Hive Italia

Ho deciso di prendermi una pausa da Hive negli utlimi mesi, principalmente per questioni e impegni personali, ma volevo dare alcune opinioni personali riprendendo il discorso iniziato da @webdeals sulla questione Hive Italia.

Premetto che niente è deciso e tutto è ancora sul piatto e abbiamo appena abbozzato alcune idee che a breve in questo post spiegherò sperando di chiarire ciò che può sembrare inizialmente negativo, questo venerdì apriremo una nuova discussione alle 18.00 su Discord per chi è in grado di partecipare, vocalmente o scritto non ha importanza.

Facciamo un passo indietro:

HIVE per quale motivo?

Ognuno ha una sua interpretazione personale a questa domanda, ma posso darvi pubblicamente la mia, anche a fronte e riprova dei miei continui comportamenti da quando sono qui, che è inoltre il motivo per cui probabilmente @miti inizialmente ha fatto anche il mio nome come eventuale 'community leader'.

Sono qui esclusivamente perchè credo che HIVE risolva un problema grave di censura online, che ultimamente si è inasprito sempre più.

E' chiaro che l'aspetto economico gioca un fattore attraente anche per me ma davvero non è quello che cerco, vi basti pensare che in media un mio post riceve meno di 5$ in corrispettivo HIVE rewards, buona parte dei quali spesso li dono a @steem.dao, non uso mai il self-upvote e che da tempo ormai (soprattutto dopo il fork) sono esclusivamente in curation manuale, il che genera un profitto netto del 9% e richiede comunque un lavoro di partecipazione attiva contro l'oltre 13% medio completamente passivo che mi fornirebbe una piattaforma come Dlease.

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Foto d'autore


PIANO A LUNGO TERMINE



La community italiana oggi sarà forse composta da 20 persone attive, quale sia la community di riferimento, 'Olio di Balena', discovery-it, Italy&italians, SPI eccecc, a questo punto ha veramente poca importanza, anzi se possibile cerco di supportare post e iniziative italiane valide indipendentemente da dove provengono senza tribalismi futili, il mio supporto per il witness @discovery-it, su proposta di @ciuoto ne è un esempio.

OBIETTIVO NUMERO UNO

Onboarding, serve gente dall'esterno prima di tutto, inutile girarci attorno, possiamo discutere in eterno di iniziative valide, gruppi, meeting nazionali sul territorio, merchandise...ma con una community così ridotta non arriveremo lontano e non possiamo nemmeno attendere che sia il prezzo di HIVE a fare il lavoro per noi, altrimenti ci ritroveremmo una community che fugge al prossimo crash dopo la BTC Bull Run di fine 2021...e di nuovo punto a capo.

Se riprendiamo a pubblicizzare HIVE come è stato pubblicizzato STEEM, sappiamo già come finisce, le casse prima o poi si asciugano e la gente se ne va.

Qui apro un'ulteriore breve parentesi sulla questione rewards anche a costo di ripetermi per far capire quanto sia frivolo voler a tutti i costi costruire una community esclusivamente sulle premesse monetarie: un mio voto ad oggi vale 4$ al 100% e rappresenta il corrispettivo di 20 HIVE provenienti dalla reward pool al payout.

Al picco di STEEM a gennaio 2018 con un prezzo di 8$, lo stesso voto di 20 HIVE corrisponde a 160$.

Ora, obiettivamente, le orche/balene a quel punto premeranno quel bottone ancora al 100% come fanno spesso oggi? No, più facile che si concentrino su più utenti a percentuali più basse piuttosto che premiare utenti singoli così generosamente.

Come attiriamo le persone su Hive?

Semplice, ci vogliono influencer sui social tradizionali, la gente è molto più predisposta ad ascoltare un video su YouTube piuttosto che leggere lunghi post o accedere a siti su raccomandazione di account che possono pure sembrare solo degli pseudo-bot e che non riconoscono.

Uno YouTube influencer sta alla base, poichè ci mette spesso la faccia ed ha una comunicazione fisica e diretta con il pubblico che tende poi a fidarsi, a tal proposito, mi sono proposto io per tale ruolo visto il mio relativo buon format video, anche se vorrei che pure altre persone si mettano in gioco.

Utilizzando questo approccio Hive a mio avviso va tuttavia trattato fin dall'inizio come un canale satellite al pari di altri profili social di supporto come Instagram, TikTok o la pagina Facebook di @garlet, un semplice social media dove poter postare in maniera incensurabile i propri contenuti.

La verità è che in molti, pure discutendo con la community internazionale, abbiamo già provato a contattare offrendo anche denaro e delegazioni ad altri influencer già affermati che facciano questo lavoro per noi, ma c'è una chiara barriera di diffidenza culturale e tecnica da sfondare, soprattutto in Italia.

OK, DOPO CHE AVREMO GLI UTENTI, CHE FACCIAMO?


NB: di seguito vi sono suggerimenti e proposte con ragionamenti logici, ma che potrebbero anche non vedere mai la luce.



Hive, come ogni altra blockchain, bene o male si basa su degli incentivi, buona parte delle community di oggi si basano su un account comunitario enorme al quale le balene delegano la loro voting power in cambio di un'entrata liquida di HIVE giornaliera.

