PROPOSITI PER IL 2018 🤨🎉

Anche il 2018 è arrivato e, per non peccare di eccessiva originalità ed iniziarlo col piede giusto, voglio aprire questo nuovo anno su Steemit prendendo nota di ciò che vorrei realizzare nei prossimi 12 mesi. Per vero, non ho mai avuto l’abitudine di stilare una lista di buoni propositi ad inizio anno, ma con l’incentivo che di qui a 7 giorni questa lista rimarrà per sempre impressa nella blockchain, mi sembra sicuramente un buon momento per iniziare.

Vediamo, dunque, cosa mi riprometto di fare quest’anno.

ESSERE PIÙ PRODUTTIVA (ORGANIZZARE MEGLIO IL MIO TEMPO)

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Gli anni dell’università sono stati tutto sommato semplici. Ed anche studiare per l’esame di stato non è stato particolarmente drammatico. Col senno di poi, mi rendo conto che la semplificazione dipendeva dal fatto che:

  • non lavoravo
  • ero single
  • vivevo in centro città
  • abitavo con i miei genitori

Se il primo fattore era intuitivo già allora, gli altri si sono rivelati, col passare del tempo, elementi estremamente significativi. In effetti, i primi anni di università avevo una storia a distanza, ma con un ragazzo che studiava medicina, molto ligio alla sessione e con cui quindi non era difficile rimandare i weekend assieme, in vista degli esami.

Oggi, che mi sono rimessa a studiare mentre lavoro e vivo col moroso, la questione è un po’ più complicata.
Perché il lavoro copre molte delle ore che prima passavo in aula studio.
Perché il moroso richiede le sue attenzioni e, avendo seguito un percorso diverso da quello universitario, non coglie appieno le sfumature dell’impegno richiesto dallo studio post-universitario.
Perché la casa è in un paesino senza aule studio o biblioteche e la maggior parte di aule studio o biblioteche sono in centri storici relativamente distanti e con poco parcheggio.
Perché abituata ad uno studio costante, fatico ad ingranare studiando a tratti.
Perché vivendo a mezz’ora da casa dei miei, per frequentarli adeguatamente devo ritagliarmi il giusto tempo anche per loro.

Insomma, in questi ultimi mesi dell’anno mi sono arrabattata come meglio ho potuto. Sto comunque studiando per fine gennaio, quindi ormai manca poco, e non so se avrò voglia ed occasione di studiare ancora, in seguito. Ma in caso il problema si riproponesse, vorrei essere più organizzata e riuscire a difendere meglio le ore di studio dall’assedio di tutte le altre priorità della mia vita attuale. Vorrei anche, ovviamente, essere più produttiva, che le ore a mia disposizione in un giorno siano tante o poche.

Tra l’altro, passato il concorso di gennaio, vorrei dedicarmi più seriamente anche a Steemit, scrivendo di più, scrivendo meglio ed iniziando a promuovere seriamente il mio canale, oltre che collaborando più attivamente con la comunità italiana di Steem PostITalia.

RICOMINCIARE A FARE SPORT E PERDERE PESO

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Nella banalità dello stilare un elenco di propositi per il nuovo anno, questo è sicuramente il meno originale di tutti. Non so gli uomini, ma quantomeno per le donne dubito ce ne siano molte che non iniziano il nuovo anno impegnandosi per modificare e migliorare il proprio peso e la propria forma fisica, in un senso o nell’altro.
Purtroppo non faccio eccezione nemmeno io. Amo mangiare, vivo da sempre una vita sedentaria e tra le poche attività fisiche che tollero(^) due necessitano di un partner (e mio moroso collabora solo in una), una è esclusivamente stagionale e l’altra aiuterebbe ma bisognerebbe dedicarle molto tempo perché fosse veramente efficace. Insomma, tocca mettersi d’impegno, soprattutto perché il metabolismo non è più quello di 10 o anche 5 anni fa e non mi aiuta più allo stesso modo.

Studiando per l’orale dell’esame di stato avevo messo su una decina di chili di troppo che poi, negli anni seguenti, avevo dismesso e ripreso un po’ a fisarmonica. Poi ho conosciuto Andrea e pochi mesi dopo aver iniziato a frequentarci avevo già capito come sarebbe andata a finire: “Amore, se restiamo assieme sappi che non saremo mai magri. Mettiamocela via.”
Io me la metterei pure via molto volentieri, ma in effetti è seccante non entrare più in metà guardaroba. Quindi visto che pure a lui farebbe piacere tornare in forma e conoscere “mia sorella” (il suo eufemismo per “quando ero più in forma”), il 2018 dovrebbe essere l’anno in cui affrontiamo seriamente questo impegno.

Vedremo.

Fatto sta che io è da quei 10kg in più che ho conosciuto le mie tette. E non ho così tanta voglia di perdere.

(^) Per i più curiosi, le quattro attività fisiche che tollero sono, in ordine crescente di preferenza: camminare, sciare, ballare e fare sesso. Sicuramente almeno una l’avevate intuita: a voi stabilire se l’attività di coppia cui Andrea aderisce spontaneamente sia il ballo o il sesso.

