Nessuna illusione su Draghi

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L'immagine è tratta da wikimedia ed è di pubblico dominio CC0

Non verrò deluso da Mario Draghi perché non mi faccio alcuna illusione su di lui.

Ritengo l’oligarchia che guida il mondo, della quale Draghi è un autorevole rappresentante, molto peggiore di quelle che la hanno preceduta. I feudatari del medioevo, i nobili dell’antico regime e i borghesi dell’Otto /Novecento avevano un contatto diretto con i contadini e con gli operai che lavoravano per loro. Inoltre, in qualità di cavalieri o ufficiali, partecipavano alla guerra in prima persona, vivendone gli orrori al pari dei loro soldati.

I nuovi oligarchi vedono il resto del mondo dal centesimo piano del grattacielo: da quell’altezza l’umanità che si aggira per le strade è tutta uguale, senza differenze tra bianchi o neri, borghesi o mendicanti, ma anche tutta straordinariamente simile alle formiche. La guerra , per loro, è simile a un gioco elettronico, in cui bombe intelligenti e droni colpiscono nemici lontani , senza la sgradevole necessità di sentire l’odore dei corpi bruciati.

Ritengo quindi che questa nuova elite globalizzata rappresenti un gravissimo pericolo e che, avendo perduto il contatto con la vita reale, rischi seriamente di distruggere tremila anni di civiltà occidentale e di mettere in forse la stessa sopravvivenza della razza umana.

Premesso quindi che non mi faccio alcuna illusione su Draghi, è evidente che, come cittadino, mi auguro in lui prevalga l’uomo che ha scritto l’articolo dell’anno scorso sul Financial Times rispetto a quello che, nel 2011, ha mandato la famigerata lettera a Berlusconi; l’uomo che ha usato la BCE per comprare i titoli di stato italiani rispetto a quello che ha contribuito a strangolare la Grecia. Spero inoltre capisca che il paese non è in grado di sostenere, né dal punto di vista economico né da quello psicologico, il peso di nuovi lockdown. Mi auguro, insomma, che Draghi appartenga all’ala, se esiste, ragionevole, o almeno meno folle, dell’oligarchia dominante.

A parte questo, devo comunque riconoscere che l’investitura di Draghi ha avuto un effetto sicuramente positivo. Quello di obbligare tutti i partiti, anche quelli che fino alla scorsa settimana si dipingevano reciprocamente come il male assoluto, a convergere in una indecorosa ammucchiata,.
E’ così apparso nella piena evidenza quanto strumentale fosse l’appello ai sacri valori (la destra, la sinistra, l’antifascismo, la sovranità ecc.) di politicanti pronti a tutto, non solo a barattare i principi giurati sui santi, ma anche a vendere madre e sorella, pur di ottenere un posto di maggiordomo alla mensa dei veri potenti. Si spera per lo meno che i fatti di questi giorni rendano per sempre inutilizzabile questo tipo di retorica.

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