Il pollice verde nell'anima. La storia di un sogno infranto...

Buongiorno cari amici di Hive, oggi parlerò di una mia grandissima passione, il pollice verde, ma raccontando purtroppo del mio sogno infranto.

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Terminata la mia prima esperienza in questa piattaforma, una volta che avevo recuperato il fisico, dopo alcuni problemi di salute che mi avevano fortemente debilitato, tentai di inseguire il mio sogno nel cassetto. Vivere lavorando la terra e vendendo i suoi prodotti genuini, perchè quando mi occupo delle piante, nonostante richiedano grandi sforzi fisici, mi fanno stare bene e mi donano una serenità che non trovo in nessun'altra attività lavorativa. Hanno come un effetto magico, prendermi cura di loro, vederle crescere e coglierne i deliziosi prodotti, era molto più di una passione, era uno stile di vita che sognavo.

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Nel 2018 ho aperto una mia azienda agricola, grazie ai terreni che mi aveva affittato mio padre (per 1 euro, solo per burocrazia, perchè gratuitamente non si può, nemmeno se è tuo padre). Costruì, nel corso di un anno e mezzo, grazie anche all'aiuto di famigliari, compagna e qualche amico, due serre antigrandine di 20 metri l'una e una di 12 metri per gli ortaggi, due più piccole coperte, per la germinazione dei semi e le prime settimane di vita, perchè volevo selezionare semi e piante personalmente, per creare raccolti migliori man mano che gli anni passavano. Già possedevo diverse piante da frutto, circa una ventima, ma nell'arco dei due inverni, avevo portato il loro numero a 50, tra meli, peschi, susini, peri, ma sopratutto ciliegie IGP di Marostica, come Ferrovia e Kordia, avendo i terreni a pochi chilometri dalla rinomata località.

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Molte di queste piante, sono stati miei innesti, utilizzando piante selezionate come innesto e ciliegi o meli selvatici come base, ho riprodotto varietà IGP delle due specie. Amo questa cultura, mi sono sempre informato, su combinazioni per migliorare il rapporto tra piante e ortaggi, cure naturali, innesti, talee, genetica. Per darvi un utilissimo consiglio, che ho imparato durante la mia esperienza, uno strumento davvero efficace contro insetti e muffe è la cannella in polvere cosparsa pure direttamente sul terreno attorno alle piante da frutto o di ortaggi, non ha nessun effetto collaterale sulle piante, si può annaffiare sopra la cannella senza problemi e tiene distante addirittura le formiche, che resistono a tutto.


In questa panoramica video, che gentilmente mi fece mio cugino, per pubblicizzare l'attività, potete vedere bene una buona parte della coltivazione.

La passione cresceva, man mano che il progetto prendeva sempre più vita e io sperimentavo, perchè adoro farlo, applicare studi sul settore e le mie strane idee, per ottenere prodotti unici. Feci una richiesta a mio zio, che possiede un agriturismo, per il quale sono iscritto anch'io come famigliare, potendo lui lavorare e vendere preparati della campagna. Così divisi i lavori, tra fornire direttamente con la mia azienda, alcuni fruttivendoli e ristoranti, per poi lavorare i prodotti che cedevo a mio zio, per trasformali in marmellate, passate e preparati. Alla fine era un'ottima collaborazione, perchè io gli davo un valore aggiunto all'agriturismo con prodotti nostri unici e lui mi apriva il mercato ai suoi clienti e mi dava i macchinari per agevolare i lavori, così nel frattempo controllavo anche la sua porzione di orto, essendo i terreni confinanti, mi occupavo di tutto nei trattamenti e la cura.

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A quel punto iniziavo a vedere progressi veri, le entrate non erano alte, ma ogni mese segnavano un top nuovo, ero super entusiasta, avevo passato quasi un anno intero, dove ogni mese superavo anche se non di molto il precedente. Avevo creato dei prodotti ottimi e che andavano a ruba man mano passava il tempo, avevo studiato tutto, per rendere legali e inattaccabili le produzioni, etichette secondo regolamento UE, regole sanitarie e tutto. Avevo una gamma di una quindicina di prodotti, tutto proveniente dal mio orto e 100% naturale, dei quali formavano sicuramente il podio, la marmellata di ciliegie Marosticane, le zucchine sottaceto di un'antica ricetta di famiglia e il trito di jalapeno. Quest'ultimo era il mio cavallo di battaglia, amando i peperoncini e crescendo fantasticamente nei miei terreni, ho creato una ricetta personalmente, facendo delle prove, ho perfezionato un trito grossolano di jalapeno, cotto in olio d'oliva insieme a 10 diverse spezie, con le quali ha precedentemente riposato qualche giorno. Da li mi stavo sbizzarrendo in ogni ambito, dagli oli piccanti all'habanero, liquori di giuggiole, di elicriso, buonissimo toccasana al sapore di liquirizia. Stavo implementando, sia in prodotti, che in produzione, le scorte non avevano passato l'inverno, i clienti chiedevano e io non vedevo l'ora che arrivasse la primavera, peccato che fosse la primavera del 2020.

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In questa immagine, avevo fotografato i vasetti di trito di jalapeno, che riposavano capovolti dopo la cottura.

Da qui in poi, la storia la conosciamo fin troppo bene tutti, in qualche modo, da li in poi, le vite di tutti noi sono cambiate profondamente. Il lockdown fece chiudere i ristoranti che rifornivo, i fruttivendoli non compravano nulla perchè tutti erano a casa e coltivavano per passare il tempo, questo fece crollare i prezzi, quando prima mi pagavano 2 euro al kg di zucchine, ora mi pagavano 30 centesimi al kg... Puntavo a quel punto alla frutta, ma il gelo di aprile e maggio mi precluse ogni raccolto, facendo perdere tutti i frutti alle piante, così mi ritrovai, con prodotti in esubero che non vendevo, mentre quelli che avrei potuto vendere a buon prezzo li avevo persi per il clima avverso...

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Avevo investito tante risorse, fisiche ed economiche, anche dalle cryptovalute, stavo crescendo ed ero entusiasta, ma tutto a tratto, quando c'ero quasi a potermi auto sostenere con quello, si chiuse il portone... Provai tenere duro, ma quando vidi che la situazione andava solo a peggiorare, dovetti chiudere l'attività, perchè le tasse le paghi lo stesso e io avevo bisogno di una entrata, dovevo andare a vivere con la mia compagna, così mi trovai un lavoro in un supermercato, cercai di continuare a coltivare il terreno, ma non riuscivo con 45 ore a settimana, trovare anche il tempo e le forze per portare avanti quello che avevo creato, nonostante ci fosse mia madre che perseverava e non voleva cedere, andando ogni giorno a prendersi cura delle culture al posto mio. Così tranne le piante da frutto che continuo a seguire e stanno crescendo bene, ho smantellato tutto il resto. Ma questo non è un addio, solo un arrivederci, quando grazie al lavoro attuale, sicuro e solido, riuscirò tra un paio d'anni comprare casa propria, la vorrò con del terreno, per portare avanti quanto meno per me stesso e la famiglia, una passione che ho nel cuore e mi fa stare bene.

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Tutte le immagini presenti in questo post, sono di proprietà dell'autore, compresi frutti e ortaggi, che lo erano prima di essere stati mangiati. Mentre, tutti i prodotti che vedete, ora purtroppo sono fuori produzione.

Con questo è tutto cari amici, spero che questo post sia stato interessante. Rimanete connessi per non perdervi le prossime novità, grazie per la vostra attenzione.

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Ecency