Ritorno alla vita 2 parte 6

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  • Lei è molto scossa signorina, non può uscire di qua in questo stato, sia brava, si lasci fare la puntura e si rilassi così potrò visitarla.

Mara cominciò a spogliarsi girandosi di spalle, scostò leggermente i pantaloni lasciando scoperto solo un lembo della sua natica.

I lunghi capelli neri arrivavano alla vita, erano morbidi e un po' mossi, era alta circa un metro e sessanta, sembrava una scultura.

Lui si sforzò di concentrarsi e di ignorare che quella davanti a lui era una donna, ma era soltanto una paziente.

La visitò con molta attenzione e quando Mara si distrasse un attimo, senza pensarci due volte le fece l'antitetanica.

Mara fece un urlo e il dottor Lupi le massaggiò la natica con noncuranza.

  • Ha visto?, Già fatto, non c'era ragione di avere paura.

In quel momento Mara si voltò ma il suo viso era coperto di rossore.

Si sedette sul lettino e si coprì immediatamente, si voltò, scese dal letto e cominciò a vestirsi.

Signorina Tassi ho bisogno di vederla ancora domani... devo controllare la sua ferita, mi raccomando, non manchi, potrebbe infettarsi.

Intanto lui scriveva qualcosa sul blocco delle ricette.

  • Ecco, vada subito in farmacia e acquisti queste pillole, nel flacone rosso ci sono gli antibiotici, un cucchiaio tre volte al giorno, in quello azzurro ci sono dei tranquillanti, ne prenda una questa sera, vedrà che riuscirà a riposare tutta la notte e domattina si sentirà meglio.

Mara prese la ricetta, salutò il medico e si avviò alla porta.

  • A domani signorina, mi raccomando,

disse lui con voce profonda.

Mara salì sull'auto e pensierosa mise in moto.

Dopo una buona mezzora di strada arrivò finalmente a casa.

Salì i gradini della veranda che era sostenuta da pilastri fatti di mattoni rossi.

Un dondolo bagnato dalla pioggia il giorno prima cigolava piano nel vento.

I rampicanti coprivano la ringhiera e buona parte della veranda.

Mara prese le chiavi dalla borsa e con mani tremanti aprì la porta guardandosi intorno.

Un nodo di pianto le chiuse la gola e passarono diversi secondi prima che riuscisse a concentrarsi.

sospirò a fondo per calmarsi, ma sapeva che, da sola, in quella grande casa non sarebbe riuscita a reggere quella situazione.

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Ecency