Una giornata sull' isola d'Ischia

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Immagine CCO creative commons

Era da giorni che riflettevamo su dove passare una bella giornata al mare; verso metà settimana ipotizzando diverse mete riuscimmo a decidere, fortunatamente entro la fine la decisione fu presa: l'isola d'Ischia.

L' isola d'Ischia è una delle isole che fan parte dell'arcipelago delle isole Flegree della città di Napoli; questa isola è la più grande dell'arcipelago prima citato, conta circa 64000 abitanti e di conseguenza è la terza isola più popolosa d'Italia dopo la Sicilia e la Sardegna.




Parte l'avventura



E' il 29 luglio 2018, alle ore 06:00 suona la prima sveglia ma non proviene dal mio smartphone, è quello della mia ragazza che comincia ad organizzare il tutto per affrontare questa giornata nel migliore dei modi.
Ore 07:00 suona un'altra sveglia, questa volta proviene proprio dal mio smartphone e come al solito la pospongo di 10 minuti, richiudo gli occhi e dopo poco probabilmente per il pensiero li riapro ma a quel punto qualcosa non torna, sono le 07:30 e se la matematica non è un'opinione qualcosa non ha funzionato. Alzo lo sguardo e vedo la mia ragazza che smanetta col mio telefono, cosa starà facendo ?
Controlla in maniera maniacale tutti i social e tutte le chat in cui sono iscritto, ormai è diventata una prassi quando è lontana dai miei occhi indiscreti.
Ma questa volta queste sue manie non sono proprio opportune visto che avevamo programmato tutta la giornata con la massima precisione e coi minuti contati; morale della favola mi alzo dal letto stizzito per il pochissimo tempo che mi è rimasto visto il programma che prevedeva di uscire di casa alle 8:00/08:15, e invece devo ancora: lavarmi, fare colazione, vestirmi e darmi un aspetto decente per affrontare la giornata e andare allo sportello bancomat per il prelievo.

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Sono le ore 8:35 siamo appena partiti da casa direzione Varco Pisacane, dove ci attende il traghetto delle ore 09:25 della Caremar; come nostro solito sforiamo sempre con gli orari e dopo questa partenza sprint per metterci in macchina, ci attendono altri 50 minuti degni dei migliori corridori d'atletica leggera.
La strada fino a Napoli è libera e fortunatamente recuperiamo un pò di tempo, parcheggiamo la nostra auto nell' enorme garage a più piani chiuso ma non custodito della ANM; terzo piano, posto 383 di fianco ad una Punto Evo nera, questo è un particolare che tornerà utile più avanti...
Purtroppo siamo costretti a parcheggiare qui al parcheggio Brin per evitare di ricevere qualche multa per sosta vietata e visti i tempi che impiegheremo per trascorrere la nostra giornata questo è il più conveniente come distanza dal varco/prezzo per ogni ora e frazione; la cosa più tragica è la distanza non proprio corta dall'imbarco circa 2.5 Km da percorrere a piedi in un lasso di tempo molto ridotto. Prendiamo di petto la situazione e cominciamo la marcia a passo svelto, dopo poche centinaia di metri però la nostra tenacia comincia ad affievolirsi perchè il sole e l'afa ci mettono il loro zampino; quasi a metà strada ci incrociamo con due coppie di fidanzati che camminano in direzione opposta alla nostra e sono provati dal percorso effettuato fino a questo momento. Ci chiedono informazioni su dove poter prendere il traghetto per l' isola di Procida, spiegandoci che erano stati rispediti indietro dalle informazioni dategli da altri passanti, a quel punto li invitiamo a seguirci perchè dovevano prendere il nostro stesso traghetto.
Alle ore 09:22 siamo dinanzi alla biglietteria, è il nostro turno, acquistiamo i biglietti anche per il ritorno totale 48.60 €.
Facciamo l' ultimo sforzo e raggiungiamo giusto in tempo la banchina, riusciamo a salire sul traghetto e con le ultime forze, vista l'affluenza di turisti cerchiamo di trovare un posticino a sedere almeno all'esterno, eccolo travato !
Siamo sul traghetto, seduti, che fatica ma alla fine siamo riusciti a partire, che sollievo ci sentiamo molto più leggeri.
Il primo quarto d'ora da imbarcati passa lentamente scambiandoci pochissime parole e cercando di ridurre al minimo ogni movimento per recuperare lo stress mentale e fisico accumulato sino a quel momento.

