La Luna Dorata di Porpuraria - I prescelti

Era sceso il silenzio nella stanza mentre il buio della notte era rotto solo dal bagliore dei bracciali.

Batina guardava i presenti con aria colpevole
"Non è a causa mia che la luna è sparita. Io ho solo raccolto un oggetto, non posso aver spento la luna!"

Aveva appena fatto in tempo a finire quella frase che uno degli anziani presenti le si avvicinò e le dette uno schiaffo facendola cadere a terra.

"Tu, puttana, sei la causa di tutto ciò. Invece di toccare le cose di valore fatti cavalcare da tutti quelli che passano!" E mentre si avvicinava a lei per continuare a picchiarla, sfiorò con il piede nudo il bracciale e cadde a terra privo di sensi.

"È la stessa malattia del Duca. A quanto pare questi bracciali hanno un padrone." Gano avevo pronunciato quelle poche parole mentre prendeva il secondo bracciale.

"Batina raccoglilo e rimettilo nella scatola. Tutti voi invece tornate a casa. Domani all'alba manderò un messaggero a Palazzo e al Tempio e cercheremo di capire cosa è successo alla luna."

Appena tutti furono usciti, Gano si avvicinò a Batina. La donna era terribilmente scossa, aveva gli occhi sbarrati e non riusciva a parlare. La prese in braccio e la adagiò sul letto accarezzandola
"Amor mio non è colpa tua. Vedrai, sistemeremo tutto. Ora dormi, io faccio portare in prigione quello che rimane di questo essere che ti ha colpita e poi torno qua a dormire con te. Quando sarà giorno parleremo di quello che è successo questa sera."

"Ma tu hai preso il bracciale e non ti è successo niente, come facevi a sapere che…" La donna era palesemente sconvolta.

"Mi ha chiamato, ho sentito una voce nella testa che mi ha detto 'tu sei il prescelto, raccogli il bracciale e non ti accadrà niente' ed io ho obbedito. Non era una voce che conoscevo e non saprei dire se maschile o femminile, ma ho dovuto obbedire. Ora dormi."

sunset-1592098_640.jpg

Foto di Anemone123 da Pixabay

I giorni passavano e le notti erano buie. I pescatori avevano smesso di scendere in acqua, senza la luna il mare aveva comportamenti anomali e nessuno voleva rischiare più del dovuto.

Batina e Gano avevano rimesso i bracciali nella cassa, l’avevano chiusa e messa su un tavolo nella stanza del Primo Ispettore. Tutto l’anello sapeva del ritrovamento, della scatola e dei bracciali che potevano toccare solo loro due; la servitù e le persone comuni li guardavano in malo modo e si tenevano a distanza da loro, sembrava quasi che li ritenessero colpevoli di quella situazione.

Dopo molte notti senza luna non rimaneva che una soluzione: prendere i bracciali, indossarli e andare al tempio. I più grandi studiosi del Regno erano là e forse qualcuno di loro sapeva se il ritrovamento di quella strana cassa magica fosse collegato con la sparizione della luna. Una cosa era certa, se i bracciali venivano indossati la cassa era innocua e loro potevano essere toccati e toccare chiunque senza rischio.

All’alba del 55esimo giorno di buio si misero in viaggio per l’entroterra. Non avevano carrozze, ma entrambi viaggiavano a cavallo per arrivare più in fretta a destinazione; con loro avevano solo la cassa, nient’altro.

Avevano cavalcato quasi ininterrottamente, gli animali erano esausti e loro erano coperti di polvere e sudore; per questo motivo si sentirono sollevati quando videro le pesanti porte del tempio aprirsi davanti a loro. Purtroppo non trovarono l’accoglienza che si aspettavano; centinaia di persone si accalcavano per parlare con gli Dei, i sacerdoti e le sacerdotesse cercavano invano di mandarli via. Gano e Batina rimasero in disparte non sapendo come fare per raggiungere il Signore delle Erbe, ossia il nobile feudatario del luogo.

Il tempo passava e la folla inferocita non smetteva di premere sulla catena umana formata dai sacerdoti, quando, per la prima volta da giorni, la notte fu la benvenuta. Come il buio iniziava a scendere le persone allentavano la pressione e scappavano via impaurite verso le loro case o i loro rifugi improvvisati e così la strada fu libera per loro due. Raggiunti i sacerdoti si presentarono.

Sono il Primo Ispettore dell’Anello Marittimo, ho questioni importanti da sottoporre al Signore delle Erbe. Abbiamo fatto una scoperta e non so se la mancanza di luna è collegata all’oggetto che abbiamo rinvenuto. Potete dire al vostro capo se ci può ricevere?

Senza parlare, una giovanissima sacerdotessa scappò via per tornare dopo un’ora.

Vi riceverà, ma domattina dopo le preghiere per la nascita del sole. Vi ha assegnato una stanza dentro il tempio, seguitemi così potrete lavarvi e riposare.

Erano troppo stanchi per protestare e davvero avevano bisogno di un bagno, di cibo e di una dormita, non necessariamente in quest'ordine.

Batina appoggiava la testa sul petto di Gano mentre al buio lo accarezzava.
"Ma perché proprio noi? Cosa ci rende diversi dagli altri per avere la capacità di toccare questi bracciali? Io non ho mai fatto niente di speciale. Sono nata quinta di sette fratelli, la sola femmina. I miei genitori hanno deciso di mandarmi a corte quando hanno scoperto di non avere abbastanza denaro per la mia dote. In fondo sono felice che lo abbiano fatto, il lavoro che mi hanno scelto non mi è mai pesato. La mia verginità è stata donata al Creatore e gli uomini e le donne che hanno posseduto il mio corpo sono sempre stati buoni con me. Tu invece… sei stato sfruttato, hai ricoperto una carica importante. Tu meriti di essere il prescelto."

