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DaVinci-Contest: Attenzione ai "marziani"

Vivere su Marte. Per ora è possibile solo nei libri e nei film di fantascienza, ma un giorno probabilmente sarà possibile, forse addirittura indispensabile per il genere umano. “Il DaVinci-Contest: Si va' su Marte!” di @aboutcoolscience, mi ha dato lo spunto per approfondire quale problema l’uomo potrebbe trovare sul pianeta rosso, oltre ai più scontati, tipo reperire viveri e poter respirare agevolmente.

Il primo problema che mi è venuto in mente è quello di poter trovare agenti patogeni “alieni”. Infatti secondo me, su Marte, c'è la concreta possibilità di trovare dei micro organismi capaci di vivere in condizioni estreme, magari sopravvissuti e poi adattati, da quando su Marte esisteva ancora un'atmosfera e c'era abbondante acqua in forma liquida.


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Immagine CC0 creative commons: LINK

Infatti anche sul nostro pianeta sono stati scoperti esseri viventi, microscopici, ma capaci di sopravvivere in condizioni apparentemente proibitive, tra cui molte specie sono di tipo fungine o batteriche. Questi microrganismi si chiamano estremofili e possono vivere e avere attività metaboliche a temperature elevate (oltre i 100°C) detti termofili, tipo i Pyrolobus fumarii, a temperature bassissime (fino a -25°C) detti psicrofili, tipo i Cladosporium cladosporioides, in grado di resistere a dosi massicce di radiazioni, (1500 krad), e di crescere sotto una radiazione continua, detti radiotolleranti tipo i Deinococcus radiodurans e soprattutto esistono esseri viventi in grado di vivere in assenza o scarsità d’acqua, detti xerofili, tipo i Chroococcidiopsis.
Esistono anche esseri detti alofili, in grado di vivere in ambienti di elevata salinità, esseri acidofili in grado di vivere in ambiente molto acido (pH 0) detti acidofili e in ambienti ad elevata alcalinità (pH 12,5), detti alcalofili.
Alcuni di questi organismi possono addirittura sopravvivere a più condizioni estreme contemporaneamente!

Quindi anche un pianeta con caratteristiche totalmente diverse a come noi pensiamo che possa ospitare la vita, in realtà potrebbe tranquillamente ospitarla. Forme di vita che probabilmente potrebbero essere simili a funghi o batteri e alcuni di essi potrebbero anche risultare nocivi per l’uomo, il quale non avrebbe anticorpi “istruiti” per combattere agenti patogeni totalmente sconosciuti e anche le medicine in nostro possesso potrebbero essere poco efficaci.


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Immagine CC0 creative commons: LINK

Per questa ragione, secondo me, una delle prime operazioni da fare, quando si vorrà colonizzare Marte (tralasciando quelle più scontate già citate ad inizio post), è creare un centro di ricerca e prevenzione “per eventuali nuove malattie infettive”; i medici e i biologi dovranno costantemente monitorare chi verrà a contatto con l’ambiente marziano e dovranno essere istruiti ed equipaggiati per poter realizzare qualsiasi tipo di medicina.

Ma soprattutto si dovrà predisporre una struttura di quarantena sul pianeta Terra per ospitare chi ritorna da Marte per evitare che i viaggiatori di ritorno possano portare qualche malattia infettiva non curabile sul nostro pianeta con conseguenze apocalittiche!

Fonte : http://www.treccani.it/enciclopedia/limiti-della-vita-in-condizioni-estreme_%28XXI-Secolo%29/


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