IMPARARE A FARE DOLCI

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Andrea è un cuoco eccellente. Ha iniziato a cucinare quando, uscendo un po’ di casa, ha capito che la cucina di sua madre non gli piaceva. E non ha più smesso, tanto che in un anno in cui era in attesa che bandissero i concorsi che gli interessavano ha gestito con degli amici un ristorante, occupandosi della cucina nelle serate di carne. La maggior parte degli aneddoti che racconta derivano da quelle serate e a me dispiace immensamente non averlo conosciuto allora... ma ne godo ancor oggi i benefici!
Non avendo mai vissuto da sola, se non all’estero per brevi periodi, io so fare sì e no due robe in croce. Ed avendo frequentato la scuola a tempo pieno fino alla terza media, sono rotta alle più inquietanti performance culinarie, quindi non ho mai avuto interesse a mettere in dubbio la cucina di mia madre. Cucinare mi piace, ma finora non ho mai avuto modo di applicarmici ed avere in casa un appassionato, per di più negato per l’insegnamento, non mi incoraggia a cimentarmi. Assistendo lui su qualcosa inizio a prendere la mano (faccio un ottimo pesce al sale, ad esempio), ma è chiaro che ho ancora molta strada da fare.

Andrea è un creativo, che ha sempre cucinato a sentimento e affinato la tecnica per trial and error. Di conseguenza, non è per nulla portato per la pasticceria, che è per la maggior parte chimica e precisione. Precisione che si adatta molto di più al mio personale approccio alla cucina (e alla vita): regole, protocolli, ordine.
Quindi quest’anno mi piacerebbe cimentarmi nella preparazione di dolci, ricavandone quindi una specializzazione spendibile anche in casa. Tanto più che, essendo Andrea gravemente intollerante al lattosio, sarebbe un modo per far mangiare anche a lui, ogni tanto, un dessert degno di questo nome.
Considerato che abbiamo in casa il libro di ricette dell’Hotel Sacher, credo di poter contare su un ottimo punto di partenza.

E se pensate che questo proposito sia in diretta antitesi col precedente, avete ragione.

AVERE UNA CASA PIÙ ORDINATA

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Ricordate quei principi a me tanto cari di regole, protocolli e ordine. Ecco, diciamo che non si sono mai estesi ad un ordine dell’ambiente in cui mi muovo strettamente inteso. Mi piace avere regole da seguire, essere mentalmente organizzata e organizzare uno spazio prima di iniziare un determinato lavoro (tirare fuori e misurare tutti gli ingredienti di una ricetta, controllare tutti i fili di un ricamo, contare le pagine di ciascun capitolo del libro da studiare, ecc.), ma per quanto riguarda la casa mi basta sapere dove si trovano le cose, non che siano necessariamente in ordine. O piegate. O nel posto in cui dovrebbero ragionevolmente essere.
Insomma, sono la prima ad ammettere di essere disordinata. Ma almeno ho sempre contenuto il mio disordine ai miei spazi (la mia camera e il mio bagno), non condivisi con altri.
Mio moroso, non avendo da anni coinquilini, mi supera di misura perché tutta la casa è, di fatto, il suo spazio.

Quando gli sono entrata in casa, è stato sostanzialmente per caso. Quindi inizialmente ero poco più che un ospite e perciò poco qualificata per dettare legge. Ora di tempo ne è passato un bel po’, siamo entrambi consapevoli del fatto che la mia presenza non è più eventualmente transitoria e quindi potrei iniziare ad avanzare qualche pretesa. Ma considerando che le mie ore di veglia sono sostanzialmente divise tra lavoro e studio, con qualche breve interferenza di relax, al momento non sono nella posizione di contribuire al riordino della casa.
Sapendo che questa sarebbe la prima cosa che mi verrebbe rinfacciata, nel momento in cui mi esprimessi sul tema, è opportuno che aspetti quantomeno febbraio per iniziare ad affrontare l’argomento.

L’ostacolo principale è che metà della roba buttata in giro per casa non so cosa sia, a cosa serva e dove possa eventualmente essere riposta. L’altra metà è roba mia e non voglio venga imboscata a mia insaputa. Quindi una collaborazione attiva di entrambi è fondamentale per la riuscita dell’impresa.
D’altra parte, mia madre ha già promesso che qualora il rapporto tra Andrea e me si concretizzasse nella comparsa di una forma di carbonio particolarmente evoluta al mio anulare sinistro, il suo primo contributo alla nostra vita familiare sarebbe irrompere in casa con una squadra di organizzatori e pensarci lei una volta per tutte. Quindi il problema potrebbe anche risolversi da sé. Anche se forse ci sono cose, in casa, che sarebbe meglio non trovasse... diverse cose, in effetti...

Insomma, inutile girarci intorno: entro tempi ragionevoli bisogna mettere in ordine la casa. Punto.

RICOMINCIARE A LEGGERE

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Sono sempre stata una lettrice appassionata e faticavo a comprendere come qualche mio conoscente potesse dire di “non avere tempo per leggere”. Impossibile, pensavo. Il tempo per leggere c’è sempre.
Ebbene, tra lavoro, moroso, ricamo, maglia, studio, impegni vari e, da ultimo, steemit, capita che da qualche mese non legga più. Mi ero ripresa durante le vacanze estive, grazie anche al nuovo Kindle, per poi riperdermi di nuovo. Ovviamente, parlo di narrativa: non ho ai apprezzato la saggistica come meriterebbe e non considero leggere spulciare qualche articolo o anche gustarmi alcuni tra i miei blog favoriti nei ritagli di tempo. Per me leggere riguarda, in senso stretto, i romanzi.

Questo proposito è semplice ed estremamente piacevole: voglio ricominciare a leggere con costanza, sia libri nuovi che vecchi favoriti a cui ripenso ormai da tempo.


Tutto qui. Questi sono gli obiettivi che mi pongo per il 2018. Per tutto il resto, chi vivrà vedrà.

E voi, che propositi avete fatto per l’anno nuovo?

TUTTE LE FOTO SONO DI MIA PROPRIETÀ. LA SACHER TORTE È UN PRODOTTO DELLA PASTICCERIA DEL SACHER HOTEL MA QUELLA SPECIFICA FETTA ERA MIA E SOLO MIA.

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