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03. — Caption, ovvero titoli, descrizioni e keywords. Ma anche nome file.

Nome file

Ora avete in mano delle foto e dei video, avete chiaro in testa se queste sono vendibili come commerciali o editoriali. Ora però questo materiale deve essere catalogato per molti motivi, il principale è la facilità di reperibilità, potreste dover vendere un video non utilizzando le agenzie, oppure potrebbe apparirne una nuova dove dover caricare massivamente molto materiale. Quindi la catalogazione è importante, come importante è avere una doppia copia di tutto il materiale lavorato. Anche più importante della conservazione del materiale grezzo. Personalmente uso un sistema di catalogazione basato su cartelle annuali. Ciò che giro o scatto l’agosto del 2021 viene catalogato come agosto 2021.

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Il nome del file invece è un compromesso tra data, soggetto e qualità del video. In primis il numero progressivo del soggetto, seguito dalla data usando solo anno e mese di riferimento, poi il soggetto, spesso geografico, ripreso. Infine una piccola parte tecnica, oggi produco in 4k, un tempo lo facevo in 2k, e l’indicazione del codec finale che, come detto in precedenza, attualmente si tratta di ProRes 4:2:2.

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Ovviamente questo è un mio personale modo di lavorare. Mi trovo bene con questa codificazione dei file, ma non è certo una regola . L’unico consiglio che dovreste seguire è quello di inserire il maggior numero di dati nel titolo in modo da facilitare la ricerca del file. Descrizione Keywording o caption ovvero cosa andare a scrivere nelle descrizioni delle nostre foto. Ovviamente va premesso che le descrizioni devono essere poste in lingua inglese. I nomi, soprattutto dei monumenti, possono essere anche indicati nella lingua nativa del monumento stesso, ma spesso si deve ragionare sulla vendibilità del file, quindi all’atto della compilazione della descrizione si deve valutare bene se scrivere Colosseo, Colosseum o Coliseum. Verranno accettate tutte, ma probabilmente Colosseum venderà più degli altri.

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Fondamentalmente le voci importanti da compilare sono 3: Il titolo, la descrizione e le parole chiave. Ogni agenzia tendenzialmente ha i suoi parametri di parole e numero di caratteri per singola voce, sempre che quella voce sia inclusa nelle richieste dell’agenzia. Personalmente tendo a utilizzare di base meno di 80 caratteri per il titolo e meno di 200 per la descrizione, mentre per le keywords il numero di 50 è de facto lo standard. Piccola annotazione: Adobe Stock da importanza all’ordine di posizionamento delle keywords, unica a farlo. Cosa andiamo a indicare nelle caption? Nel titolo dobbiamo mettere una indicazione sintetica del soggetto, alcuni forniscono anche qualche informazione supplementare, 4k-alpha matte-30fps, sinceramente non saprei se siano utili o meno, io le inserisco elle keywords limitandomi alle informazioni essenziali del fotografato/ripreso.

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Licenza commerciale: Descrizione: Aerial view of a small pier, or pier, on the edge of Lake Bracciano surrounded by thick vegetation. Trevignano.

La descrizione va analizzata bene, soprattutto in vista delle agenzie a cui andremo a sottoporre i video o le foto. In caso si tratti di materiale commerciale allora si può procedere con una descrizione più dettagliata, magari il colore predominante, nel caso ci sia una donna specificare se è giovane, mora o con abiti tradizionali. Discorso leggermente diverso nel caso si parlasse di materiale editoriale. Alcune agenzie accettano non accettano descrizioni senza indicazione precisa di luogo e data, la più severa è senz’altro Shutterstock, seguendo una formula tipo questa: città anno. Descrizione del cosa e come. Mese, anno, città (o regione), stato.

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Licenza edtoriale: Descrizione: Umbria 2020: Aerial view of the Burri Foundation Museum in Città di Castello. The part located in the former tobacco dryers is under renovation. September 2020, Umbria

Ultima voce le keywords, questo è il campo dove è possibile spaziare maggiormente, lasciando fare le AI delle agenzie, usando siti e app terze o indicando “a mano” le singole parole. Ovviamente indicare qualcosa di non presente o totalmente slegato dal soggetto risulta controproducente, quindi rimanere nel focus è fondamentale. Personalmente lascio parte delle KW prodotte dalla AI di Pond5, poi ne aggiungo altre che genero con Dropstock.io, infine ne scelgo due o tre che ritengo utili per ricerche specifiche, per esempio i termini “drone” o “aerial”, molto ricercati in questo periodo. Sia chiaro quello della compilazione delle parole chiave è il passaggio meno entusiasmante, direi quasi più noioso, di tutto il processo produttivo. Per le immagini Adobe Lightroom ci viene incontro, salvando tutti i dati che possiamo inserire direttamente tramite il programma, direttamente nella fotografia. Mentre nel versante video la via più semplice è quella di compilare un file .csv, ad esempio con Microsoft Excel, adeguandolo di volta in volta alle varie agenzie per poi fare l’upload. Articoli precedenti:

  1. — Qualità delle immagini
    2 . — Licenza editoriale o commerciale?
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