Cap 27
Certo cari amici, colleghi scrittori di post e fedelissimi fans dei miei trattati sul niente e della mia iconica persona, mica mi sono dimenticato di portare avanti il mio superlativo filotto di post dedicati al mondo delle registrazioni e della musica in generale, le quali hanno accompagnato con perseveranza la mia vita da ventenne più ventiquattro.
Che dite? Forse è ora che io cominci con il vero discorso?
Ah... oggi parlerò di un apparecchio in particolare, visto che mi è capitato per le mani dopo un po di tempo che non lo utilizzavo.
Mi è servito per la mia ultima registrazione, quella della quale vi ho parlato nell'ultimo post dedicato all'argomento.
Sto facendo in brano cantato da bambini su commissione per una scuola di yoga bambini e sabato questo avrò le ultime sessioni di canto.
Sarà un post senza colpi di scena, senza scorregge o parole sconce, barzellette sui piciu piciu non le racconterò qui e non troverete nemmeno allusioni sessuali nel post musicale di oggi, tipo lei suona il piano e lui la tromba, oppure, guardate che piffero, oppure suona il flauto di pelle... no amici, niente di tutto questo...
Il piccolo aggeggio del quale voglio parlarvi oggi è nientepopodimeno che...
Lo sdoppiatore per cuffie.
Quando si suona insieme e non si possiede uno studio di registrazione professionale bisogna adattarsi con quello che fornisce il mondo del piccolo musicista.
Noi della band, abbiamo sempre messo da parte delle quote dei compensi ricavati dalle serate per poterci comprare delle strumentazioni utili alle varie esigenze che ci si ponevano davanti.
Il discorso è bello che cambiato negli ultimi tempi, come già accennavo tempo fa essendo un dinosauro che utilizzava il tower come pc portatile.
Le strumentazioni si sono notevolmente ridotte di volume e in alcuni casi anche di prezzo se ovviamante non si vuole eccellere con quello che si compra.
Anche perché vorrei ricordare a tutti che non si può fare una registrazione perfetta se una delle cose che vanno messe in cascata blocca il flusso di perfezione.
Se uno di questi elementi è più scarso degli altri la registrazione arriverà al massimo al livello di quell'elemento.
Ovvero.
Se ho uno studio della madonna ma un chitarrista di merda... allora la registrazione comunque verrà male.
Registreremo bene le minchiate di un chitarrista di merda.
Etc etc etc etc.
Ma se ci accontentiamo di qualcosa di semi professionale o di qualcosa che ci leva dall'impiccio con poco... beh... ragazzi... nell'era del digitale c'è solo da leccarsi i baffi dopo aver bevuto la birra con la schiuma.
Voglio dire, se professionale non dev'essere, ma deve ' solo ' fare il suo dovere in determinate situazioni, allora ci si può sbizzarrire con ogni sorta di ben di dio.
Con l'arrivo dei negozi online poi comparare le varie strumentazioni e confrontare i vari prezzi, scegliendo tra varie marche e tipologie diverse, leggendo recensioni e scaricando schede tecniche, rispetto a prima è qualcosa di formidabile.
Una volta entravi nel negozio vicino casa o al massimo ti facevi il viaggio al negozio più grande un po più in là e quello che c'era c'era e te lo prendevi al prezzo che dicevano loro.
Niente scelta. Quello c'era.
Poi dopo due mesi in un altro negozio vedevi lo stesso aggeggio a 50 mila lire di meno.
Porca la puttana mi hanno inculato 50 mila lire quelli la.
Ma il fulcro del discorso è un'altro.
Eccolo.
Quando hai bisogno di condividere un brano o una registrazione con qualcuno in simultanea, i cavi sdoppiati perdono potenza e man mano che si aggiungono cuffie il suono si riduce.
Questo piccolo aggeggio permette, grazie al suo amplificatore interno di bypassare il problema.
C'è un ingresso e quattro uscite cuffie, ognuna con il proprio pomello volume, in modo che se qualcuno dei vostri amici non vuole tenere il volume al massimo come è giusto che sia allora può abbassare il pomello.
Poi però può essere preso in giro da tutti gli altri che usano il volume al livello giusto.
Due giri sopra il massimo...
Continua...
Ciao a tutti.
