Cara mamma ti scrivo

Ho sempre pensato che mi saresti stata vicina ancora per molto, e invece no! Non sei arrivata ai 65 anni. Li avresti compiuti qualche giorno dopo il tuo ultimo respiro.
Avevi avuto tante sfortune nel lato della salute, ma ciò non ti fermò, avevi una forza straordinaria e con il sorriso allevasti 4 figli.

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immagine presa da pixabay

Non sai quanto mi manchi, quanto mi manca la tua presenza! Ricordo ancora in giorno quando notai che c'era qualcosa che non andava in te, ed era la sola distanza l'unica pecca. Dissi a papà di farti fare delle analisi più approfondite, e dopo poco ricevetti una notizia a dir poco spiacevole, che probabilmente la tua vita sarebbe stata spezzata da un brutto male, senza via d'uscita.

Decisi di scendere, per restarti accanto, non si sapeva ancora per quanto. All'inizio ci riconoscevi, però non si sa fino a che punto avvertivi la nostra presenza. I medici ci consigliarono di procedere con il coma farmacologico, anche se il male ti aveva colpito in un area del cervello in cui non ti faceva sentire il dolore. Firmammo per il si, di procedere.

Tutto questo fino al 9 agosto 2018, quando il tuo cuore smise di battere.

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Nessuno immagina il vuoto che ci hai lasciato, noi tutti pensiamo che ti vogliamo di nuovo, e molte volte di notte ti penso. Ti voglio di nuovo accanto.

E' un dolore che non passerà mai e ho pensato spesso di andarmene via, di sparire senza lasciare traccia, lontano da tutto e da tutti, dove la tecnologia è scarsa, tipo in Tibet.

Il primo di novembre eri nel mio pensiero, come sempre, era un chiodo fisso il tuo volto.; ma ancor di più il giorno di Halloween, quante volte ti ho spiegato il significato e l'origine di questa ricorrenza/festa, che a te non piaceva ugualmente, e che col demonio non centrava nulla. Eri tanto fedele e di ciò non te ne facevi una ragione. Io più mi arrabbiavo e più tu e papà mi ridevate in faccia, come se volevate prendermi per i fondelli.

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Un'altro ricordo è quando mi veniste a trovare per il giorno da natale, che come sempre io lavoro. Non avevo idea di ciò che poteva aspettarmi al mio arrivo a casa, quella sera. Tu, papà e il resto della famiglia a casa mia, che avevate preparato la cena di Natale. Il giorno dopo eravate i miei ospiti al lavoro, ed era bello passare le festività con i propri cari.

Da quest'anno non sarà più così, non mi sveglierò più con un tuo messaggio di buon giorno o con una tua preoccupazione o con un "buon compleanno, svirgolata".

Mi guardo in torno e vedo tanta gente seccata di avere ancora i genitori in vita, che sembrano loro un peso, quasi un disturbo. Come se coloro che ci hanno messo al mondo fossero una vergogna.

Poi ci sono persone come me, e tante altre, a cui è mancato un genitore, o entrambi, e che li vorrebbero accanto, anche solo per poco, per poterli ri-abbracciare e dir loro che la loro presenza manca.

Non si conosce il valore delle cose finché non le perdiamo.

Arrivederci mamma, mi manchi e ti voglio bene

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