Guida ai tipici giocatori di carte natalizi

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Come ogni festa natalizia che si rispetti non può mancare la grande tradizione della giocata a carte: che sia Baccarat, Black Jack, qualsiasi gioco con le carte siciliane o napoletane o Poker, in Italia si gioca, e tanto. Sessanta milioni di commissari tecnici, ma almeno cinquanta milioni di giocatori di carte, come minimo. E non c'è niente da fare, ogni volta che si gioca è sempre possibile trovare determinati tipi al tavolo, ho provato a fare un riassunto dei personaggi tipo di ogni giocata a carte che si rispetti. Molti sono assimilabili al Poker, lo confesso, ma si possono trovare anche in diversi altri giochi.

Il Pollo

Se non riesci a individuare il pollo nella prima mezz'ora di gioco, allora il pollo sei tu. (Rounders, film, 1998)

Iniziamo ovviamente col personaggio che più banale, quello entrato più facilmente nell'immaginario del giocatore di carte. Il Pollo è una figura più che altro associabile a giochi d'abilità (chi ha detto Poker). Se c'è una trappola in cui cascare, lui ci cascherà. Se c'è una mano in cui non puntare forte, ci andrà. Il Pollo non gioca da manuale. Gioca per perdere e in un certo senso è una sorta di spirito del Natale, un personaggio buono, che ci fa guadagnare tanti soldini. In ogni tavolo ci dev'essere un pollo, sennò il gioco non può cominciare.

L'Umorista
Questo personaggio, inizialmente simpatico, poi gradevole quanto un felino che gratta lì dove non batte il sole, fa della giocata a carta il suo spettacolino comico. Gioca con le fiches, le mescola, deve commentare ogni giocata come la Gialappa's Band che commenta i lisci di Serie A. A lui si può associare anche il comportamento odioso di sbirciare le carte altrui dopo aver foldato, per avere una miglior cognizione del gioco e spunti per il commento. Spesso regala anche delle battute fuori contesto a cui all'inizio si ride, poi meno durante il gioco, infine regna il silenzio con una balla di fieno rotolante che vaga per il tavolo. Questo personaggio è gemello dei simpaticoni che, durante la tombola, sentono il bisogno commentare ogni numero estratto con una battuta arguta.

L'Ignorante
Per gestire questo personaggio senza una certa insofferenza bisogna aver svolto almeno una seduta di autocontrollo presso dei monaci tibetani. Non sa nulla di carte, di qualunque gioco, ma vuole sempre partecipare con un entusiasmo, almeno all'inizio. Riesce a fare qualsiasi tipo di domande, specie le più impensabili e banali, senza il minimo imbarazzo. La particolarità di questo esemplare è che il numero di volte in cui gli viene spiegato un gioco è direttamente proporzionale alla sua età. Dopo aver spiegato tutto alla lettera, è altamente probabile che sbagli a giocare, facendoti saltare o esplodere proprio la mano in cui avevi un bellissimo punto.
In caso di sconfitta, l'Ignorante passa la serata a borbottare sulla complessità di gioco. Ma è una rarità: spesso l'Ignorante vince, e tanto, specialmente nei confronti di chi sa giocare. La fortuna del principiante, un classico. Il karma per lui non esiste.

Il Tecnico
Si tratta dell'antitesi dell'Ignorante. Conosce a memoria i regolamenti di ogni gioco, ogni variante e pure la filosofia generale delle carte. Ha letto manuali, ha giocato un'infinità di mani e sa come si gioca ogni singola situazione secondo dottrina. Analizza con meticolosità ogni mano ed è pericolosissimo a fianco dei più scarsi in cognizione, perchè li metterà sotto processo senza pietà per ogni errore di valutazione. Ogni tanto lo fa anche col Pollo, ma per fortuna non è così stupido da insegnargli qualcosa. Abbastanza ovviamente non vince mai, ma è convinto che prima o poi le sue competenze verranno premiate, una visione davvero romantica del mondo che però lo porta il 99% delle volte in bolla.

Il Matematico
Variazione sul tema del Tecnico, il Matematico però non ha grandissime competenze sulle sfumature del gioco, piuttosto guarda alle carte con lo stesso approccio che ha a una funzione dell'esame di Analisi 2. Nel poker, è in grado di enumerarti le esatte percentuali di possibile vincita di una mano, in pochi secondi può dirti con quante carte perdi e quant'è l'average del tavolo o il piatto. Nel Black Jack è convinto di saper contare le carte e di avere un sistema sicuro per vincere. Rifiuta la componente fortuna nel gioco (o al massimo l'accetta riferendosi a una "varianza" calcolabile), abbraccia la scienza. Sa che più mani si giocano, più la varianza diminuisce, quindi vorrebbe giocare all'infinito. Purtroppo, spesso perde all'infinito: anche lui cade nella ragnatela dell'Ignorante.

Il Distratto
Passa metà della giocata al telefonino e un quarto a parlare. Non sa mai quand'è il suo turno, quanto va messo di minimo e come si è evoluto il gioco (quindi è pericolosissimo perchè gioca a casaccio). Terribilmente frustrante, soprattutto perchè spesso vince, sempre per la solita storia del karma che nei giochi di carte non esiste. La sua sopportabilità è inversamente proporzionale a quanto chi gli sta attorno sta perdendo in quel momento. O alla fretta della persona che vorrebbe finire la giocata preso per andare al lavoro più riposata l'indomani.

Il Camper
Personaggio che vince una mano e poi non gioca per ore. Ha la pazienza di un cecchino russo. Talvolta evolve nel Distratto, può esser una tattica per far capire che non gli interessa il gioco e piazzare il colpo vincente. Se ne sa, quando accusi di giocare poco, lui potrebbe dirti che sta cercando di "massimizzare i piatti". La cosa spesso causa uno scompenso ormonale al Tecnico, che sarebbe tentato di abbracciarlo commosso...se non fosse che da lui ha perso proprio quella mano, la più importante...

Lo Sconsiderato
Metà uomo metà mano bucata, partecipa a ogni piatto, copre ogni rilancio, spesso alza la posta con giocate senza senso. Da lui potresti aspettarsi ogni cosa, come un rilancio con 2 e 7 a Texas Hold 'Em o una chiamata con 19 a Black Jack. L'unica differenza col Pollo? Lui vince, il che lo rende davvero detestabile. Lo diventa ancora di più quando cerca (soprattutto col Tecnico) di spiegare la sua giocata.

Ecco qualche categoria, frutto di un'osservazione pluriennale. Se avete suggerimenti liberi di aggiungere, avrò dimenticato sicuramente qualcosa. Forse sono un Distratto. Che però non vince mai. Il gioco toglie e non dà, purtroppo.

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