Giungendo da ovest, colori bianchi e verdi, confondevano la vista;
pareva un enorme immensa meraviglia, e invece erano quattro.
Dei quattro elementi architettonici di Piazza del Duomo di Firenze, a livello geometrico spicca l’ottagonale, forma poco utilizzata ma di grande impatto, parlo del Battistero di San Giovanni.
Probabilmente l’elemento più antico della Piazza, forse in origine tempio del Dio Marte, gli elementi murari lo farebbero risalire al IV secolo d.C.. Alcuni elementi che lo compongono fanno pensare all’utilizzo di rovine della florentia romana, la città romana sviluppata lungo la Valle dell’Arno da cui si sviluppò Firenze. Il rivestimento fatto di lastre di marmo verde e bianco proveniente da Prato è stato integrato successivamente nella struttura originaria, donandogli quello splendore che in seguito al recente restauro del 2015 è possibile ammirare come in origine.
Tre gli ingressi, da importanti porte bronzee.
La Porta Sud, divisa in 28 formelle, rappresenta le virtù cristiane e la vita del Battista.
La Porta Nord, anche questa in 28 formelle, ripercorre le scene del nuovo testamento, i padri della chiesa e gli Evangelisti.
La Porta Est, o meglio chiamata da Michelangelo la Porta del Paradiso. Diversamente dalle altre due è divisa in 10 riquadri. Presenta Scene dell’Antico Testamento.
Era stato luogo per l’investitura di poeti e cavalieri come ben descrive Dante Alighieri.
All’interno, ci sono richiami geometrici al Pantheon.
Il mosaico sulla volta dell’abside è qualcosa di meraviglioso. Il colore oro domina e fa da sfondo alle raffigurazioni che concentricamente si sviluppano. Anche qui domina il numero 8, con altrettanti spicchi.
Sono rappresentati, il Giudizio Universale, con la figura del Cristo Giudice, figura più grande di tutte le altre presenti. Sono raffigurate le Gerarchie Evangeliche e le Storie di San Giovanni Battista, di Maria e Cristo, di Giuseppe e della Genesi.
All’interno sono presenti altre opere, tra cui statue, tombe, altari e sarcofaghi.
Uscito dalla prima meraviglia, mi imbatto nella seconda. #italiaecultura
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