Il grano saraceno, onestamente non me lo sono mai cagato prima, lo associavo soltanto ai pizzoccheri alla valtellinese ed alla polenta taragna, invece, ho provato a mangiarlo per la prima volta nella sua forma originale e devo dire che non è male nemmeno così.
Ovviamente fa parte di un percorso culinario che io e mia moglie stiamo facendo all'interno dei cibi integrali, così... giusto perché durante questo periodo di apri e chiudi generale non abbiamo veramente niente a cui pensare.
Comunque, il procedimento per cucinare questi tipi di alimenti, mi ricorda sempre un po il piccolo chimico o il piccolo alchimista.
1 Prendi una ciotola e sciacqua bene i chicchi ma attento a non lasciarli troppo a mollo.
2 svuota la ciotola e metti i chicchi in un colino... ma mi raccomando... a maglia fine...
3 sciacqua per tre volte il grano sotto l'acqua corrente.
4 fai bollire l'acqua, due parti per ogni parte di grano.
Rapporto uno a due.
5 quando l'acqua bolle, la puoi salare... ma poco... cazzo... salala poco perché il sale fa male.
6 prendi l'acqua bollente e buttala sui chicchi. Non il contrario ( porta sfortuna? 🙈 ).
7 metti il pentolino sul fornello. Ok... ma il fornello più piccolo che hai e usa lo spargifiamma.
8 chiudi col coperchio e fai tre giri su te stesso.
Poi arriva il monito.
Non devi mai girare il grano saraceno integrale. Non si attacca alla pentola e non va mai scoperchiato durante la cottura.
Quando aprirai la pentola scoperchiandola troverai il magico chicco che si è ingrossato assorbendo tutta l'acqua di cottura.
A tutta questa storia avrei aggiunto anche la prima luna piena del secondo martedì di autunno e qualche cosa schifosa tipo coda di rospo o cazzo di pinguino del ghiaccio.
Il risultato di tutta questa roba è quello che vedete in foto qui sotto.
Il sapore però devo dire ottimo però.