Altro capitolo della storia riguardante l'ingegnere stradale.
Dopo il riassunto dei punti salienti del racconto, possiamo partire ancora con la storia.
Ma prima...
Sigla!
Diciamo che un tempo, si faceva meno fatica a raccontare i propri problemi finanziari e molta più fatica a raccontare i propri problemi coniugali, mentre adesso i problemi sono all'opposto e cioè che i problemi finanziari non devono esistere mentre
- quello stronzo di mio marito.
E pure
- quella sclerata stronza di mia moglie.
Sono all'ordine del giorno quando senti parlare fuori casa qualcuno riferendosi al coniuge.
Tutto questo lui alla madre non lo disse mai, subì bonariamente i complimenti di quei tempi e si strinse quel desiderio forte al cuore senza mai poterlo raccontare, a nessuno, in nessuna circostanza.
Una sola volta, riuscì ad aprirsi ed a confidarsi quasi fosse un outing, con una delle sue prime fidanzate del liceo, in realtà, la seconda sua fidanzata del liceo e di tutta la sua vita fino ad allora.
Era quasi il momento di dover scegliere la propria strada, molti dei suoi compagni già sapevano bene o male quello che volevano fare dopo le superiori.
Chi ingegneria, chi il medico, chi il professore, chi il barista o il salumiere al posto del padre, chi già sapeva ed era cosciente che avrebbe fatto l'università per dare il contentino ai propri genitori che tanto bramavano di piangere il giorno della loro laurea o chi voleva andare all'università per saltare qualche altro anno di lavoro e godersi la vita magari in qualche città diversa dalla propria a sbafo e sulle spalle dei genitori.
Comunque, qualsiasi fosse la strada, l'indirizzo o la professione che sceglievano o che gli venisse imposta, erano tutti consapevoli ed avevano espulso il bubbone.
Lo avevano palesato, tutti, tutti quanti, persino la sua fidanzata del tempo, tranne lui.
Lui non ci riusciva.
Continua...