L'importanza della lingua inglese nelle scuole

La scuola è iniziata ormai da un mese e diverse problematiche, si sono nuovamente presentate ai nostri occhi. Parliamo dell'insegnamento della lingua inglese nelle scuole primarie.

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Ho scelto volontariamente l'immagine della Regina Elisabetta, perché mi immagino quanto potrebbe rimanere inorridita, dal racconto che sto per fare.
Quando frequentavo io le elementari, nella seconda metà degli anni '80, a parte il lungo discorso sul metodo d'insegnamento, completamente rivoluzionato rispetto a quello utilizzato attualmente, la lingua straniera non era prevista nel programma di istruzione, ma si iniziava il suo apprendimento a partire dalla scuola secondaria di primo grado(alle medie). Con la Riforma Moratti del 2003 invece, entra in vigore l'obbligo dell'insegnamento della lingua inglese a partire dalla scuola primaria.

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Mio figlio più grande, già dalla scuola materna, aveva ricevuto l'insegnamento della lingua inglese. Da quel lato, frequentando una scuola privata, l'istituto si avvaleva di un insegnante madre lingua, che era con loro tutti i giorni e gli parlava quasi esclusivamente in inglese. In effetti, posso affermare, che nei tre anni di frequentazione, mio figlio avesse davvero raggiunto un eccellente livello base, con un ottima pronuncia. Arrivato 3 anni fa alle elementari, la nuova maestra, constatò che chi come noi arrivava da quel particolare istituto dell'infanzia, aveva veramente una buona preparazione e pertanto, il primo anno filò liscio come l'olio.

Purtroppo in seconda, questa insegnante di inglese che faceva anche servizio di sostegno per i bimbi bisognosi, dovette cambiare classe e ci ritrovammo un maestro, che per la prima volta si cimentava nell'insegnamento dell'inglese, essendo la sua materia principale musica e non la lingua straniera. L'anno scolastico è trascorso tra alti e bassi, hanno seguito il programma del libro di testo, anche se su certi metodi non mi trovavo d'accordo. Far copiare "frasi fatte" dal libro e farle imparare a memoria agli alunni, mi sembrava molto controproducente, non avendo ancora imparato i verbi, sapere una frase a memoria era perfettamente inutile. Inoltre, anche il metodo di valutazione, lasciava alquanto a desiderare. Ricordo una verifica scritta, nella quale lo studente doveva disegnare un oggetto riportato in inglese sul testo. Mio figlio non è certo un artista nel disegno, ha preso sicuramente da me, ma togliere un punto sulla valutazione, quando la verifica era totalmente corretta, solo perché il disegno eseguito non era perfetto, non lo trovo corretto. In fondo il maestro doveva valutare l'inglese non il disegno, per quello ci pensava l'insegnante di "arte ed immagine".

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E finalmente, il 10 settembre 2018, per mio figlio e compagni, ha inizio l'anno scolastico in classe terza.
Solitamente, il primo giorno di scuola, da noi si "usa" entrare in classe con i propri figli, per una piccola riunione, di una decina di minuti con le insegnanti, inerente al programma che ci aspetta durante l'anno scolastico. Purtroppo, al momento della questione "inglese", restiamo tutti a bocca aperta, quando viene comunicato il nome dell'insegnante nominata per questo anno scolastico. La nomea di questo personaggio arriva prima di lei, è famosissima nell'istituto per non saper nulla della lingua straniera che "dovrebbe saper" insegnare. In questi anni ne ho sentite di "ogni" su questa persona. Ho una amica laureata in lingue, che insegna alle superiori ed ha visionato il quaderno di una alunna di questa insegnante d'inglese ed ha potuto constatare che era tutto sbagliato!