Recuperate le forze iniziamo a camminare a destra e manca, maciniamo metri sulla parte esterna del traghetto per ammirare il paesaggio che ci circonda; con quel venticello che scuote i nostri capelli la sensazione di frescura e di fluttuazione e inspiegabile a parole, a tutto questo si aggiunge un panorama mozzafiato, il profumo del mare, i gabbiani che svolazzano a pochi metri dalla nostra imbarcazione come se ci stessero accompagnando sino alla fine della nostra navigazione; Tutti gli sforzi sembrano a questo punto iniziare a dare i loro frutti e visto tutto il materiale a disposizione non possiamo che armarci dei nostri smartphone per iniziare un vero e proprio book fotografico, un'autentica gara a chi riesce ad immortalare le più belle immagini.

Sono le ore 10:40, come da programma il traghetto fa scalo nel porto dell' isola di Procida.
L'isola di Procida appartiene anche lei al gruppo delle isole Flegree; il comune italiano di Procida comprende tutta l'isola ed anche l'isolotto di Vivara, in tutto conta 10477 abitanti; le due isole quella di Procida e quella di Vivara sono collegate tra di loro con un piccolo ponte.
Una curiosità è che l'isola dista dalla terra ferma di soli 3.4 Km.

Ovviamente anche qui gli smartphone sono i protagonisti assoluti, scatto dopo scatto, filtro dopo filtro, selfie dopo selfie e la breve sosta nel porto dell'isola di Procida giunge al termine, la piccola nave riaccende i motori, tira sù l'ancora e riparte in direzione dell'isola di Ischia questa volta.

Sono le ore 11:00, siamo giunti a destinazione, siamo sulla terra ferma, pian piano proseguiamo verso le spiagge più vicine, purtroppo non essendo motorizzati siamo impossibilitati dal poter allontanarci molto.

Giunti sulla spiaggia, in maniera rapidissima ci svestiamo e ci dirigiamo a riva, piedi in acqua per testare la temperatura, un breve periodo di ambientamento e rompiamo il ghiaccio con una bella corsetta seguita da un tuffo degno dei peggiori tuffatori professionisti.
Restiamo per un bel po' in acqua a goderci questa ottima temperatura sicuramente molto più piacevole rispetto a quella percepita fuori dall'acqua.
Saturi di piacere per questa rinfrescata ritorniamo sulla spiaggia; tra creme abbronzanti e protezioni varie ci esponiamo a mo' di lucertola, ai raggi solari.

Lo stomaco comincia a brontolare, e di conseguenza comincio a sondare il terreno chiedendo alla mia girl dove vorrebbe andare a mangiare...
Ipotizzati diversi punti dell'isola, optiamo per la pineta poco distante dalla spiaggia, un luogo molto suggestivo, fresco e rilassante, è qui che ci organizziamo tipo pic-nic e finalmente mettiamo a tacere i nostri stomaci.
Di seguito mostro alcune foto della pineta :

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Terminato il pranzo ci rilassiamo un po' sulle panchine della pineta guardando le foto scattate sin dall'inizio della giornata e ridendo sulle corse fatte per prendere il traghetto...
Non appena sazi del piacere di cui abbiam beneficiato in questo parco meraviglioso, ci riportiamo nuovamente in spiaggia per tenere viva la nostra abbronzatura ma non duriamo molto sotto il sole cocente, quindi decidiamo di fare una passeggiatina per le vie molto chìc dell' isola, e camminando camminando facciamo qualche acquisto da conservare come ricordo di questa gita; prendiamo un bel caffè al bar la dolce sosta, un momento molto piacevole vista la temperatura all'interno di questa struttura che rispetto a quella esterna è modificata dai climatizzatori; poi percorriamo qualche altro metro e percepiamo la necessità di rinfrescarci con una granita con pezzettoni di frutta; insomma, ci stiamo proprio godendo questa serena giornata ischitana.

