Roma a fine '800

Oggi voglio mostrarvi delle foto prese da un libro che mi fu regalato qualche anno fa da un amico.
L'amico in questione, romano da numerose generazioni, voleva mostrarmi come fosse la città eterna prima della industrializzazione.
Io, arrivato nel 1968 a Roma, racconto spesso di come zone odierne quali piazza Bologna, Nomentano, Salario, San Giovanni, fossero in quegli anni quasi campagna.
Ma rimasi stupito dal vedere le foto di come fosse Roma a fine '800.

IL PORTO DI ROMA: RIPETTA

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La prima cosa che mi stupì fu sapere che Roma aveva un porto. Questo venne abbattuto con la creazione dei muraglioni del Tevere. Eppure questo mio amico mi raccontava che da qualche parte aveva qualche foto di suoi avi intenti a scaricare del carbone da usare per riscaldarsi in famiglia.

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Nato in Calabria, un porto a Roma sarebbe stato un modo di sentirmi più a casa. Ma comprendo anche la necessità di preservare la popolazione dalle inondazioni.
Nella prima foto questo è evidente. Possiamo notare sulla sinistra come le basi di ogni edificio poggino direttamente sugli argini naturali del fiume. Un pericolo troppo evidente da non essere preso in considerazione.

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L'immagine dall'alto rende ancora più profondamente il distacco tra Roma oggi e duecento anni fa.
Sembra di guardare una città di mare, una repubblica marinara. Le fila di case sono strette attorno alla sede del fiume, ma se guardate oltre ad esse, è presente solo campagna.

IL CENTRO

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Questa foto è stata quella che più mi ha colpito, parlando del centro di Roma.
Due uomini parlano tra di loro, mentre sulla sinistra sono stati stesi dei panni in pieno foro romano.
La caratteristica principale di tutte le foto contenute nel libro è che Roma imperiale non era delimitata da alcuna ringhiera, ma era aperta a tutti. Alcuni addirittura vivevano all'interno di monumenti che oggi sono giustamente aperti al pubblico dietro pagamento di un biglietto di ingresso.

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Emblematica è l'immagine del Colosseo, senza alcuna barriera ad impedire un accesso indiscriminato all'interno dello stesso.
Sulla destra notiamo il basamento della statua di Nerone, e poco vicino dei carretti e degli uomini che parlano sulla collina dei fori.
Cosa colpisce in queste foto è l'assenza di persone. In ogni foto si possono notare piccoli gruppi di persone, nulla rispetto ad oggi. Roma, nonostante un inferiore sviluppo urbanistico rispetto ad oggi, vantava un numero di abitanti di rilievo, tra i 200.000 e i 500.000, a seconda del periodo.
Nelle foto dell'epoca è però raro trovare gruppi numerosi all'interno del tracciato cittadino.

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Da questa visuale è possibile comprendere meglio l'effettiva estensione della città all'epoca. San Pietro, così come Castel Sant Angelo erano i limiti esterni del Trans Tiberim, ovvero la parte nuova di Roma antica, quella oltre il Tevere.

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A conferma della diminutio popolativa rispetto agli anni imperiali, ecco una foto di piazza Navona allagata.
Era usuale in epoca romana usare la piazza per Naumachie. In epoca più recente veniva invece allagata nei periodi estivi al fine di portare refrigerio alla popolazione.

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Anche la zona di Termini, del Celio, di via Merulana era come si può notare una vera e propria campagna. Ma a ben vedere la Roma imperiale, queste zone non erano così desertiche. Probabilmente il crollo imperiale, e le ondate barbariche e successivamente di altri invasori, ha portato ad un deperimento del tessuto urbano.
La successiva epoca papale, e la necessità di reperire materiale edile a buon mercato per la costruzione di edifici di culto, ha compromesso ulteriormente le residue costruzioni di epoca romana.

LA PERIFERIA DI ROMA (OGGI CENTRO)

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Questa è una foto della Piramide Cestia, oggi zona Testaccio. Centro della movida romana, a pochi passi da Trastevere e dal Circo Massimo, la zona della Piramide era periferia in quell'epoca.
Le mura romane erano la delimitazione di una città che non si era estesa fino ad esse, per cui è impressionante la vista dell'epoca.

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E' possibile notare in quest'ultima foto come un uomo sia munito di vanga.
Questo perchè si trattava di campagna coltivabile, e probabilmente anche della migliore campagna, essendo ancora situata all'interno del sistema difensivo murario.

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Per uscire da Roma, come tuttora, le porte di epoca romana erano il principale way out previsto dal reticolato stradale.
Anche qui possiamo vedere come usciti dalle porte, si apriva la campagna.

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Qui sopra porta Tiburtina, a San lorenzo.
Qui sotto invece la basilica di San Giovanni in Laterano.

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Anche in questa foto mi colpì il fatto che una zona come San Giovanni potesse essere così rurale ed irreale.
Una meta di pellegrinaggio vera e propria, e non una chiesa inglobata all'interno della città.

NON CE LA SIAMO FATTI MANCARE

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Molti pensano che la ghigliottina era una prerogativa francese, ma pochi sanno che il papato la usò per parecchi anni.
Qui nella foto la testimonianza dell'uso della pena capitale mediante ghigliottina in una Roma di fine ottocento.

Ringrazio il mio amico pubblicamente per avermi regalato questo libro, chiamato "Roma Ottocento".
Mi ha fatto conoscere una Roma mistica, selvaggia e sopratutto vuota. Il che la rende molto affascinante.
Essendo foto del 1800 sono chiaramente prive di copyright.
Ringrazio tutti per la lettura.

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