La memoria della politica italiana

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Come ben sappiamo, si avvicina il periodo di elezioni.
Mio figlio mi ricorda che si avvicina anche Sanremo e Carnevale. Come lo chiama lui è il mix "letame" più che letale.
Ma questa ironia lo aiuta ad affrontare il periodo.
Personalmente il mio carattere mi porta a vivere certe situazioni da un punto di vista distaccato.
Nel 1968 ero appena giunto a Roma, e la rivoluzione culturale e sessuale del '68 era in piena ascesa. Sarebbe esplosa poco dopo, e ne fui un piccolo protagonista.
Come racconto spesso a mio figlio, la politica era diversa. Più raffinata, più ideologica.
I farabutti erano sempre presenti, ma lo spirito politico era ben diverso. Il popolo era in qualche modo rispettato e anche temuto.
Erano tempi di botte, bombe, di rabbia, e la polveriera era sempre pronta ad esplodere.
Mio figlio appunto, iniziò a votare nel 2000.
Non ho mai ostacolato le sue scelte, e votò come primo partito i Comunisti Italiani, in quanto il suo professore di diritto era l'Onorevole Oliviero Diliberto, con cui aveva un notevole feeling, a quanto ricordo.
Presero il 2,1%, ma lui li votò felice comunque, perchè mi ha sempre detto che in politica si votano gli ideali, non i reggenti.
In quei anni io e lui parlavamo spesso di politica, di meccanismi, di debito pubblico, di PIL, e di tante altre cose. Spesso abbiamo litigato, perchè è difficile conciliare l'esperienza sul campo con lo studio sui libri. Qualche volta ha detto lui delle cavolate, qualche volta io. Nessuno di noi però lo ha mai ammesso all'altro, ma questa è probabilmente colpa mia che l'ho cresciuto così.

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Negli ultimi anni le nostre discussioni in politica si sono basate sulla mia critica al Movimento 5 stelle, e la sua difesa allo stesso. Nell'ultimo anno, si è arreso anche a difendere questo partito, resosi conto che la sua utopia di governo non era percorribile. Quella di mio figlio, non dei pentastellati.
Per cui pochi giorni fa gli ho chiesto chi avrebbe votato.
E mi ha risposto testualmente così "penso che vado e scrivo sulla scheda di andare tutti quanti aff....".
Mio figlio non è volgare, è un ragazzo d'oro, anche se non glielo dico mai. Però non se le manda a dire. E' coriaceo, testardo, e ultimamente sta imparando ad essere un pò più impudente. Cosa che gli è sempre mancata.
Mia moglie dice che sarebbe un politico fantastico, ma mia moglie non segue la politica e non capisce che uno come lui verrebbe fagocitato e risputato in pochi attimi.
Quando gli chiesi perchè voleva scrivere così sulla scheda, la sua risposta è stata "tanto non hai più scelta. O ti prendi un mafioso o ti prendi un imbecille, o un fascista". E la sua motivazione mi ha indotto a riflettere, mentre proseguiva.
"Posso votare Salvini? Uno che sta in un partito che vuole l'indipendenza della Padania, e oggi dice che sono gli antirazzisti?".
"Posso votare Berlusconi, pregiudicato e condannato, probabile mandante delle stragi di Falcone e Borsellino?".
"Posso votare i 5 stelle che sono diventati l'opposto di quello che volevano?"
"Posso votare Renzi, che mi prende per il culo da 4 anni? Ma ci vai su youtube?"
Personalmente non ci vado su youtube, e anche scrivere qui sopra non riuscirei a farlo se non ci fosse mio figlio a sistemare il tutto e dare una minima impaginazione.
Così qualche sera fa ho cercato su google "Renzi bugie" e mi è uscita una serie di confronti di tutte le incongruenze del politico fiorentino. Poi ho scritto "Lega Padania", e ho rivisto interviste che avevo totalmente dimenticato dove bruciano bandiere, o affermano che l'Italia è "ladrona".
Infine ho visto qualche altro video sparso, per finire con qualcuno sul movimento 5 stelle.
In particolare questo ultimo movimento/partito era un qualcosa su cui mio figlio puntava molto. E devo dire che personalmente ho sempre apprezzato Grillo. Ma quello che mi ha portato a prenderne le distanze era la enorme utopia che si portava sulle spalle, e che oggi ha determinato la scissione tra movimento e suo leader storico. Eppure le idiologie, l'utopia era a fondamento di ogni partito un tempo. Si ambiva ad un ideale sociale, un tipo di società, giusta o sbagliata che sia, che al momento attuale non è ravvisabile in nessuna espressione politica.

Nei fatti, tornando la discorso generale, la cosa che mi ha notevolmente sorpreso è il quantitativo di balle che i nostri politici dicono, e la totale assenza di idee. I programmi dei partiti rispecchiano le richieste populiste più dirette, e mirano a generare voti. Eppure anche questi programmi vengono disattesi, e si tramutano in altrettante bugie.
Ma se da una parte questo è fisiologico, all'interno di un quadro politico, non è fisiologico che nè io nè mia moglie ricordavamo tutta questa mole di baggianate.

Tra i video che ho trovato, questo fa un punto molto breve della triste situazione.
Ma a differenza di mio figlio, che non crede più nella politica, io vengo da un periodo in cui si lanciavano le cattedre dal terzo piano della università "La Sapienza" di Roma, solo per un eventuale ritardo di un professore che non era d'accordo sulle nostre manifestazioni.
Per cui ritengo che questa politica sia solo frutto della nostra incapacità a "ricordare" le loro malefatte.
Credo, e sono convinto di questo, che una maggiore attenzione e concentrazione riguardo alla politica porterebbe una maggiore qualità della stessa. Comprendo l'alto grado di noia della stessa, ma ciò non toglie che la politica sia una delle più alte sfere del nostro sociale, capace di condizionare come poco altro ogni nostra scelta.
Per cui credo sia meritevole di maggiore attenzione, per evitare che certi fanfaroni vengano rieletti e rovinino il nostro paese e i nostri figli.
Tramite la memoria della politica italiana eviteremo di votare chi promette una cosa e ne fa un altra, chi si professa di sinistra e fa cose di destra, o viceversa. Chi cambia partito, chi insulta l'opponente.
E' un nostro dovere sociale garantire un futuro a noi e ad una nazione, e per farlo credo sia obbligatorio sforzare di più la nostra memoria a ricordare. E' inutile pretendere da tutti un grado di comprensione tale da poter parlare di finanza e mercato, ma pretendere di ricordare è alla portata di qualunque persona, ed è un modo per almeno investire sulla coerenza di una classe politica.

Grazie per l'attenzione e per aver letto.

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