I biglietti acquistati in mattinata prevedono che dobbiamo imbarcarci alle ore 19:25, quindi con molta calma iniziamo ad avvicinarci alla zona portuale; all'improvviso dinanzi a noi si presenta una scena a dir poco bizzarra, tanto da farci restare a guardare ed ammirare per più di 10 minuti... Eccola:

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Una nonnina tutta in rosa con una canna da pesca, intenta a riempire il suo secchiello col pescato.
Una scena che mi lascia senza parole, purtroppo non son riuscito a fare un video, ma guardare l'agilità di questa donna in età avanzata non ha prezzo, con atteggiamenti molto sicuri, prende un pezzo di pane duro abbastanza grande e lo appoggia sul suolo, giusto il tempo di mettersi in posizione verticale, che parte una pedata con la suola della pantofola a frantumare il pane, ne raccoglie i pezzi e li lancia in mare per attirare i pesci...
Ragazzi vi garantisco che mentre scrivo questo post mi viene ancora da ridere, una scena che ricorderò per tutta la vita e che non ha prezzo.

Nonna TOP !!!

Ormai si è fatto tardi è ora di tornare a casa;
saliti sul traghetto son da poco passate le ore 19:25, ci scattiamo questo selfie quasi come per chiudere la giornata che come si può evincere dalle nostre espressioni e stata molto stancante oltre ad averci permesso di passare un pò di tempo in maniera diversa, abbronzarci un'altro pò, e godercela sotto tanti aspetti.
Per quanto cerchiamo di rilassarci una volta partiti, il pensiero è costante sul prossimo step; arrivati sulla terra ferma del porto di Napoli, ricordate dove si trova il parcheggio?
Bene, dovremmo percorrere di nuovo i 2.5 Km a piedi per raggiungere la nostra autovettura, speriamo di arrivare tutti interi a casa...

Ricordate che nella parte iniziale di questo post vi ho detto di fare attenzione su un punto ?

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Faccio un breve riepilogo:
stamattina arrivati nel parcheggio, siccome è molto grande ed ha più di 3 piani, al volo ho scattato questa foto per ricordare su quale posto avevamo fermato la macchina; la mia è quella accanto al muro, posto 383.

Ritornando a noi, stiamo scendendo dal traghetto e ci apprestiamo ad intraprendere il percorso per arrivare al parcheggio; usciti dalla struttura portuale ci troviamo in Via Marina, aspettiamo senza fortuna il passaggio di qualche pullman, ma niente.

Cominciamo a camminare ed indovinate chi incontriamo?
Le due coppie di fidanzati che ci avevano chiesto informazioni al mattino per raggiungere l'isola di Procida...

Ci salutiamo e ci interroghiamo sulla casualità chè ci ha portati ad incontrarci sia all' andata che al ritorno.
A quel punto parte la mia domanda:

E adesso dove siete diretti ?

Parcheggio Brin. Voi?

Anche noi. Ma guarda un pò che casualità, anche lo stesso parcheggio... Bene allora ci facciamo compagnia.



Continuiamo a camminare tutti insieme fino al Ciottolo, una nota cornetteria di Napoli; dove io e la mia ragazza ci fermiamo per fare una dolce pausa con un un gran cornetto pieno pieno di nutella; i ragazzi invece continuano il loro cammino verso il parcheggio.
Terminata la pausa golosa, ci incamminiamo verso il parcheggio anche noi fino a raggiungerlo, paghiamo in anticipo i 7.00€ per la sosta e ci portiamo al terzo piano.
Usciamo dalla porta del terzo piano delle scale interne parcheggio, ci voltiamo verso il posto dove si trova la nostra macchina e... :

Indovinate un pò chi c'è vicino a quella Punto Evo Nera di fianco alla mia Punto Evo Nera ?

Le due coppie di fidanzati che abbiamo incontrato diverse volte durante la giornata con tempi diversi, destinazioni diverse, ma con lo stesso modello d'automobile e parcheggiate proprio una di fianco all'altra.

Raggiunti ancora una volta i ragazzi, ci siamo guardati e siamo rimasti attoniti ed in silenzio per qualche secondo. Uno dei ragazzi non riesce a crederci ...
E la stessa sensazione valeva un po' per tutti noi.

Questo è stato un episodio molto curioso di questa giornata molto particolare, ed ancora oggi che scrivo questo post, mi chiedo se il destino ci abbia messo del suo...

In fine concludiamo la giornata accomodandoci in macchina e dirigendoci verso casa ad alta velocità, vogliamo le nostre comodità.

Spero che questo post sia stato di vostro gradimento e ringrazio in anticipo tutti quelli che lo apprezzeranno...
Al prossimo post carissimi, ciao a tutti.

Tutte le immagini sono di mia proprietà, tranne la prima.

Fonte 1
Fonte 2

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Ecency