Gano rise, non riusciva nel buio a vedere il suo volto, ma sentiva il rumore della sua risata.

"Batina, prescelti per cosa? Non sappiamo questi bracciali a che servono. Saranno una benedizione? Una maledizione? Non siamo stati in grado di scoprirlo e chissà se lo sapremo mai.
Per adesso non mi sembra di essere diverso, di possedere poteri magici, di riuscire a fare cose che prima mi erano impossibili. Non mi sento un Dio, tutt'altro.
Adesso fa silenzio e dormi. Il Signore delle Erbe è una persona molto particolare e credo che sarà difficile affrontarlo senza il giusto riposo.
"

L'alba riportava la luce sul regno e di conseguenza la folla; coloro che il giorno avanti cercavano di forzare l'ingresso al tempio erano tornati alla carica.
La giovane sacerdotessa della sera precedente era venuta a prenderli per portarli dal capo dei sacerdoti.

"Batina, Asmodeo non è proprio un uomo come quelli che sei abituata a vedere; chiunque voglia diventare Signore delle Erbe deve seguire un rito particolare che lo trasforma in una creatura che non è né uomo né donna."

In quell'istante la porta che conduceva alle stanze del grande sacerdote si aprì e loro furono introdotti. Batina a bocca aperta osservava l'uomo o la donna o entrambi che aveva di fronte. Asmodeo era nudo di fronte ad un enorme altare, aveva lunghi capelli grigi ed una barba dello stesso colore, enormi seni turgidi e i genitali sia femminili che maschili. Era impossibile capire dove iniziava l'uomo e finiva la donna.

fantasy-3757191_640.jpg

Foto di Stefan Keller da Pixabay

"Gano, bentrovato amico mio. Ferrante mi ha portato dei pesci che pare siano stati maledetti da qualcosa, immagino che nel frattempo tu abbia scoperto qualcos'altro."

Il Primo Ispettore, dopo aver presentato Batina ad Asmodeo, raccontò nei dettagli tutto quello che era accaduto dal ritrovamento della cassa; di come i bracciali fossero innocui se indossati da loro e di come la luna fosse scomparsa. Al termine del racconto entrambi avevano mostrato i bracciali e aspettavano una risposta.

"Non siete stati voi a spegnere la luna, o almeno non siete i soli. Giungono decine di persone ogni giorno convinte di essere la causa del buio. La Trinità non ha indicato colpevoli, tutt'altro; pare che i venti magici che tengono sospeso il monolite abbiano cambiato direzione. Qualcosa accadrà, ma nessuno sa cosa.
Purificatevi e poi andate dal Re, di sicuro vorrà sapere quello che avete scoperto.
"

Si trattennero un po' al tempio per purificare la loro anima ed il loro corpo. Da quando la luna era scomparsa i riti erano diventati molto più lunghi e complicati e ci misero più tempo del previsto ad uscire definitivamente dal tempio ed arrivare a Palazzo. Il Re Venanzio sapeva del loro arrivo e li attendeva impaziente; non diede loro nemmeno il tempo di sdraiarsi a terra che già aveva iniziato con le domande. Gano rispondeva ad ogni dubbio e curiosità: quell'interrogatorio era così pressante che nemmeno si resero conto dell'arrivo del tramonto, un tramonto che aveva portato con sé qualcosa di speciale.
Mentre il buio faceva il suo ingresso, improvvisamente i bracciali cambiarono aspetto. Al posto delle cuciture apparvero gemme violacee, i lacci scomparvero chiudendo i bracciali ermeticamente sui loro polsi; era diventato impossibile toglierli.

Ad un tratto le gemme iniziarono a brillare, una potente luce viola si diffuse ovunque, non solo nella stanza, ma anche all'esterno. Dopo 60 notti di buio, una splendente luna viola era apparsa nel cielo di Porpuraria.

unknown.png

Immagine realizzata da @carolineshell per Selenya

Selenya: Le sei ombre della Luna - Presentazione e Contest

Selenya: Disegnatore Ufficiale per "Le sei Ombre della Luna" - Contest Artistico

Selenya: Risultato Contest Artistico

La Luna Rossa di Tlicalhua by @gianluccio
Cap. 1: Il Colpo
Cap. 2: La prigionia
Cap. 3: L'accordo
Cap. 4: Sussurri nel vento

La Luna Blu di Kasiha by @kork75
Cap. 1: Un anno prima…
Cap. 2: L'osteria il corallo blu
Cap. 3: Il confine
Cap. 4: Il maestro

La Luna arancio di Svadhisthana by @imcesca
Cap. 1: Prologo pt. I
Cap. 2: Prologo pt II
Cap. 3: Il risveglio
Cap. 4: Adulta

La Luna Bianca di Alfhild by @acquarius30
Cap. 1: Concentrazione e addestramento
Cap. 2: Gelido come il cuore del Marchese
Cap. 3: Apparizioni
Cap. 4: L'ira di Freyja

La Luna Dorata di Porpuraria by @coccodema
Cap. 1: L'inizio di una nuova vita
Cap. 2: la trasformazione
Cap. 3: il viaggio
Cap. 4: La scoperta

La Luna Grigia di Rak-Thul by @mirkon86
Capitolo 1: Leggenda e curiosità
Capitolo 2: Il verso dei tamburi
Capitolo 3: La fuga
Capitolo 4: Domande e sempre meno risposte
Capitolo 5: Artefatti e premonizioni

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
1 Comment
Ecency