L'incentivo sarebbe bello però dirottarlo sulla quantità di partecipazione attiva (post, upvote, commenti...) alla crescita della community piuttosto che sulla speranza di ricevere un upvote una tantum che per molti spesso non arriva mai.

'UNTO & BISUNTO' è un'iniziativa mensile completamente volontaria da parte mia che premia sulla base della quantità di parole scritte nell'arco di un mese su 'Olio di Balena' e per quanto sia un meccanismo semplice, la cosa migliore è che è l'utente effettivamente a decidere, semplicemente postando, se merita o meno il premio senza coinvolgere persone o team centrali che decidono, il che porta molto spesso a dissapori.

@webdeals nel suo post ha suggerito una specie di "tassazione" fissa percentuale molto bassa, che io però preferirei chiamare 'benefactor reward', non so se molti lo sanno, ma quando si posta su una qualsiasi app dell'ecosistema, tale app per default ha una benefactor reward (tassazione) sui vostri post a prescindere, ad esclusione di Hive Blog, non vorrei sbagliare ma essendo un fork del condenser di Steemit dovrebbe funzionare come quest'ultimo quindi privo di alcuna benefactor reward, un'app dove la maggiorparte dei post comunitari vengono comunque scritti.

Tale benefactor reward proveniente da OdB si potrebbe poi reindirizzare in automatico a likwid previo accordo con lo stesso, un account che liquidifica automaticamente tutti i rewards in modo da evitare la scomodità del power down il quale poi li reindirizzerà all'account detentore del reward fund che provvederà a re-distribuirlo alla scadenza del periodo scelto.

Inizialmente la sua proposta mi ha fatto storcere il naso, poi ho cominciato a pensare a come incastonarla nel ragionamento degli incentivi e sulla decentralizzazione fatto in precedenza e non sembra una cattiva idea se ragioniamo un attimo sui pro e contro rispetto al sistema classico di whale delegata che vota gli utenti a sua completa discrezione.

CONTRO

  • % da decidere in meno rewards da far ricadere però a metà su entrambi autore e curatore

PRO

  • Reward fund 100% no profit da redistribuire in stile UNTO & BISUNTO a cadenza ai partecipanti

  • Nessuna piramide gerarchica che prende decisioni

  • HP personale di ogni utente immacolata (non servono deleghe o investimenti), fattore davvero non da poco per chi vuole usare la propria potenza di voto a piacimento sugli utenti che preferisce

  • Più partecipi, più grossa fetta del reward fund ottieni, dando il via ad un loop di incentivi che portano a far crescere l'interazione fra utenti



Far ruotare tutto attorno al solo fulcro delle parole non sembra però un sistema egualmente meritevole, a tal proposito è stato suggerito anche un sistema di tokens, che di fatto sono però solo dei crediti da regalare agli utenti in base alla loro partecipazione attiva nella community per sapere esattamente poi come redistribuire il reward fund in percentuale.

In stile Esteem per capirci, dove ogni azione sulla app corrisponde a degli ESTM tokens.

Tali crediti rappresenterebbero solo la fetta che spetta di diritto sul reward fund e verrebbero bruciati immediatamente con l'accredito agli utenti.

Da notare che non è un meccanismo scelto a caso ma emula il sistema crittografico di incentivi più robusto della storia, che ha anch'esso lati positivi e negativi:

  • BONUS - REWARD FUND = BLOCK REWARD

  • BONUS - PARTECIPAZIONE = HASHING POWER

  • BONUS - TOKENS = CRYPTOGRAPHIC PROOF OF WORK

  • PERIODO DI ACCUMULO REWARD FUND = BLOCK TIME

  • MALUS - BENEFACTOR REWARD = BOLLETTA ELETTRICA

Ragionandoci su e rielaborando l'idea di @webdeals nei giorni scorsi, dopo aver inizialmente detto d'impulso che non mi convinceva, mi è sembrato davvero in realtà un ottimo sistema da mettere in piedi per cercare di mantenere una certa decentralizzazione sia per quanto riguarda gli esponenti del team che i rewards, dando allo stesso tempo un certo incentivo non da poco alla partecipazione dell'utenza.

Come succede con Ethereum, per dare un'idea di come poi addirittura espandere questo sistema al layer di base, se un'iniziativa o un progetto richiede funding, si può integrare un voto democratico per reindirizzare parte dei fondi a supportare i contest.

Tutto questo però è un discorso assolutamente secondario e marginale fino a che non abbiamo una buona base di utenti sulla quale poi costruire attorno questo sistema, ritorniamo quindi al punto uno ed iniziamo a sviluppare il nostro progetto da li, l'onboarding.



Quindi, per fare un pò di ordine nel ragionamento, venerdì 3 Luglio alle ore 18.00 rinnovo l'appuntamento su OdB Discord per discutere di come innanzitutto colpire l'utenza all'esterno e portarla dentro sulla base delle mie idee esposte nel paragrafo uno, senza nuovi utenti a mio avviso ogni altro discorso di ciò che viene dopo come quello da me affrontato nel paragrafo due decade e non serve nemmeno riesumarlo, non verrà comunque deciso nulla in quella sede e faremo diverse altre discussioni, però è bene capire e mettere in chiaro assieme chi vorrebbe occuparsi di cosa senza andare a tentoni.

-Fede

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