"Dannazione Lizz, sto dormendo da tre anni" - JFK - Un caso ancora aperto. L'uomo che sfidò il governo degli Stati Unitid'America

Capitolo 1: Garrison contro il mondo

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[Fonte - Wikiquote]

Earling Carothers Garrison (Conosciuto semplicemente come Jim Garrison) fu un tenace procuratore distrettuale di New Orleans, conosciuto e reso famoso per essere stato l'unico uomo in grado di portare in un'aula di tribunale il caso dell'uccisione dell'amato presidente Jhon Fitzgerald Kennedy. Unica colpa del presidente? Aver concesso i diritti alla gente di colore, aver permesso a tutti di avere una dignità, voler terminare la guerra in Vietnam ed il forte volere di alleviare le tensioni con la Russia. Nel '63 Jim si insospettì riguardo il rapporto ufficiale stilato dalla commissione Warren, ma la sua richiesta di poter indagare venne respinta. Tre anni dopo, nel '66, Jim ebbe la conferma dal senatore Russel Long: il rapporto era contraddittorio in svariati punti, e la morte di Kennedy era ben accetta nei piani alti del governo. Da li, niente poté più fermare la voglia di giustizia del procuratore distrettuale di New Orleans.

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[Fonte - google image]

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[Fonte - piaceresisapere.altervista.org]

Capitolo 2: che le indagini abbiano inizio

Jim dopo aver letto tutti i documenti redatti dalla commissione ed aver trovato innumerevoli controversie, decide di mettersi in proprio: col proprio staff inizia ad interrogare tutte le persone che, secondo lui, avrebbero potuto prendere parte all'efferato omicidio dell'allora presidente Kennedy. Ne viene fuori una scioccante rivelazione: durante una riunione, il pilota di aerei privati David Ferrie, discuteva l'uccisione del presidente dinanzi Lee Oswald, Clay Shaw ed altri esuli cubani. Sembrerebbero coinvolti, oltre agli appena citati personaggi, la CIA, l'FBI, la mafia ed addirittura il vicepresidente, successore di Kennedy, Lindon B. Johnson. Tutti i documenti di Lee Oswald vengono considerati segreti di sicurezza nazionale, essendo quest'ultimo della CIA. Lee rinuncia alla cittadinanza americana per prendere quella russa e fornire informazioni ai russi, ovviamente false... infatti riesce a tornare in america senza problemi ed è sempre protetto da tutti, nessuno può interrogarlo ne tanto meno indagare sul suo passato. Da sempre "burattino" del governo, Lee poteva veramente essere quello che affermava, un capo espiatorio, e non avrebbe mai potuto agire da solo nella uccisione del presidente. I testimoni oculari di quel funesto 22 novembre del '63 a Dallas, vennero minacciati, le loro dichiarazioni furono alterate, i verbali degli interrogatori mai redatti e le firme sui documenti falsificate. Non è questa forse la prova tangibile che si trattò di un complotto? Jim decide allora di interrogare Clay Shaw, rispettato uomo di affari del tempo, con fortissime amicizie politiche. Dopo l'incontro il procuratore viene braccato dalla stampa che specula e rende vane le sue indagini, mettendole alla luce del sole e concedendo ai vari complottisti di preparare una difesa, oltre a mettere i membri dello staff di Jim davanti ad un bivio: continuare nelle indagini e rischiare il posto di lavoro, o arrendersi all'omertà che viene richiesta. Decide poi di passare all'interrogatorio di David Ferrei, ormai paranoico e malato di cancro. Il giorno dopo la visita del procuratore, David venne ritrovato morto nel suo appartamento. Causa? Suicidio, ovviamente. A Los Angeles, nel frattempo, uno dei suoi amici cubani, venne brutalmente accoltellato nella sua auto.

