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Il croupier avvisa gli ultimi scommettitori -incravattati come pacchi di natale venuti male- e invita ognuno di loro a fare il proprio gioco. Sono quei pochi secondi di sospensione a decretare la fortuna

Mi sento una vetrata della chiesa di Nôtre-Dame e voglio godere fino all'ultimo fascio di luce fino all'ultimo rivolo di questo arcobaleno che nasce da me, per me. Conosco i giorni uggiosi il cielo pieno

Conduciamo un’esistenza “senile” e nelle nostre sicurezze d’abitudinari, nei falsi bisogni che trasformiamo in agi, nella frustrazione di non riuscire a rincorrere il tempo tiranno, nell’ansia angosciante

È come se dentro la cruna di un ago io volessi fare entrare tutto quanto l'oceano. Ma è solo dolore che stilla come il vino da una botte dimenticata come che vedo passare dall'altro lato. Affanno Annego

Come ancelle fedeli e remissive, ad una ad una, tutte le donne entravano dalla porta del locale sfilando nei loro sontuosi abiti da sera. Con passo lento, cadenzato e musicato nelle loro menti da una marcia

Ciao a tutti, Sono Concita, una studentessa di Lettere Moderne che ogni tanto si diletta nella scrittura. Mi piace pensarla come un'estensione del corpo, senza la quale ci si sente monchi. Scrivo per me,