Giulietta T ( terza puntata )

Gioielli e Tesorini/2
Un giorno di giugno del '93, era appena concluso l'anno scolastico, Desdemona propose a Giulietta e alla cugina Martina (naturalmente Gioielli) di andare a cena insieme, dato che Osvaldo aveva una riunione politica a cui non poteva mancare. I socialisti sopravvissuti al terremoto di tangentopoli cercavano di organizzarsi in qualche modo e di trovare un nuovo modo di stare insieme nonché un’adeguata collocazione. L’Osvaldo, dunque, doveva esserci. Ma questo, per Desdemona, non era un problema. Sarebbe stata l'occasione per stare un po' insieme loro tre e Bettina, passare una serata a ricordare la vicenda del rossetto e altre divertenti storie del passato. Avevano deciso di andare al ristorante cinese, ma, all'ultimo momento, Martina espresse il desiderio di mangiare pesce ben cucinato. “Andiamo a Porto Santo Stefano, dai. Non ho voglia di involtini primavera”. Così si avviarono verso la nota e prestigiosa località che abbondava di ristoranti dove gustare ogni specialità di mare.

Mentre cercavano il parcheggio, cosa non facile in quel periodo, ad un tratto Bettina esclamò: “Mamma, guarda, c'è anche papà!” “Ma meglio!” rispose la rampante genitrice. Poi girò lo sguardo e si rese conto che la bambina aveva ragione. Il portaborse craxiano, infatti, era seduto al tavolo di un bar, con un aperitivo di fronte ed una graziosa ragazza a fianco. I due stavano mano nella mano, occhi negli occhi...
Desdemona, completamente amimica, si rivolse semplicemente a Martina che guidava: “Avvicìnati a quel tavolo”. “Ma lascia perdere, chiarisci dopo...”
“NO- lei imperiosa- fai come ti ho detto”. Una volta accostati al tavolo, mentre i due colombi tubavano, la Tesorini psicologa abbassò il vetro del finestrino e, affacciandosi, a voce alta, disse: “BUH”. L'Osvaldo sobbalzò e così pure l'attraente signorina che lo accompagnava. “Ora puoi andare, Martina”.
Da quel momento, Desdemona decise che mai più nessun uomo avrebbe abitato a casa sua. Fece le valigie al suo convivente infedele e le lasciò fuori della porta, con un sedano che spuntava da un borsone. A nulla valsero i tentativi del papà di Bettina di spiegare, scusarsi, cercare di proseguire quel rapporto a cui, nonostante lo svarione, teneva molto.
Desdemona mantenne rapporti civili e misurati, permettendo all’infedele di vedere la figlia senza limiti di tempo, ma non volle più saperne di lui come compagno.
Bettina è cresciuta così in una famiglia più che matriarcale, a contatto con il solitario trionfo del femminile e con un maschile pronto a ogni suo ordine, pieno di sensi di colpa ed anche sottilmente depresso.
A Giulietta capita spesso di parlare col suo mancato cognato, perchè i loro rapporti sono rimasti cordiali e bisogna dire che lui, a distanza di oltre vent’anni non si dà pace per la perdita della madre di sua figlia. Anche se poi ha una compagna e anche un altro figlio, perchè mai si vide uomo capace di star solo, pur nelle sofferenze d'amore.
Desdemona, invece, non ha più avuto convivenze né rapporti ufficiali, ma tutti sanno che, da anni, ha un fidanzato segreto con cui trascorre la domenica.
Solo la domenica? Potrà obiettare qualcuno. Certo. Lei lo chiama L'uomo della domenica, parafrasando il titolo del romanzo di Fruttero e Lucentini, La donna della domenica. E il settimo giorno della settimana non è mai disponibile. Con gli altri accampa le scuse più varie, ma con Giulietta e Martina, con cui può esprimersi liberamente, dice che la domenica è dedicata al sesso. Anzi, lei usa un termine più colorito. “Fino al venerdì si lavora, il sabato per la famiglia e la domenica si t..., care mie”. A loro lo può dire, sono abituate a lei e al suo essere intrepida, a quella particolare modalità di essere che il passaggio dei cinquanta e la menopausa non hanno minimamente modificato.ocean-waves-crashing_925x@2x.jpg

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