Capitolo 3: chiamami "X"

Jim parte alla volta di Whasington, per esaminare ulteriori documenti e dichiarazioni. Il procuratore viene avvicinato da un uomo che afferma di aver fatto parte dei servizi segreti dell'esercito americano (Black ops) che gli fornisce informazioni top secret, ad esempio che Clay Shaw fu un membro della CIA e che Jim avrebbe potuto dimostrare le sue tesi, processando il signor Shaw. "X" avrebbe dovuto preparare il corteo di Kennedy in ogni minimo dettaglio, ma fu spedito al polo sud per una missione diversa. Ogni regola precauzionale dei cortei venne violata; lui afferma infatti che non avrebbero dovuto permettere che le finestre fossero aperte o che la macchina ralentasse a 16 km/h. "X" si trovava in Nuova Zelanda quando, 4 ore prima dell'ufficialità della colpevolezza del solo Lee Oswald, i giornali sapevano già vita morte e miracoli di quest'ultimo, e affermavano già che non avrebbe avuto complici. Non sono coincidenze, niente venne lasciato al caso; come Cesare, Kennedy era circondato da nemici.
"La gente ha un debole per la verità, ed è tutta dalla tua parte!" [X si rivolge a Garrison]
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[Fonte - claudiocolombo.net]
Durante le indagini Jim viene invitato in televisione, per essere deriso e per denigrare il suo lavoro. Ma quando il procuratore cerca di esprimersi e di mostrare le verità emerse dalle sue indagini, viene zittito. Riesce però a denunciare la mancanza di verbali dopo l'arresto dei due uomini avvenuti subito dopo la morte di JFK.
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[Fonte - sugarpulp.it]

Capitolo 4: il processo contro Clay Shaw

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[Fonte - film.org.pl]

Si arriva al processo. Jim inizia ad esporre le sue tesi, secondo le quali non furono solo 3 i colpi esplosi per l'assassinio del presidente ma ben 6. Tesi rinforzate dalla visione del "cortometraggio" di Abraham Zapruder, sarto statunitense di origine ebraiche, che filmò con la sua cinepresa 8mm il corteo di JFK durante la sua uccisione, avvenuta in Elm Street, Dallas. Jim afferma che l'omicidio è stato eseguito con la tecnica del fuoco incrociato, a cui vi presero parte ben tre cecchini appostati in zone diverse, per avere ognuno la miglior linea di tiro. Dei 6 colpi esploso furono 4 ad andare a segno, tesi visibilmente dimostrata nel filmato, che riprende con estrema chiarezza i movimenti del presidente colpito da quattro colpi di fucile, e non da uno solo come la commissione Warren affermò. Esito del processo: Clay Shaw venne dichiarato, nonostante le incontestabili prove fornite da Jim Garrison, non colpevole. Ancora una volta, dopo le incessanti lotte per la ricerca della verità, quest'ultima venne insabbiata, per coprire e proteggere le ingiustizie che portarono ad uno degli episodi più neri della storia degli USA, l'uccisione di un grande uomo, qual'era Jhon Fitzgerald Kennedy.

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[Fonte - paperblog.com]

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[Fonte - wikipedia]

Ancora oggi riecheggia nel mondo il nome di Lee Oswald come unico attentatore implicato nella morte del presidente Kennedy. Grazie a Jim Garrison, però, noi oggi possiamo godere del "ragionevole dubbio" che fu un complotto, un vero e proprio colpo di stato, ad uccidere JFK, il tutto per proseguire le incessanti guerre del fronte americano, che portano oltre 100 miliardi di dollari nelle casse dello Stato e delle varie imprese fornitori di armi e munizioni.

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[Fonte - wikipedia]

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[Fonte - wikipedia]

In onore di Jhon Fitzgerald Kennedy, grande uomo, illustre presidente, che tentò di sabotare la guerra e le ingiustizie, rimanendo vittima di uno Stato corrotto dalla sete di potere e di denaro. Qui, il link che rimanda al processo Garrison contro Shaw, consiglio la visione a tutti coloro che credono ancora nella giustizia e che cercano la verità che si cela nascosta in uno dei più grandi colpi di Stato della storia dell'umanità:

[Fonte - Youtube]

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