Baby Boomers vs Millenials...la sfida continua

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Ho scritto vari post sugli scontri generazionali che sono in atto nella nostra società, ma che sui social trovano molto terreno di scontro, a partire dalle battute e dai meme: una frase tipica, che ormai è uscita qualche anno fa, è la famosa "ok boomer", ovvero quando un "vecchio" , di età indefinita, cerca di spiegare qualcosa, esordendo magari con il " ai miei tempi si faceva così", si becca un bel "ok boomer" dagli utenti più giovani, che non hanno voglia di sentire la solita ramanzina da chi ha collezionato molto più primavere di loro.

Chi è molto giovane, sotto i 20 anni, tende a dare del "boomer" a chiunque è sopra i 25-30, ma in verità la generazione dei Baby Boomer viene definita come quelli nati tra il 1940 e il 1960, i Gen X tra 1960-1980, i Millenials tra il 1980-2000, e i Gen Z, detti anche "Zoomers", sono nati tra il 2000 e il 2020, e per quelli nati dopo il 2020 sembra essere stato coniato il termine di Generazione Alpha.

Ovviamente sono divisione generiche e non precise, non credo ci sia grande differenza tra chi è nato nel 1999 o nel 2000, però è una generalizzazione a grandi linee per tracciare dei limiti generazionali.

Però, ora che i nodi stanno venendo al pettine, sia in campo economico che sociale, le accuse contro la generazione dei Baby Boomers stanno diventando molto pesanti: si accusa, infatti, ai "figli dei fiori frichettoni" di aver vissuto, e sfruttato, i decenni del boom economico degli anni 60, e l'assistenzialismo degli anni 70 e 80, accumulando incredibili risorse a bassissimo costo, e creando dei debiti pubblici da paura, scaricando tutto sulle generazioni future.

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Il Libro di Brice Cannon Gibney è una profonda analisi delle generazione dei Baby Boomers negli USA, ma che si può traslare anche in Europa o altre parti del mondo, in cui l'autore definisce i sessantenni-ottantenni dei veri e propri "sociopatici", che hanno messo a repentaglio il futuro dei loro stessi figli, per i piaceri e l'ingordigia momentanea della loro gioventù, ma senza mai mollare i privilegi acquisiti, facendo finta che non sia successo nulla.

Come non parlare del sistema pensionistico, un vero e proprio "Ponzi Scheme", dove chi va in pensione prima degli altri, si fa pagare dai più giovani che lavorano, con meno tutele e diritti, e che dovranno a loro volta, andare in pensione sempre più tardi, sperando che il sistema pensionistico non sia crollato nel frattempo.

Parliamo, per esempio, quì in Italia della porcata delle Baby Pensioni, in cui, a fine anni 70 e anni 80, alcuni statali sono andati in pensione intorno ai 40 anni, mentre i millenials di oggi devono ormai sperare di superare i 70 per ritararsi dal mondo del lavoro (sempre che l'INPS non collassi prima, cosa molto probabile).

Un altro grande tema è quello dell'inflazione: dagli anni 70 si è iniziato a stampare soldi a go go, senza più seguire il "Gold Standard", e questo ha portato ,nei decenni, il crollo assoluto del potere d'acquisto: mentre nei anni 70 una famiglia media poteva permettersi una casa senza grandi problemi, il mercato immobiliare è così inflazionato che un millenial deve aspettare di accumulare decenni di contributi per permettersi un tetto sopra la testa.

Ma i temi sono tantissimi, dalla crisi della scuola, che ormai non prepara quasi per niente al mondo del lavoro, al disastro dei divorzi, che ha portato molti a scappare a gambe elevate dal matrimonio, i Baby Boomers ne hanno veramente combinate tante.

Forse, in difesa dei Boomers si può dire che, in fondo, hanno sfruttato l'occasione, con grandissima ingordigia, che gli si era presentata davanti, però , giustamente, ora si trovano davanti ad una condanna generale dalle nuove generazioni che si trovano, tra debito pubblico, inflazione,e crisi sociali, in grandissima difficoltà.

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

(Prima Immagine presa da Yahoo Finance , la seconda è la copertina del libro "A Generation of Sociopaths" di Bruce Cannon Gibney).

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