La prima volta avevo 15 anni. Compiuti da pochissimo. ero ad una festa di compagne della classe parallela alla mia, forse Pierangela. Tutte donne, non ricordo un solo ragazzo oltre me. Eppoi una, Ilaria si chiama, tira fuori un pacchetto di Cartier, quelle lunghe e sottili per intenderci. Le 4-5 persone presenti ne accendono una e mi guardano. Sembra un film.
Hai mai provato, No, Vuoi provare?, ..., Allora?, Vabbè ok.
sono su una scalinata della villa (villa?) della festeggiata, mi guardano, faccio due tiri aspirando. mi sento mancare,
mi gira la testa, guardo giù e quasi ruzzolo lungo le scale.
io adoro fumare.
di lì in poi:
aspettando il pullman per andare al liceo, nell'intervallo delle 10 nei bagni delle femmine, dopo allenamento di calcio a polmoni pieni, fuori scuola tutto spaventato di fronte a Francesca Pozzi, più bella, più grande, più bionda di me, a cui chiedo "v-vuoi una sigaretta" e lei dice che ne ha già una accesa e mi sento stupido ma ci baciamo lo stesso. quelle indispensabili condivise con amici, poi a Roma incontro quelle corrette, quelle tue, quelle rubate, quelle prestate, quelle trovate. quelle dopo l'amore, quelle invece dell'amore, quelle di rabbia a Venezia, quelle di freddo battendo i denti in una tenda in Umbria senza coperte, quelle tristissime dopo un funerale, quelle dello spavento, quelle nascoste nei cessi del treno, quelle condivise con persone improbabili, quelle dopo mangiato, quelle quando non mangi, quelle dopo il gelato, dopo i caffè, dopo che tutti se ne sono andati e tu sei rimasto li ancora un po, a guardare cosa rimane. della gente, degli amici, della festa di un matrimonio.
poi arriva piedino,
e vivere di più diventa molto importante.
e allora mi rigiro in mente la frase mai detta in 25anni, non la dico in pubblico, un grande amore va trattato con intimità, con rispetto, anche alla fine, soprattutto alla fine, con riconoscenza.
poi mia moglie se ne accorge e allora pronuncio la frase, la faccio uscire dal caldo della bocca, al freddo del primo gennaio.
ho smesso di fumare.
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