Ma quanto è bello il mare... ?

bora-bora-685303_960_720.jpgImmagine CCO creative commons

Il mare ha sempre avuto un fascino misterioso che attira un pò tutti ed è stato sin da tempi antichi la via di comunicazione più sfruttata per la comunicazione tra terre e popoli lontani.

Ho sempre sognato di poter scendere negli abissi del mare, un regno quasi incontaminato dove le specie più strane di animali marini si nascondono allo sguardo curioso ed a volte cattivo dell' uomo, sempre pronto a mettere il suo zampino malintenzionato nelle meraviglie che crea a fatica la natura.

La mia passione per il mare è enorme e questa probabilmente deriva anche dal fatto che quando lo osservo provo delle gran belle sensazioni come quella di essere libero guardando l'infinito, il mistero per tutto quello che può nascondersi sui fondali lì dove il mio sguardo rileva quella linea di separazione tra mare e cielo, è proprio quella profondità che mi affascina.

boats-2758962_960_720.jpgImmagine CCO creative commons

L' acqua in sè per sè è trasparente, ma le notevoli profondità fanno sì che essa assuma colorazioni che impediscono di vedere cosa c'è laggiù, la luce filtra fino a dove la fisica permette; questa impossibilità di vedere il fondale a volte può intimorire ma la voglia di fare un bel tuffo da una barca in mezzo al mare prevale sempre.

Le profondità dei nostri mari: Adriatico, Ionio e Tirreno possono raggiungere in alcuni punti migliaia di metri, il fondo è irregolare ci sono strapiombi e delle vere e proprie voragini e di conseguenza delle improvvise depressioni. Ebbene, il fascino misterioso del mare sta proprio qui: in questi spazi così grandi da sembrare privi di confini dove vivono assurde specie, enormi cetacei, piovre giganti, calamari fuori dalla norma, meduse incantevoli e tante altre specie...
Ricordo di aver letto da qualche parte che su dei capodogli sono state trovate delle enormi cicatrici, segni evidenti di tremende battaglie sostenute negli abissi con dei calamari giganti, tradizionali nemici di quei grossi mammiferi.

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Vorrei esser stato almeno per un momento a Terranova, nell'800, quando su una spiaggia dell'isola si arenarono ben due esemplari di calamari giganti, di cui uno lungo almeno una trentina di metri.
I pescatori raccontarono che i mostri, prima di morire, si agitarono a lungo sulla spiaggia, sbattendo con violenza i loro enormi tentacoli ed espellendo una grande quantità d'acqua dalle sacche natatorie. Uno spettacolo spaventoso e forse irripetibile, visto che quelle bestie vivono a grande profondità: quel caso probabilmente, fu dovuto da una tempesta di violenza inaudita.

Un'altro episodio inquietante vide protagonista una medusa le cui dimensioni raggiungevano i 50 metri circa e che durante una tempesta sbalzò sul ponte di una petroliera. Non oso immaginare cosa abbiano provato i membri dell' equipaggio...

diver-666728_960_720.jpgImmagine CCO creative commons

Avrei intenzione di dedicarmi all' immersione subacquea, un hobby ricco di stimoli e sorprese, che potrebbe anche finire. Naturalmente non mi riferisco all' immersione in apnea ma a quella con le bombole, che permette suggestive escursioni in fondo al mare, magari lungo una barriera corallina; il massimo sarebbe una vacanza in Oceania, dove è possibile entrare in contatto con il mondo fatato e incontaminato degli atolli di corallo.


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Immagine CCO creative commons

Il mare può offrire all'uomo sensazioni indescrivibili, ma spesso questo lo ripaga usandolo come se fosse una gigantesca discarica, capace di assorbire qualsiasi cosa.
Ma non è affatto così.
Se non si correrà ai ripari, il mare potrebbe raggiungere il punto di saturazione, che darebbe luogo ad una catastrofe ecologica inimmaginabile, che finirebbe per contaminare l'intero ecosistema, rendendo un'inferno la vita sul nostro pianeta.




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