Classe politica incompetente: specchio di un’Italia che ha perso fiducia nell’istruzione?

IMG_6196.JPGProbabilmente non è un problema che l’attuale governo Gentiloni sfoggi una percentuale di laureati tra le più basse della storia. Chiudiamo un occhio anche sul fatto che diversi Ministeri siano presidiati da non laureati/e. La cosa che mi spaventa è che Ministeri come quello dell’istruzione, della salute, del lavoro e della giustizia abbiano a capo non laureati.
Beninteso non discuto sul potenziale di esperienza e di cultura (fai da te) dei suddetti. Ritengo però che la competenza, soprattutto in settori così specifici e importanti, si acquisisca con lo studio e, nella maggior parte dei casi, si certifichi con la Laurea.
Chi dice che questo boom di non laureati al Governo fondi le sue radici in una sfiducia nell’Università forse è in cerca di una giustificazione. Il problema è che se gli studenti impiegano 4,9 anni per ottenere la Laurea triennale e 7,4 per completare quella quinquennale forse qualche domanda su questa generazione di studenti (e insegnanti) dovremmo porcela.
Probabilmente dovremmo anche porci qualche domanda sul perché i nostri migliori laureati, in termini di voto ma anche di durata degli studi, guardino al di là dei nostri confini alla ricerca di un confronto meritocratico.
Il nostro attuale Governo suggerisce la risposta e non solo in termini di titoli ma anche di scelte: basti pensare alla nostra ministra dell’istruzione ed ai suoi discorsi sugli “smartphone” in classe.
Sicuramente la Laurea non offre delle garanzie culturali ma fornisce delle competenze che non si possono sottovalutare quando si guida un Paese.

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