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Ma il grande pregio di questa maestra, è senza dubbio l'abilità nell'utilizzare in classe con gli alunni, con smartphone alla mano, il validissimo "traduttore Google" per ascoltare la pronuncia delle parole in inglese, perché lei non ne è a conoscenza! Ma scherziamo? Ma dove siamo arrivati? Ma come può una persona del genere insegnare ancora!
Ai genitori che chiedevano un colloquio con lei, per cercare di comprendere il motivo per il quale insegnasse una pronuncia non corretta delle parole anglosassoni, come per esempio:

Apple si pronuncia eipol
That, si prinuncia tet
Orange juice, si pronuncia orin gius

lei prontamente rispondeva che utilizzava per l'insegnamento il Metodo Cambridge e quindi la pronuncia era diversa, osando assegnare voti bassi anche ad un "madre lingua", presente tra i suoi alunni.
Nonostante sia stata più volte segnalata al "Provveditorato degli Studi" e anche davanti a loro, abbia cercato la traduzione di una parola su internet, occupa ancora la cattedra nella nostra scuola!
Per nostra "fortuna", già dal primo giorno di scuola, si trovava in infortunio e a distanza di un mese, ancora non siamo a conoscenza di quella che sarà la data del suo rientro. Nel frattempo, la settimana scorsa, ci è stata finalmente assegnata una supplente ed eravamo fiduciosi della sua preparazione in materia linguistica, invece no, la sfortuna ci perseguita ed eccone un'altra che con la lingua inglese non ha nulla a che fare.

Durante la prima lezione, nonostante avesse sbirciato più volte sul libro, per capire come si scrivesse "mountain", ha finito per scrivere alla lavagna mountin e probabilmente l'emozione l'ha sopraffatta a tal punto, da dover utilizzare il traduttore di Google per aver dimenticato casualmente, la pronuncia della difficilissima parola ski.

Una settimana più tardi, concessole il beneficio del dubbio, si presenta in classe per la seconda lezione e inspiegabilmente sorge il problema di dover tradurre la parola "grigio" in inglese. Panico! Una alunna si avvicina alla cattedra:

Maestra, grigio si dice grey!
Eh ma tesoro non mi ricordo, è meglio che cerco su internet!

Ecco, dopo questa, è ormai evidente che l'insegnante in questione, non abbia nemmeno raggiunto il livello base della lingua straniera, dato che i colori vengono insegnati già alla scuola materna e non si trattava di tradurre una parola non di uso comune!

Purtroppo è ciò che ci tocca quest'anno, di portare questa croce, in attesa che il prolungamento della mutua di settimana in settimana dell'altro genio, finisca. Alcuni genitori hanno optato per un corso di inglese in orario extra scolastico e a pagamento, ma non mi risulta essere la soluzione al problema. Se è "obbligatorio" a scuola, pretendo che sia insegnato tra le mura dell'istituto e non trovarmi costretta a pagare perché mio figlio possa imparare al di fuori dell'orario scolastico. Sicuramente io non sono una persona che accetta una situazione così grave e considerata la latitanza dell'attuale preside in carica, non avrò problemi a farmi una gita al Provveditorato degli Studi, insieme agli altri genitori, per cercare di risolvere al meglio la questione.
Questo a parere mio, è un altro bruttissimo esempio di come l'Italia in generale ed in particolar modo nelle scuole funzioni male, perché pare che in Piemonte non ci siano abbastanza insegnanti di lingua straniera di ruolo, pertanto la materia viene assegnata molto spesso a personaggi che hanno difficoltà in primis anche ad esprimersi in lingua nostrana, figuriamoci in inglese! Nel frattempo, dato che aver studiato inglese fino in quinta superiore e parlandolo all'estero quando sono in vacanza, sicuramente mi pone ad un livello superiore a quello base, mi ritengo in grado di sopperire alle mancanze dell'insegnamento scolastico e sto insegnando io a mio figlio, la parte di programma attuale, speranzosa che la situazione possa presto risolversi.
Mi auguro vivamente che nelle altre regioni siate messi meglio di noi, se no è davvero la fine!

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