Aghi di dolore

È come se
dentro la cruna di un ago
io volessi fare entrare
tutto quanto l'oceano.
Ma è solo dolore
che stilla
come il vino
da una botte dimenticata
come che vedo passare dall'altro lato.
Affanno
Annego
in questa vasca
ormai straripante
che ho intessuto con cura
con un filo invisibile
difficile a spezzarsi.
Sono l'architetto della mia sofferenza.
Boccheggio
alla ricerca di aria
come un pesce
alla ricerca della sua acqua salmastra,
ma sento solamente
il calore di quei raggi
che cadono proprio al mio fianco,
e non mi colpiscono mai.
O almeno,
io credo che sia così.

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