Rimini di oggi, una giornata splendida, sembrava fine settembre, temperatura intorno ai 20 gradi.

Tutto bello, tutto perfetto, con l'unico problema che in questo periodo vendo ai locali cioccolate, the, tisane e infusi, e un clima del genere non aiuta di certo.

Oggi pomeriggio visito il primo locale del pomeriggio, mai entrato prima, vedo una persona seduta a un tavolino e una persona dietro al bancone.

Mi avvicino, una ragazza sui 35 anni di età, le chiedo se lei fosse la titolare, mi risponde affermativamente.

"Buongiorno, ho aperto un deposito di questa azienda (e le allungo il biglietto da visita), siamo produttori di cioccolate in tazza e distributori di the, tisane e infusi, sono prodotti che lei utilizza?"

Lei mi guarda, inespressiva, appoggia la mano sul bigliettino, lo sposta nella mia direzione, dicendomi..

"Siamo già a posto così", un viso duro come l'acciaio.

"Non c'è proprio nessuna possibilità, posso fornire un buon servizio di assistenza", chiedo cortesemente io.

Lei mi "taglia" nuovamente e glaciale come prima..

"Se mi avesse chiesto se potevo dedicarle del tempo, diversamente siamo a posto".

Spaesato, spiazzato, perplesso, ma velocemente riprendo...

"Mi scusi, mi sono permesso di avviare il discorso".

"Non insista, le ripeto per l'ultima volta che siamo a posto così".

Ho ripreso il mio biglietto e sono uscito, non mi capiterà mai più, presterò assoluta attenzione alle primissime parole di nuovi contatti, ma come ha detto il mio collega, non ho assolutamente mancato di rispetto, e il bar è un luogo aperto al pubblico, poteva essere molto più tranquilla a parole, senza dare lezioni di vita, ma ripeto, non succederà più, sentirmi come un pezzodimerda non mi va proprio.

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