Sotto la luna - 4 La stanza/Under the moon - 4 The room

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Image by Stefan Keller from Pixabay

Gideon, o meglio G, aveva accolto Maribel come se fossero amici accomunati da qualcosa che lei non comprendeva. Ogni tanto gli lanciava occhiate per capire che tipo fosse mentre, con il fiato corto, cercava di stare dietro all’uomo che camminava rapidamente per i corridoi.

Perdonami se non ti ho fatto fare il giro della casa e ti ho portato direttamente nella stanza delle traduzioni, disse G mentre apriva la porta di una stanza isolata in un’ala del piano interrato, Credo che tu abbia molte domande e curiosità, ma prima di introdurti nell’associazione, credo che sia opportuno capire se tu sia la persona adatta a questo lavoro.

Un’ombra di terrore si dipinse sul volto di Maribel, quello allora non era un lavoro vero, ma un colloquio per entrare a far parte di un’associazione segreta! Come aveva fatto a mettersi in quel guaio!

Per favore Maribel accomodati mentre vado a prendere del tè, poi, davanti ad una bevanda calda ti spiegherò tutto. Sorrise e la lasciò sola dentro quella stanza.

La prima cosa che fece quando G chiuse la porta fu guardarsi intorno e analizzare la stanza. Era senza finestre con una luce riposante e una scrivania in un messo con una lampada da tavolo e due sedie. Le pareti erano interamente ricoperte di libri e, come se qualcuno la spingesse, Maribel si avvicinò agli scaffali per cercare di capire gli argomenti trattati da quei volumi. Via via che si allontanava dalla porta i libri sembravano diventare sempre più antichi. Dopo alcuni volumi stampati con banali copertine a colori, si trovavano libri rilegati a mano e, nella parete di fronte alla porta, si trovavano alcuni volumi manoscritti.
Erano scritti in lingue diverse, dalle più moderne come l’inglese ed il francese, a quelle orientali come indiano e cinese e addirittura alcuni in arabo. I manoscritti erano prevalentemente in latino e, Maribel, immaginò che fosse stata chiamata per tradurre quelli.

Non aveva guanti quindi non ebbe il coraggio di prenderne uno dalla libreria e sfogliarlo, erano libri molto antichi e sicuramente di grande valore. Mentre, a bocca aperta, osservava quella meraviglia, notò sulla scrivania un libro aperto e si avvicinò per osservarlo meglio. Da un primo sguardo sembrava un manoscritto medievale, le decorazioni erano molto semplici, ma ben curate. Lì vicino alcuni guanti di stoffa sembravano invitarla ad indossarli.
Tolse il cappotto e lo appoggiò su una sedia, legò i capelli e inforcò i fedelissimi occhiali. Accese la luce, indossò i guanti ed iniziò a leggere il manoscritto. Ogni tanto prendeva alcuni appunti su di un foglio di carta trovato sulla scrivania.

Veniva raccontata la storia di una famiglia nobile inglese, il Lord era un uomo solitario, lasciava la gestione del patrimonio del suo feudo alla moglie e al figlio secondogenito. Chiunque desiderasse parlare con lui poteva incontrarlo solo nelle ore notturne e la stessa sorte sembrava riservata alla figlia primogenita. In paese si vociferava che fosse stato maledetto da una strega e per questo il Padre Abate dell’Abbazia lì vicino, aveva mandato il suo vicario a trovarlo per scoprire di più sulla faccenda.

Vedo che hai scoperto il tipo di lavoro che ti verrà richiesto. Il tono della voce di G sembrava divertito, ma Maribel scattò in piedi imbarazzata. Sciolse rapidamente i capelli, tolse gli occhiali e riprese dalla sedia i propri abiti.

Scu..Scusa, non volevo curiosare, ma… guardò il libro sul tavolo i disegni erano così belli che ho desiderato osservarli meglio e poi… non riuscivo a smettere di leggere. Sospirò abbassando la testa Sono nei guai immagino, credo che adesso non otterrò più quel lavoro.

Improvvisamente G iniziò a ridere lasciandola a bocca aperta.

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(Automatic translation)

Gideon, or rather G, had greeted Maribel as if they were friends united by something she didn't understand. Every now and then she gave him glances to see what kind of guy he was while, with shortness of breath, she tried to keep up with the man who walked rapidly through the halls.

Forgive me for not giving you a tour of the house and taking you straight to the translation room, G said as he opened the door to a secluded room in a wing of the basement, I think you have a lot of questions and curiosities, but before I introduce you to the association, I think it's appropriate to see if you're the right person for the job.

A shadow of terror painted itself on Maribel's face, that wasn't a real job then, but an interview to join a secret association! How had she gotten herself into such trouble!

Please Maribel, have a seat while I go get some tea, then over a hot drink I will explain everything. He smiled and left her alone inside that room.

The first thing she did when G closed the door was to look around and analyze the room. It was windowless with a restful light and a desk in a put with a table lamp and two chairs. The walls were entirely covered with books and, as if someone was pushing her, Maribel approached the shelves to try to understand the topics covered by those volumes. As she moved away from the door the books seemed to get older and older. After a few printed volumes with trivial color covers, there were hand-bound books, and on the wall opposite the door were a few handwritten volumes.
They were written in different languages, from the most modern such as English and French, to oriental ones such as Indian and Chinese and even some in Arabic. The manuscripts were mostly in Latin and, Maribel, imagined that she had been called to translate those.

She didn't have any gloves so she didn't have the courage to take one from the bookcase and browse through it, they were very old books and definitely of great value. While, open-mouthed, she was observing that marvel, she noticed an open book on the desk and went closer to observe it better. From a first glance it seems a medieval manuscript, the decorations were very simple, but well cared for. Nearby some cloth gloves seemed to invite her to wear them.
She took off her coat and put it on a chair, tied her hair and put on her faithful glasses. She turned on the light, put on the gloves and began to read the manuscript. Every now and then he took some notes on a sheet of paper found on the desk.

It told the story of an English noble family, the Lord was a lonely man, he left the management of his estate to his wife and second son. Whoever wanted to talk to him could meet him only at night and the same fate seemed to be reserved for his firstborn daughter. In the village it was rumored that he had been cursed by a witch and for this reason the Father Abbot of the Abbey nearby, had sent his vicar to visit him to find out more about the matter.

I see you have discovered the kind of work that will be required of you. The tone of G's voice sounded amused, but Maribel snapped to her feet in embarrassment. She quickly untied her hair, removed her glasses and resumed her own clothes from the chair.

So..Sorry, I didn't mean to pry, but... she looked at the book on the table the drawings were so beautiful that I wanted to look at them better and then... I couldn't stop reading. He sighed lowering his head. I'm in trouble I guess, I guess I won't get that job now.

Suddenly G started laughing leaving her speechless.

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