Siamo arrivati a questo punto... - 62° parte


Immagine CC0 creative commons

Era iniziato uno dei periodi più brutti della mia vita a livello lavorativo, forse il più brutto in assoluto, perché ero a casa senza lavoro per la 1° volta in tanti anni di attività, non avevo pace, ero andato da 13 agenzie di lavoro interinale, oltre all'Ufficio dell'Impiego, nulla, un'iscrizione al Tavolo del Lavoro, una volta al mese, il sabato mattina, si teneva una riunione, presso una sala di una struttura privata, dove si incontravano offerte e domande di lavoro, ogni tanto qualcuno trovava effettivamente un lavoro decente, e in effetti, alla 3° o alla 4° riunione alla quale partecipai, ci fu un'offerta di lavoro, proveniente addirittura da una persona che non solo conoscevo abbastanza bene, ma che era stata mia cliente quando gestivo un negozio di scarpe e persino io, a mia volta, ero stato suo cliente, perché avevo acquistato la mia vettura presso la sua concessionaria, era il titolare di una buona concessionaria della mia provincia, stava cercando un venditore, il profilo richiesto più o meno si adattava alla mia persona...

Una luce, un bagliore, un lampo per uscire dal profondo, oscuro anonimato nel quale ero caduto con la perdita del lavoro, salutai cordialmente quel signore, semplicemente dicendogli che sarei andato a trovarlo direttamente in concessionaria nei giorni seguenti, la replica fu che mi aspettava quando volevo, su questi presupposti, ero abbastanza fiducioso di potermi giocare bene le carte che pensavo di avere per ottenere quel posto di lavoro, sarebbe stato perfetto, vicino a casa, un contratto di lavoro dipendente, ho sempre avuto passione per le vetture in genere, il contatto con il pubblico, nonostante io sia una persona timida, da tempo non mi spaventa più, per cui ero pronto, dovevo solamente convincere il titolare di quella concessionaria che potevo essere la persona che faceva al caso suo...

Mi presentai in concessionaria qualche giorno dopo il 1° contatto al Tavolo del Lavoro del sabato mattina, il titolare mi riceve cordialmente nel suo ufficio, scambiamo alcune frasi di circostanza, poi entriamo nel discorso specifico dell'offerta del lavoro di venditore, mano a mano che il tempo passava, percepivo sempre più chiaro il fatto che non avrei ottenuto quel posto di lavoro, cercavo di portare l'acqua al mio mulino, ma lui, il titolare di quella concessionaria, nonché mio cliente per le scarpe da running, nonché io suo cliente a mia volta con l'acquisto della mia vettura, nonché avesse, a detta sua, piena stima professionale nei miei confronti per la competenza e la professionalità che avevo sempre dimostrato quando gli vendevo l'attrezzatura sportiva che gli necessitava, nonostante tutti questi nonché, alla fine di tutto quanto mi sono sentito rifiutare la possibilità anche di avere un semplice periodo di prova, che gli avevo offerto gratuitamente per fargli capire e meglio valutare la mia posizione, mi disse le cose più strane, alla fine di tutti i discorsi, che sinceramente parlando non ricordo nemmeno bene, a distanza di non tanti anni, ma quel relativamente vicino anno 2016 mi sembra, oggi come oggi, distante anni luce dalla situazione attuale che sto vivendo...

Continua...

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