ELON MUSK GLI INTERESSA ANCORA DI BITCOIN?

Il prezzo di Bitcoin (BTC) è in poche ore crollato del 17% quando Elon Musk, il CEO di Tesla, ha criticato l'alto consumo energetico della criptovaluta. Ma l'asset è già in ripresa.
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Sebbene questa notte il prezzo si sia contratto fino a un minimo di 45.600$, la coppia BTC/USD ha già recuperato parte del terreno perduto e attualmente oscilla attorno ai 50.000$.

Ma Bitcoin ha più volte dimostrato di essere resiliente alle azioni dei singoli utenti, non importa quanto influenti.

Alla Proof-of-Work non importa

L'algoritmo Proof-of-Work di Bitcoin premia sia i miner che gli investitori, perché gli anni di "lavoro" hanno reso il network più forte. Più a lungo BTC continuerà ad esistere, meno saranno le probabilità che soccomba ad attacchi esterni o che gli utenti abbandonino il network in favore di altre criptovalute.

È questo il motivo per cui BTC continua ad essere la principale criptovaluta del settore: nessuna altcoin può "fare Bitcoin" meglio di Bitcoin. Nel caso specifico di Musk, la Proof-of-Work è significativa per un altro motivo: soltanto perché un singolo investitore, per quanto importante, ha cambiato idea sui meriti di Bitcoin e questo ha fatto abbassare i prezzi, non significa che i miner abbiano alcun incentivo ad abbandonare il network o a vendere.

Questo aspetto dell'effetto network significa che, tutto sommato, Musk ha soltanto fatto pubblicità a Bitcoin: le sue parole e azioni non cambiano la natura e le capacità della criptovaluta.

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