Vitto ed alloggio di cittadinanza?

Sul reddito di cittadinanza (RdC) si trovano varie versioni: quella ufficiale, quella distorta di alcuni simpatizzanti che sembrano partecipare ad un auto-complotto, quelle ritagliate in mala fede, quella delle origini intesa come reddito di base incondizionato, quella confusa basata sulla paga minima oraria ed altre. In futuro, grazie a cambiamenti quanti-qualitativi da più parti, potremmo assistere ad una nuova mutazione di questa proposta.

Reputo cruciale dare qualche indicazione su questa strategia, pur indicando che la fonte ufficiale manca sorprendentemente di altri ingredienti che ho sentito negli ultimi mesi, come ad esempio una distanza massima per gli spostamenti.
Essenzialmente questo reddito consiste in una somma minime di 780€/mensili condizionati dalla soddisfazione di requisiti come: ricerca attiva del lavoro per almeno 2 ore al giorno, dare disponibilità immediata per lavorare, partecipare ai progetti comunali per tot ore settimanali, accettare uno dei primi 3 lavori offerti, etc.
La ricetta offre anche ingredienti di contorno lato imprese, come incentivi per chi assume persone che ottengono questo reddito. Qualcosa di simile si trova anche in Svezia.

Possibili rischi

Nelle condizioni della proposta si possono trovare varie scomodità, tipo una perenne condizione di precarietà simile a quella di varie persone sotto il cosiddetto Hartz 4 tedesco, che ha alcune differenze rispetto al RdC. Si sa, la precarietà sfavorisce la creazione di una famiglia, il comprare casa, e via dicendo con altri progetti a lungo termine. Rimane anche da capire come si comporteranno le varie banche nel concedere i mutui a soggetti che hanno il RdC. Quest’ultimo, per quanto riguarda il punteggio di credito, indicatore di rischio, come influisce?
Le aziende giocheranno al ribasso con gli stipendi dei lavoratori tradizionali, dato che potranno avere forza lavoro meno costosa a causa delle dinamiche del RdC (incentivi + un reddito già pagato)?

Lavoro e sopravvivenza

Qualcuno del settore reddito di base incondizionato, ha fatto notare come il RdC sembra barattare la possibilità di sopravvivere con la totale disponibilità al lavoro. Questo può ricordare anche un periodo storico dove le persone comuni, i contadini, non potevano scegliere per chi lavorare. Il padrone ai tempi si chiamava signore e aveva a disposizione servi della gleba che lavoravano terre. In futuro questo si potrà chiamare centro per l’impiego.
In un futuro non così distante da quello precedente, forse la distanza, un tetto e del cibo verranno garantiti come diritti per i più poveri che aumenteranno in quantità e peggioreranno in qualità, vivranno in apposite periferie dedicate al lavoro. Questo vitto ed alloggio di cittadinanza verrebbe perso da chi si rifiuta di lavorare, ma garantirà unità familiare, la possibilità di crearne una, una casa, pasti caldi.



Immagine di dominio pubblico

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