Faccio come voglio con mio figlio

Che bella giornata che è stata oggi. Chi si aspettava un trambusto del genere. Essendo domenica di carnevale, ho lavorato tantissimo. E che chiasso - 300 persone circa tutti nello stesso posto, tanti bambini che corrono, piangono, adulti che parlano... Alla fine di una giornata così chiassosa sento la necessità di andare da Amplifon. Avete presente, no? Controllo del udito e al occorrenza acquisto di auricolari per sentire meglio. Non lo so se avete mai visto la pubblicità del signore anziano che ha l'impressione di stare nel interno di una bolla e di essere privo del udito. Ecco, a fine giornata io mi sento proprio così - come se avessi le orecchie piene di ovata. Poi torno a casa e i miei figli mi dicono :"Mamma ma perché urli?"

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Immagine CC0 creative commons

Comunque in mezzo a questo frastuono al improviso cala un silenzio agghiacciante dovuto al urlo straziante di un "signore", che tanto signore non si è rivelato. Non riusciva a trovare suo figlio, del età di quattro anni vestito di Spiderman. Cinque minuti di panico, tutti che cercano il piccolo.

Cosa era successo di preciso? Il signore con dei amici aveva prenotato in settimana un tavolo per quattordici e alcuni di loro sono venuti in anticipo rispetto ad altri. Per non stare al tavolo vuoto hanno deciso di aspettare di fuori che arrivassero tutti. Nel frattempo però sono arrivati anche altre persone a pranzo, e così sono entrati insieme circa 30 o più persone. Nel attesa del tavolo tutti stanno ammucchiati nel bel mezzo del corridoio. Si vede che il papà del bimbo per un attimo a lasciato la mano del bambino, che essendo piccolo è stato spinto della folla ed è andato a finire vicino al uscita. Cercando i genitori si è smarrito del tutto e spaventato si è messo a piangere.

Al urlo del padre si sono tutti destati e il bambino è stato trovato e restituito al genitore premuroso, che invece di calmarlo ha iniziato a inveire in maniera non consona per un signore:
Pezzo di merda, imbecille, stronzo dove cazzo sei andato etc etc. E tutto ciò accompagnato da schiaffi in faccia e sul sedere. Poi l'ha alzato, e sempre urlando lo ha scosso facendo gli oscillare la testa avanti e indietro.

Le persone che gli erano nelle vicinanze hanno provato a dirgli di smettere ma la risposta del padre è stata :

Con mio figlio faccio come voglio.

In quel istante lo avrei ammazzato di botte, giuro. Nonostante non sono particolarmente violenta,gli avrei fatto ciò che faceva al piccolo. Soprattutto perché in quel modo ha solo spaventato il bambino, che non ha nemmeno capito il perché della punizione fisica.

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Circa vent'anni fa, una copia amici dei miei genitori dopo anni di attesa riuscirono ad adottare una bambina. Entrambi loro non potevano avere figli, ma volevano tanto un bambino da amare e coccolare. Una sera a cena da noi ci spiegarono le peripezie per poter adottare. Su di loro i servizi sociali avevano effettuato non solo controlli finanziari, ma anche per quanto riguarda la sanità mentale. A quanto pare ci vogliono certi requisiti per diventare genitori. Una volta appurato che tutto è in ordine, si può adottare.

Quando invece conosco delle donne che sono peggio dei gatti randagi, fanno figli di cui poi si occupa qualcun altro - babysitter, nonni, zie.Sia come educazione, che mantenimento. Conosco genitori che non hanno la più pallida idea di come è cosa fanno i figli fuori casa. Certo non sono tutti così.

E poi ci sono genitori come il signore sopra descritto. Una persona che ha creato un figlio o due, senza essere sottoposto a nessuna perizia psichiatrica. E visto che il figlio è suo può anche fare della violenza fisica e/o verbale.

Sono d'accordo che bisogna effettuare dei controlli sulle persone che adottano un bambino, per l'incolumità di esso. Soprattutto visto i tempi in cui viviamo.

Sono d'accordo che la paura di aver perso il figlio può fare cose strane alle persone. Ma generalmente quando un genitore ritrova il figlio la cosa li da sollievo è felicità. La prima reazione è un abbraccio grande, e poi eventualmente lo può sgridare.

Ma non sono d'accordo che un genitore può dire e fare con il figlio ciò che gli pare.

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