Mah, non me la raccontano giusta.....


Immagine CC0 creative commons

Per chi non lo sapesse, pochi giorni fa è deceduto prematuramente un simbolo della Riviera Romagnola, il massimo emblema dei Vitelloni, Maurizio Zanfanti, meglio conosciuto con il soprannome di Zanza.

E' stato l'immagine gioiosa e verace di tutta una generazione, di quel particolare momento di grande vitalità degli anni 70-80, dove erroneamente si sono ritenuti come periodi leggero e spensierato, mentre sono stati in realtà uno dei migliori momenti in assoluto degli ultimi 100 anni.

Dalle ricostruzioni avvenute, il nostro caro e compianto Zanza sembra sia deceduto durante o subito dopo aver avuto un rapporto sessuale, a soli 63 anni, troppo pochi al giorno d'oggi in un paese come l'Italia dove la vita media è di molto superiore, troppo pochi per una persona che sicuramente se l'è spassata, ma era una persona semplice, gentile e generosa, non lo conoscevo personalmente, anche se avevo l'amicizia su Facebook.

Non ho mai sentito anche una sola voce negativa sulla sua persona, era stimato e considerato, un uomo cosiddetto alla mano, che, secondo una corrente di pensiero alquanto diffusa, ha fatto, se si vuol forzare il discorso, la morte migliore possibile, facendo sesso con una bella ragazza.

Mi dispiace sinceramente, perché non ci lascia solo una brava persona, ma un pezzo significativo di storia della nostra vita, un'immagine spensierata di quel periodo, in quanto Mauro (veniva chiamato così dai suoi amici) è stato per noi l'ideale e l'incarnazione del vero play-boy, un autentico punto di riferimento per qualsiasi ragazzo che aveva come pensiero quello di rimorchiare una ragazza durante la stagione estiva.

Probabilmente tutto questo clamore mediatico, dico probabilmente, deve avere, in un certo qual modo, infastidito la chiesa cattolica, in quanto da una prima ondata di notizie appare sui giornali e sulla rete, avrebbe rifiutato i funerali religiosi alla famiglia del caro Mauro, suscitando uno vero e proprio tsunami di proteste e insulti, indirizzati nei confronti di un clero bigotto, che quando ha guardato ai suoi, di veri peccati, come i costanti scandali di infame pedofilia, si dovrebbe solamente vergognare.

Ho la netta sensazione che abbiamo dovuto fare un veloce dietro-front, mischiando le carte e cercando di salvare la faccia, nascondendosi dietro al fatto che il clamore mediatico di funerali svolti nella diocesi di appartenenza del nostro Mauro sarebbero stati inadeguati, visto il grande impatto e fama di cui ha goduto indiscutibilmente, proponendo e accordando la disponibilità di un'altra sede per le esequie.

Parto semplicemente da un presupposto, cioè dal fatto che la notizia del rifiuto dei funerali sia stata diffusa da troppe fonti, e continuando le considerazioni, anche la storia che non è mai stata avara di esempi dove il mondo ecclesiastico si è reso protagonista di episodi molto disgustosi, con prese di posizione discutibili e totalmente fuori-luogo, per cui non mi stupirei minimamente se originariamente qualche fenomeno abbia negato i funerali alla famiglia di Mauro Zanfanti, e per rimediare in calcio d'angolo al disastro che si stava creando abbiamo fatto pubblicare una smentita.

Resta purtroppo una sola cosa, il grande dispiacere di aver perso questa persona, che ha lasciato un ricordo della sua esistenza ampiamente positivo nelle nostre menti, a lui e alla sua famiglia va un mio pensiero e una preghiera di commiato, riposa in pace e serenità, caro Mauro.

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